Nel segno di un grande abbraccio con il suo pubblico, che si è stretto con entusiasmo al festival nell’edizione del ventennale, giunge a conclusione oggi – domenica 12 maggio – vicino/lontano 2024, dopo una maratona emozionante di 110 eventi con oltre 200 protagonisti italiani e stranieri. «Un cartellone d’eccezione, per un’edizione straordinaria nei 20 anni del Festival e del Premio Terzani ma anche nei 20 anni dalla scomparsa di Tiziano Terzani, che non smettiamo di apprezzare per l’attualità inalterata e profetica delle sue parole – spiega Paola Colombo, presidente dell’Associazione vicino/lontano che promuove la manifestazione, e co-curatrice del programma insieme a Franca Rigoni e Álen Loreti –. Un cartellone decisamente implementato per numero di appuntamenti, ma sempre fortemente partecipato in ogni sede del festival, a testimonianza di un deciso aumento di pubblico, spesso con lunghe code in attesa degli incontri. La parola chiave di questa edizione, “Metamorfosi”, si è confermata estremamente fertile di spunti di riflessione e vicino/lontano si è trasformato ancora una volta in “agorà” aperta al pubblico: più che un festival, una comunità che si incontra per riflettere sui cambiamenti epocali in atto e per avviare lunghi confronti, a fine incontro, con gli esperti che sono intervenuti. Ci ha colpito la partecipazione attiva degli spettatori e lo scambio continuo con i relatori coinvolti, apprezzati per la loro competenza: vicino/lontano come una bussola per affinare il proprio orientamento in un pianeta in vorticosa metamorfosi. E di questa vivacità siamo grati al Comitato scientifico, e in particolare al suo presidente, l’antropologo Nicola Gasbarro, per la preziosa consulenza nella costruzione del programma e la capacità di individuare sempre, insieme ai relatori di grande nome – da Lucio Caracciolo a Francesca Mannocchi, da Nadia Urbinati a Paolo Rumiz – i protagonisti più preparati intorno ai temi in gioco».
È stata, soprattutto, l’edizione del ventennale di Tiziano Terzani: nei 20 anni dalla scomparsa del grande giornalista e scrittore fiorentino (28 luglio 2004),unarticolato percorso di incontri, presentazioni editoriali e omaggi è stato organizzato per ricordarlo come punto di riferimento sin dalla prima edizione. E per questo particolarmente emozionante è stato l’evento conclusivo del XX Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine nella serata di ieri, 11 maggio. La vincitrice Sally Hayden, giornalista e scrittrice, ha ricevuto dalle mani della presidente di Giuria Angela Terzani Staude il riconoscimento per l’intenso reportage “E la quarta volta siamo annegati” (Bollati Boringhieri). Un racconto e insieme un’analisi sulle responsabilità anche delle istituzioni europee e internazionali sui tragici naufragi che si susseguono lungo la rotta del Mediterraneo. «Dobbiamo esigere il rispetto del diritto internazionale per tutti – ha spiegato Hayden – perché oggi tocca ai migranti lungo il Mediterraneo, domani potrebbe toccare a chiunque, anche a voi italiani come a noi irlandesi». Non meno toccante il messaggio dell’artista e dissidente cinese Ai Weiwei, menzione speciale della giuria in occasione del ventesimo anniversario del Premio per “Mille anni di gioie e di dolori” (Feltrinelli), che ha raggiunto il pubblico del Premio Terzani nella video intervista a cura del giornalista Marco Del Corona.
Fra le iniziative del cartellone 2024 una annotazione particolare va all’installazione dell’artista e attivista Gianluca Costantini, “Ci sono amori senza paradiso”, una dolente Spoon river artistica che ha trovato spazio nella centralissima Piazza Libertà, su progetto dall’architetto Alberto Cervesato. Entro la struttura con un diametro di 20 metri, i visitatori hanno trovato i ritratti di tante donne vittima di femminicidio, da Giulia Cecchettin a Carol Maltesi, da Vanessa Ballan a Vincenza Angrisano, Marisa Leo, e tante altre. Un appello a trovare il modo di porre fine a questa piaga – che è sociale e culturale – da parte di Gianluca Costantini, da sempre impegnato sul fronte dei diritti umani. «Siamo felici di aver lasciato un segno tangibile di questo gesto artistico, ‘liberandolo’ dai confini di una mostra per aprirlo al passaggio e alla fruizione di cittadini e turisti – sottolinea Paola Colombo –. Un’iniziativa che ci auguriamo di ripetere i prossimi anni, per consegnare alla città un segno forte, culturale e sociale, nei giorni di vicino/lontano. L’edizione numero 20 ci ha permesso di consolidare e ampliare la preziosa rete di partnership legate alla costruzione del programma – osserva ancora la presidente di vicino/lontano – e siamo riconoscenti agli amici del festival per il sostegno che ci hanno garantito aderendo, più numerosi dell’anno scorso, alla raccolta pubblica di fondi “Amici di vicino/lontano”».
Ma è già tempo di guardare alla stagione estiva, che ripartirà a fine luglio: «siamo già al lavoro per chiudere il cartellone della 4^ edizione di vicino/lontano Mont, lo spazio di riflessione sui temi della montagna – conferma Paola Colombo –. Anche quest’anno toccheremo diverse aree della montagna del Friuli Venezia Giulia, con un nucleo più strettamente residenziale. E siamo felici di annunciare l’imminente tour del “progetto e” che include lo spettacolo “Sui sentieri per l’Europa” di e con Mattia Cason e Alessandro Conte: 20 tappe disposte a cerniera lungo il confine orientale, proposto in varie lingue fra Austria, Italia, Slovenia e Croazia. Con i due autori e protagonisti sarà impegnato anche il poeta e scrittore siriano Muhammad ‘Abd Al-Mun’im, esule a Lubiana. Un lavoro che invita a pensare un’Europa più afro-asiatica, più unita, più Europa. Il progetto – di cui vicino/lontano è capofila – si realizzerànell’ambito delle iniziative ufficiali del bidbook di GO!2025, Capitale Europea della Cultura».
Foto Luca d’Agostino Phocus Agency