Lettera aperta del Sindaco Francesco Martines:
“Emergenza Comuni: con meno entrate, problemi ai bilanci. La Regione va sostenuta nel chiedere una riduzione dei trasferimenti a Roma per destinare più risorse nuove ai comuni. Serve un coinvolgimento dell’ANCI regionale per definire un quadro complessivo d’azione”
“Tutti chiedono ai comuni di ridurre le tasse. Giustissimo ma nessuno si preoccupa cosa ciò comporterà, di come compensare tale riduzione o di come e dove tagliare i costi già all’osso delle amministrazioni locali”, comincia così la lettera aperta scritta da Francesco Martines, Sindaco di Palmanova e Vice Presidente ANCI Regionale.
E continua: “Confcommercio e Confartigianato chiedono di tagliare TARI e TOSAP, la minoranza di ogni comune chiede di ridurre o tagliare la tassazione a favore di attività economiche e famiglie, il mondo cooperativo, in alcune situazioni, chiede di pagare prestazioni non eseguite (il c.d. “vuoto per pieno”) ma dallo Stato, fino ad ora, sono arrivati solo i soldi per i buoni spesa e dalla Regione solo mascherine e nulla più. Stiamo vivendo una situazione di assalto alla diligenza.
Fino adesso la Regione ha annunciato di riconoscere ai comuni solo 11 milioni di euro di risorse fresche, se gli stessi concorreranno con altrettanti fondi per tagliare TARI e COSAP/TOSAP alle attività economiche. Anche il criterio scelto per ripartire queste risorse mi sembra un po’ improvvisato. Non tiene conto della diversa composizione del Titolo I delle entrate: in ogni comune questo rispecchia la specificità dello stesso e le diverse situazioni socio-economiche. È necessario trovare un criterio più analitico, magari chiedendo aiuto all’ANCI.
Ci sono poi altri 11 milioni di euro del fondo ordinario per investimenti e 5,6 milioni di euro (progetti finanziati con la concertazione 2019) che la Regione chiede di restituire per poi ridarli ai comuni nel 2021. Sono “soldi vecchi”, già destinati. Le risorse fresche messe sul piatto per i comuni mi sembrano poca cosa rispetto ai problemi che andremo ad affrontare. In questo modo la Regione ci costringe ad utilizzare avanzo libero per le spese correnti, togliendolo agli investimenti. Servono più soldi veri, non partite di giro.
In un contesto di sincera collaborazione fra enti territoriali che stanno vivendo e vivranno drammaticamente questa emergenza sanitaria prima e socio-economica a seguire, ritengo che la Regione debba ancora scavare nei sui conti per assegnare alle autonomie locali più risorse: i comuni dovranno spendere risorse nuove, tra le tante cose, anche per le attività economiche, per il sostegno alle famiglie o per finanziare i centri estivi (che saranno più costosi).
Lo Stato si indebita e inonda il sistema economico di liquidità mentre la Regione chiede, giustamente, di non trasferire circa 680 milioni di euro allo Stato destinati alla compartecipazione per il risanamento delle finanze statali. In questa azione il Presidente Fedriga va convintamente sostenuto dall’ANCI e da tutti i partiti, affinchè si aumentino le somme destinate ai comuni.
È vero che serve uscire prima possibile da questa situazione di crisi ma ciò sarà più facile se l’Ente regionale decide di condividere con l’ANCI regionale un progetto complessivo e organico anche di sostegno ai bilanci dei comuni e sceglie di definire un criterio unico di sgravi per le imprese su TARI e COSAP/TOSA. Ora come ora invece sta succedendo che alcuni sindaci stanno annunciando sulla stampa misure strabilianti a favore delle loro categorie economiche, facendo fughe in avanti, che mettono in difficoltà tutti perchè nessuno oggi ha un’idea precisa di quanto di meno potrà impegnarsi ad incassare sulla tassazione e quali i possibili tagli.
Serve urgentemente un quadro complessivo e linee guida condivise con l’ANCI regionale perché gli sgravi vengano definiti e mediati, dopo che si avrà conoscenza di quanto la Regione e lo Stato assegneranno in termini di benefici a famiglie ed imprese”.