“Se sei uno portato a immaginare o, quantomeno, a farsi un po’ i fatti degli altri, in una giornata qualunque, in un momento di noia, può capitarti di chiederti a cosa stia pensando lo sconosciuto o la sconosciuta che ti passa accanto.” L’estratto del romanzo di Paolo di Paolo I desideri fanno rumore (Giunti, 2021) è stato il motivo ispiratore della XIV edizione di “Racconti in class…room”, il contest di scrittura narrativa “Racconti in classe”, promosso dal Liceo Leopardi–Majorana di Pordenone in collaborazione con Fondazione Pordenonelegge.it.
Testimonial di questa edizione è proprio lo scrittore Paolo di Paolo: il breve estratto del suo romanzo ha innescato una staffetta creativa coinvolgente, a conferma del successo di un contest ideato per stimolare e promuovere l’esercizio della scrittura narrativa, gli anni scorsi tra i banchi di scuola e nelle ultime edizioni in modalità online. Lo scorso 15 dicembre il concorso si è svolto online, mettendo a frutto l’esperienza della passata edizione. Hanno partecipato oltre 120 ragazzi di 3^ delle scuole Secondarie di Primo grado di Pordenone e del territorio (tra le altre Tesis, Bagnarola, Pravisdomini, Sacile) e di 2^ del Liceo Leopardi-Majorana di Pordenone.
L’attenzione adesso è focalizzata sulla proclamazione dei vincitori, giovedì 3 febbraio alle 17, sulla piattaforma Meet: ospite d’onore sarà proprio lo scrittore Paolo di Paolo, chiamato a premiare i vincitori scelti dalla Giuria, composta da Teresa Tassan Viol (presidente onoraria), dalla curatrice di pordenonelegge Valentina Gasparet, dagli scrittori e docenti Enrico Galiano e Andrea Maggi, dai giornalisti Lorenzo Marchiori e Mauro Rossato della redazione Il Gazzettino e da Cristina Savi della redazione Messaggero Veneto, e da Paola Schiffo di Fondazione Pordenonelegge.
Le letture dei racconti vincitori saranno tutte a cura degli ex alunni del liceo Leo_Major Carlo Tomba (al II anno di Lettere a Bologna) e Arianna De Nadai (al II anno di Medicina a Trieste), con la guida e il coordinamento dei docenti Angela Piazza e Patrizio Brunetta e della Dirigente del Leopardi-Majorana, Rossana Viola.
«Nei giorni in cui ragazzi e ragazze che dovranno fare l’esame di stato dopo un paio d’anni così complicati manifestano il loro fastidio, la loro preoccupazione per la prova scritta – dichiara lo scrittore Paolo di Paolo – il fatto di lavorare sulla scrittura in un modo libero, soprattutto investendo sulla creatività, significa scommettere su questa possibilità e dimostrare che non è sensato aver paura di scrivere. Io capisco tutte le preoccupazioni, ma vorrei in qualche modo incoraggiare i ragazzi e le ragazze di quell’età perché aver paura di scrivere significa avere paura di pensare, di sentire, di comprendere il mondo e in qualche modo anche di proporre la propria visione, il proprio punto di vista, e di questo non si deve avere paura. Dunque credo che l’appuntamento con “Racconti in classe” sia anche un’occasione per dimostrare che si può stare dentro la scrittura in qualunque età, e in particolare in questa età, sentendo proprio che scrivere è un modo di abitare il mondo».