In questo articolo, esploreremo le diverse colonnine di ricarica, i costi associati e i fattori che influenzano il prezzo della ricarica, sia a casa che nelle stazioni pubbliche. Dall’analisi dei vari tipi e potenze delle colonnine alle tariffe energetiche, questa guida offre un’immagine completa dell’attuale scenario di ricarica dei veicoli elettrici nel territorio italiano.
Quali sono le principali colonnine di ricarica presenti sul territorio italiano?
Nell’attuale scenario di crescita dell’adozione di veicoli elettrici, le colonnine di ricarica giocano un ruolo cruciale. In Italia, la varietà di opzioni di ricarica è ampia e continua a espandersi.
Produttori e Modelli
Tra i produttori più noti di colonnine di ricarica si annoverano Abb, Scame, Gewiss, BTicino, Ingeteam, Schneider, Wallbox, Silla Industries, Daze Technologies, EVBox e Shell Recharge. La scelta del dispositivo di ricarica dipende dal modello, e i costi possono variare in base a caratteristiche come display LED, controllo degli accessi tramite lettore di badge RFiD, connessione Wi-Fi, Bluetooth, Lan o rete GSM, e sistemi di monitoraggio.
Potenze Nominali
Le potenze nominali delle colonnine variano tra 3,7 kW, 7,4 kW, 11 kW e 22 kW, con differenze nei costi a seconda delle funzionalità.
Tipi di Ricarica
Si possono distinguere le colonnine in base alla corrente:
- AC (Corrente Alternata): Usata prevalentemente nelle abitazioni, la corrente AC (230 Volt) è ampiamente diffusa. È possibile collegare l’auto all’impianto domestico, ma i tempi di ricarica possono essere lunghi. L’installazione di una wallbox in garage può facilitare una ricarica più rapida. Connettori tipici in AC includono Tipo 1, Tipo 2, Tipo 3C e Tipo 3A.
- DC (Corrente Continua): La corrente DC consente una ricarica rapida delle auto elettriche. I connettori tipici includono CCS Combo 2 e CHAdeMO, utilizzati dai principali produttori di auto elettriche in Europa, Asia e America.
Modalità di Ricarica
Le diverse modalità di ricarica includono:
- Modo 1: ricarica di base senza protezioni speciali.
- Modo 2: ricarica domestica con monitoraggio e controllo della corrente.
- Modo 3: ricarica standard residenziale o pubblica tramite wallbox.
- Modo 4: ricarica ad alta potenza nelle stazioni pubbliche.
Classificazione delle Colonnine
Secondo l’Arera, le colonnine sono classificate in:
Classificazione | Caratteristiche |
Slow | ricariche fino a 7,4 kW in AC |
Quick | ricariche fino a 22 kW in A |
Fast | ricariche fino a 50 kW in DC e 43 kW in AC |
Ultra-fast | ricariche oltre i 50 kW in DC |
Hypercharger | ricariche oltre i 200 kW in DC, come gli hyperchanger di Enel X e i supercharger di Tesla |
Costi Associati
Il costo del cavo di ricarica di Tipo 2 monofase 32A è intorno ai 250€. Installare una stazione di ricarica domestica può costare circa 2.000€, con costi maggiori in un condominio.
L’evoluzione delle tecnologie di ricarica, insieme a un crescente numero di opzioni, promette di supportare un’ulteriore crescita nell’adozione dei veicoli elettrici in Italia, offrendo soluzioni per ogni necessità, dall’uso domestico alle stazioni di ricarica rapida lungo le principali arterie stradali.
Analisi dei costi: quanto costa ricaricare un’auto elettrica?
Per realizzare un’analisi dei costi in energia elettrica per ricaricare un’auto elettrica bisogna considerare diversi fattori, come:
- la potenza della batteria;
- il tipo di colonnina (domestica o pubblica, AC o DC);
- il prezzo dell’energia e l’eventuale abbonamento al servizio di ricarica.
In media, il prezzo dell’energia elettrica in Italia è:
- di 0,20 euro/kWh se si ricarica a casa;
- di 0,45 euro/kWh se si ricarica alle colonnine pubbliche.
Tuttavia, ci sono delle differenze tra i vari operatori e le loro tariffe, che possono prevedere dei costi fissi, variabili o misti.
Per esempio, se si ha una batteria da 45 kWh e si vuole ricaricarla completamente, si spenderà circa 9 euro a casa e circa 20 euro alle colonnine pubbliche. Se invece si ha un abbonamento con un operatore che offre un prezzo di 0,34 euro/kWh, si spenderà circa 15 euro.
La capacità di una batteria di un’auto elettrica
La capacità di una batteria di un’auto elettrica indica quanta energia elettrica può immagazzinare e trasmettere al motore. Si misura in kWh (kilowattora) e determina l’autonomia del veicolo, cioè quanti chilometri può percorrere con una carica completa.
In generale, le auto elettriche più economiche hanno batterie da circa 20-30 kWh, mentre quelle più costose e performanti possono arrivare fino a 100 kWh o più.
Per darti alcuni esempi, la Renault Zoe ha una batteria da 52 kWh, la Tesla Model 3 da 60 kWh, la Volkswagen ID.4 da 77 kWh e la Tesla Model S da 100 kWh.