I DUE KENNEDY
L’APPASSIONANTE DOCUMENTARIO DI GIANNI BISIACH
CHE RIPERCORRE L’EPOPEA DEI KENNEDY
Sabato 16 dicembre, ore 17.45, al Cinema Sociale di Gemona. Ingresso libero
Nell’ultimo appuntamento del mese di dicembre con la rassegna kennediana che affianca la mostra “Allo specchio dell’era Kennedy” curata da Sergio M. Grmek Germani, la Cineteca del Friuli presenta al Cinema Sociale, sabato 16 dicembre alle ore 17.45, I due Kennedy, il documentario che il giornalista e scrittore goriziano Gianni Bisiach realizzò nel 1969, l’anno dopo l’uccisione di Martin Luther King e Robert Kennedy.
Autore di inchieste e interviste che hanno fatto la storia della Rai, Bisiach è stato anche il giornalista italiano più vicino alla famiglia Kennedy (ricordiamo, oltre al film, il suo volume Il Presidente, dedicato a JFK), di cui conobbe personalmente diversi componenti e fu in particolare molto amico di Ted.
I due Kennedy, prodotto da Alfredo Bini, vincitore del Premio Spoleto Cinema 1970 (a pari merito con La caduta degli dei di Luchino Visconti e Fellini Satyricon di Federico Fellini), rimane la più completa ricostruzione della vicenda Kennedy, a partire dalla fortuna economica del patriarca della famiglia Joe Kennedy, che ebbe un ruolo fondamentale nella carriera politica dei figli John e Robert.
Costruito con una gran mole di materiali e un montaggio serrato che dà all’opera un ritmo incalzante, il documentario ripercorre l’ascesa al potere di JFK, i suoi mille giorni da presidente fino all’attentato di Dallas, e la carriera di Robert, ministro della Giustizia durante la presidenza del fratello, quindi candidato alle presidenziali del 1968 ma ucciso prima di ottenere la nomination dai democratici.
Analizzando i complessi intrecci fra politica, economia, mafia e servizi segreti, Bisiach individua i tanti nemici della politica dei Kennedy, e se a prevalere è l’ipotesi che a uccidere JFK sia stata la mafia, non senza il favore della CIA, rimane l’evidenza che molti altri trassero vantaggio dalla morte del Presidente, dai petrolieri agli industriali dell’acciaio e delle armi, dagli stati del Sud che si opponevano all’integrazione degli afroamericani agli anticastristi, fino allo stesso vicepresidente Johnson che prese il suo posto. Cinque anni dopo, con l’assassinio di Martin Luther King e di Bob Kennedy si spegneva definitivamente la speranza, che aveva animato tanta parte degli anni ’60, di un futuro diverso per l’America e per il mondo.
La rassegna kennediana al Cinema Sociale riprenderà a gennaio, dopo le festività. Nel periodo natalizio saranno invece ampliati gli orari per visitare la mostra “Allo specchio dell’era Kennedy” allestita nei quattro piani dell’edificio ex carceri del Castello di Gemona, realizzata dal Comune in collaborazione con la Cineteca. L’esposizione, a ingresso libero come le proiezioni, è aperta attualmente ogni venerdì pomeriggio (14.30-18), sabato e domenica (10-12.30 / 14.30-18).