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TRIESTE : PRESENTATA OGGI IN CONFERENZA STAMPA LA SESTA EDIZIONE DEL PROGETTO DI SOLIDARIETÀ “OFFRI UN CAFFÈ BUONISSIMO”

DiRedazione

Nov 25, 2024

Presentata oggi, lunedì 25 novembre, nel corso di una conferenza stampa nella sede di Confcommercio Trieste, la sesta edizione del progetto ideato da A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo, e realizzato con la collaborazione di Confcommercio e FIPE Trieste e con Associazione Caffè Trieste e Solidarietà Trieste

“OFFRI UN CAFFÈ BUONISSIMO”

LA CAMPAGNA CHE UNISCE UN SIMBOLO DI TRIESTE

COME IL CAFFÈ ALLA SOLIDARIETÀ

Presenti: Giusy Battain, Fondatrice e Direttrice di A. B. C.; Elena Pellaschiar, Vicepresidente di Confcommercio Trieste; Federica Suban, Presidente di FIPE Trieste; Franco Zerial, Consigliere dell’Associazione Caffè Trieste; Roberto Gerin, Presidente di Solidarietà Trieste. Con la partecipazione dei rappresentanti delle aziende sostenitrici “buonissime gold”: Roberto Nocera, Direttore Generale di La San Marco; Massimiliano Polo, titolare Kompany srl del gruppo Koki srl

TRIESTE- Si rinnova per il sesto anno consecutivo a Trieste la campagna di solidarietà “Offri un caffè buonissimo”, ideata da A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo insieme a Confcommercio e Fipe Trieste.

Il caffè è un elemento-simbolo per la città di Trieste, per la sua cultura e la sua storia: con la logica del “caffè sospeso”, l’iniziativa “Offri un caffè buonissimo” crea una connessione tra una delle abitudini quotidiane più sentite dalla comunità e un gesto di solidarietà. L’invito ai cittadini è quello di lasciare in dono presso tutti gli esercenti aderenti il valore di un caffè per sostenere i progetti di accoglienza, sostegno, supporto e cura che A.B.C. realizza per i piccoli pazienti che hanno bisogno di cure chirurgiche, ricoverati nel Reparto di Chirurgia dell’IRCCS Materno Infantile Burlo Garofolo di Trieste, e le loro famiglie.

Per accogliere le donazioni, apposite cassettine in legno con l’immagine della campagna vengono posizionate in prossimità della cassa degli esercizi pubblici e commerciali che aderiscono all’iniziativa e che, ad oggi, superano già il centinaio: un’azione di solidarietà diffusa che coinvolge attivamente tutta la comunità per un risultato grande e duraturo.

Al fianco dell’Associazione, una rete di sostenitori che vede in prima fila Confcommercio e Fipe Trieste, che anche quest’anno hanno dato il loro fondamentale supporto per il coinvolgimento del tessuto commerciale cittadino che risponde sempre con grande entusiasmo e che è il protagonista di questa importante iniziativa. A loro si aggiunge il contributo dell’Associazione Caffè Trieste e di Solidarietà Trieste, che rinnovano il loro impegno a favore dei piccoli pazienti. Inoltre, la campagna può contare sulla media partnership di dell’emittente regionale Radio Punto Zero. Quest’anno la rete di sostegno si amplia ulteriormente, grazie alla partecipazione di aziende e realtà locali che hanno scelto di supportare l’iniziativa. Le aziende Buonissime Gold – La San Marco, Kompany Srl del gruppo Koki srl e Donelli Group – e le Buonissime – Excelsior, Guatemala e Spring Firm – hanno contribuito con donazioni in denaro, accrescendo così l’impatto della campagna sul Progetto Accoglienza.

La generosità del tessuto imprenditoriale non si ferma qui: grazie, infatti, al supporto di Sandalj, Bazzara, Self Vending e Laboceramica – è stato possibile introdurre un’ulteriore novità a questa edizione della campagna: un Concorso a premi aperto a tutta la cittadinanza. I prodotti messi in palio, gentilmente donati ad A.B.C., hanno permesso di realizzare “Vinci un premio buonissimo, un’iniziativa pensata per ringraziare tutti i cittadini che, anno dopo anno, rinnovano il loro affetto e il loro supporto per i piccoli pazienti e le loro famiglie. Un gesto di riconoscenza verso chi contribuisce ad alleviare il peso di un momento difficile come quello del ricovero e dell’intero percorso di cura. Ulteriore novità per l’edizione del 2024 è stato il coinvolgimento e il supporto dell’ultima edizione del Trieste Coffee Festival che ha scelto di supportare l’iniziativa.

Offri un caffè buonissimo” amplia quindi le sue collaborazioni aprendosi ad una pluralità di stakeholders e allargando la rete di solidarietà che contraddistingue l’iniziativa fin dalla sua nascita, tra istituzioni, aziende del territorio, cittadini e donatori: un’intera città coinvolta nel sostegno ai bambini chirurgici attraverso un simbolo di Trieste come il caffè.

«Un piccolo ma potente gesto di tanti singoli cittadini che con inesauribile coinvolgimento e sensibilità ci sostengono, rende possibile ad A.B.C. di dare risposte concrete e durature ai suoi progetti e supportare con continuità i bambini e le famiglie», ha spiega la fondatrice e direttrice dell’Associazione Giusy Battain nella conferenza stampa organizzata nella mattinata di oggi, lunedì 25 novembre, nella sede di Confcommercio Trieste. «La rete che ogni anno si tesse e si amplia attorno alla campagna “Offri un caffè buonissimo”, il costante sostegno di Confcommercio e Fipe Trieste, che ringrazio particolarmente, e con loro di tutti gli esercenti che aderiscono, è uno stimolo fondamentale ad impegnarci in modo sempre più pregnante ai bisogni delle famiglie, che si manifestano con sempre maggiore urgenza. Un pensiero speciale va anche ai volontari di A.B.C. – anima e forza motrice dell’Associazione – che ogni anno, con straordinaria energia, raggiungono tutti gli angoli della città per coinvolgere un numero sempre maggiore di esercenti e, con loro, di cittadini».

«Anche in questa circostanza» – rileva la Vicepresidente di Confcommercio Trieste, Elena Pellaschiar – «le imprese del terziario non mancheranno di rispondere con generosità e partecipazione a una proposta di solidarietà di grande valenza, ribadendo non solo il loro capillare legame con il territorio, ma anche l’importanza, pure per tali finalità, del ruolo delle realtà produttive di vicinato nelle quali, tra l’altro, il rapporto fra titolare/gestore e cliente, caratterizzato da solidità e fiducia reciproche, consente il veicolare di messaggi ed iniziative importanti come questa. Il supporto a “Offri un caffè buonissimo” – ha sottolineato ancora Pellaschiar – rientra in quel contesto di fattiva attenzione per il sociale che Confcommercio concretizza nell’arco dell’anno attraverso l’organizzazione e la promozione di diverse progettualità tese a sostenere quanti operano per arginare quelle situazioni di fragilità, malattia e disagio presenti purtroppo anche nel nostro territorio».

Da parte sua, Federica Suban, Presidente di Fipe – Trieste ha ribadito «l’orgoglio dell’associazione di poter offrire un tangibile contributo per supportare la preziosa attività di A.B.C. a sostegno dei piccoli pazienti del Burlo Garofolo e delle loro famiglie anche in quanto, quest’iniziativa, fortemente inclusiva ed imperniata sui fondamentali valori dell’accoglienza e della condivisione, va anche a valorizzare quell’eccellenza del nostro territorio costituita dal Burlo Garofolo».

Esercenti, e negozianti che volessero ancora aggiungersi e aderire alla campagna, possono farlo scrivendo a scrivendo ad A.B.C. alla mail community@abcburlo.it e collegandosi alla pagina https://abcburlo.it/offri-un-caffe-buonissimo-abc/

La campagna di donazione proseguirà fino a tutto febbraio 2025. Informazioni per i cittadini sul posizionamento delle cassettine con la lista di tutti gli esercenti e delle realtà che aderiscono è disponibile sulla pagina apposita sul sito di A.B.C.

IL RACCOLTO DELLA CAMPAGNA: PER DARE UNA RISPOSTA CONCRETA AI BISOGNI DEI BAMBINI CHIRURGICI E DELLE LORO FAMIGLIE

A.B.C. Associazione per i Bambini Chirurgici del Burlo da ormai quasi vent’anni accompagna e supporta i bambini che devono affrontare lunghi e ripetuti interventi chirurgici all’IRCCS Burlo Garofolo di Trieste e le loro famiglie. Il raccolto di questa edizione della campagna “Offri un Caffè buonissimo” è destinato, nella fattispecie, al Progetto Accoglienza di A.B.C. che garantisce ospitalità gratuita alle famiglie dei piccoli pazienti all’interno direttamente gestite dall’Associazione. Ad oggi sono sei gli alloggi dove i genitori e gli altri famigliari possono ristabilire la propria quotidianità, in un momento emotivamente delicato e difficile come quello del ricovero del proprio bambino. Grazie al Progetto Accoglienza, le famiglie vengono alleggerite dall’incombenza di tipo pratico di dover trovare un alloggio, anche per lunghi periodi, in città, e sono sollevate dal costo economico che tale soggiorno comporta. Nei casi di famiglie in particolare difficoltà economica, A.B.C. riesce a sostenere anche le spese di viaggio e le prime necessità durante la permanenza. I volontari di A.B.C. hanno una grande parte in questo progetto: accolgono le famiglie al loro arrivo, sono disponibili per ogni esigenza e costituiscono un passepartout tra genitori, associazione, ospedale e città, diventando un solido punto di riferimento.

A.B.C. è anche un riferimento a tutto tondo per le famiglie e i bambini da un punto di vista psicologico ed emotivo perché propone loro sostegno e supporto da parte di figure professionali: psicologhe e psicologi specializzati seguono tutto il percorso di cura del bambino in reparto e fuori, dalla diagnosi prenatale al post ricovero in modo integrato con la struttura sanitaria, configurandosi in un modello di azione e supporto a 360 gradi. I progetti che A.B.C. garantisce non intervengono solamente nel qui e ora, ma cercano di prevenire eventuali traumi o difficoltà che possono intervenire anche sul lungo periodo.

L’ACCOGLIENZA NEL 2024

Nel corso degli anni, A.B.C. ha ampliato la sua disponibilità di alloggio. Nel periodo da gennaio a ottobre 2024 l’associazione ha accolto 148 richieste d’accoglienza, registrando un sensibile aumento dei giorni di permanenza media, che passano da 9 dell’anno precedente ad 11.

I dati aggiornati ad ottobre di quest’anno rilevano per il 2024 il numero di 1325 notti donate alle famiglie (contro le 1138 dell’anno precedente nello stesso periodo), con una percentuale di occupazione media delle case del 76%. (in crescita rispetto al 2023). I dati medi di provenienza sono il 44% dal Nord, 18% dal Centro, 36% dal Sud, 2% dall’estero.

. Le donazioni provenienti dalla campagna “Offri un Caffè buonissimo” serviranno, quindi, a sostenere il Progetto Accoglienza nelle sei case gestite da A.B.C.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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