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UDINE, da oggi la città entra nella FORESTA DEI GIUSTI del FRIULI VENEZIA GIULIA., un bagolaro intitolato a SOPHIE SCHOLL, martire del nazismo

DiRedazione

Mag 27, 2025

UN BAGOLARO RICORDERÀ LA GIOVANE ATTIVISTA TEDESCA LEGATA ALLA RESISTENZA AL NAZISMO D’ISPIRAZIONE CRISTIANA. APPARTENENTE ALLA ROSA BIANCA, SCELSE LA RIBELLIONE NON VIOLENTA AL REGIME DI HITLER E FU PER QUESTO TORTURATA E POI UCCISA A SOLI 22 ANNI. NEL 2025 9 ALBERI SONO ENTRATI NELLA FORESTA DEI GIUSTI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, DEDICATI A: TOOMAJ SALEHI, FELICIA BARTOLOTTA IMPASTATO, DON LORENZO MILANI. FLAVIA AGNES, LEA GAROFALO, GINO BARTALI, ARTHUR ASHE, GINO STRADA.

UDINE – È giunta a conclusione stamane a Udine la seconda edizione del progetto “La memoria del legno”, promossa dalla onlus Damatrà in sinergia con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e con 9 municipalità, fra le quali l’Amministrazione comunale di Udine, capofila il Comune di Spilimbergo. Nove sono state le intitolazioni degli alberi entrati nella Foresta  dei Giusti del Friuli Venezia Giulia, ciascuno dedicato alla memoria viva di uomini e donne capaci di scelte di giustizia e di pace. E proprio questa mattina, nel Giardino della Scuola secondaria di primo grado Valussi, un Bagolaro è stato intitolato a Sophie Scholl, la giovane attivista tedesca legata alla resistenza al nazismo d’ispirazione cristiana. Appartenente alla Rosa Bianca, scelse la ribellione non violenta al regime di Hitler e fu per questo torturata e poi ghigliottinata a soli 22 anni, nel 1943.  Alla cerimonia hanno partecipato oggi cinque classi della scuola Valussi, una sessantina circa di studentesse e studenti ritrovatisi ai piedi del Bagolaro che da oggi custodirà la memoria di Sophie Scholl. Con loro sono intervenuti la Presidente del Consiglio Comunale di Udine Rita Nassimbeni e la direttrice della Biblioteca Civica V.Joppi di Udine Cristina Marsili, insieme al portavoce del Dirigente Scolastico, prof. Michelangelo Macaluso. Ragazzi e ragazze hanno condiviso, nel corso della cerimonia di intitolazione, i loro pensieri sulla coinvolgente storia di Sophie Scholl, apprezzandone la forza e determinazione, e la sua capacità di “trovare il coraggio di parlare e di agire”, anche a costo della vita. «Il coraggio di Sophie Scholl, in un momento in cui tutti sembravano indifferenti davanti alle cose più brutte, infonde fiducia nella mia età», ha commentato una studentessa. E Rita Nassimbeni ha spiegato di essersi commossa per le parole espresse dai ragazzi e ricordato di aver scoperto la storia di Sophie Scholl quando era a sua volta un’adolescente, ritrovando i suoi sentimenti di allora nelle parole dei giovani d’oggi. Il progetto della Foresta dei Giusti è parte del GariwoNetwork, istituito dalla Fondazione Gariwo che dal 1999 si impegna a far conoscere le storie dei Giusti, educando giovani e adulti alla responsabilità. Spiega la presidente di Damatrà onlus Mara Fabro: «la Foresta dei Giusti è attualmente diffusa in Friuli Venezia Giulia nei comuni di Aviano, Brugnera, Codroipo, Lignano Sabbiadoro, Maniago, Mortegliano, Paluzza, San Canzian d’Isonzo, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento, Spilimbergo, Turriaco, Udine. Non un memoriale ma un libro aperto per tutti quelli che hanno voglia di fermarsi a pensare: piccole isole di umanità che, come ha sottolineato uno dei bambini coinvolti nel percorso, servono a coltivare la speranza. Gli alberi, ad eccezione di quelli collocati all’interno dei giardini delle scuole, abitano spazi pubblici e sono riconoscibili grazie alle campanelle di terracotta realizzate dalle scolaresche che con il loro tintinnio vogliono tenere accesa la memoria. Ai piedi di ogni albero una targa in terracotta realizzata dal laboratorio della cooperativa sociale HattivaLAB porta un QR code con cui ci si può connettere alla mappa online».

 Ecco gli ulteriori alberi intitolati quest’anno per la Foresta dei Giusti del Friuli Venezia Giulia: a Spilimbergo, presso l’Istituto d’istruzione superiore “Il Tagliamento”, una Firmiana Platanifolia Aogiri è stata intitolata al rapper iraniano Toomaj Salehi, sostenitore delle proteste antigovernative scoppiate dopo la morte della 22enne Mahsa Jina Amini. A Lignano Sabbiadoro, nel Parco della scuola primaria Ippolito Nievo, un Ulivo è stato dedicato a Felicia Bartolotta Impastato, l’attivista madre di Peppino Impastato. A San Vito al Tagliamento, nel Parco della Scuola secondaria di primo grado “Amalteo-Tommaseo”, un Ginkgo Biloba è stato intitolato a Don Lorenzo Milani. A Brugnera, nel Parco di Villa Varda, un Cedro Californiano è stato dedicato all’avvocato e attivista indiana Flavia Agnes, impegnata per i diritti delle donne. Ad Aviano, nel Parco Larissa presso la Biblioteca civica, un Faggio è stato dedicato a Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima della ‘ndrangheta. A Mortegliano, in Largo Foro Boario presso la Mansarda della Villa dei Conti di Varmo, un Ippocastano è stato dedicato al grande ciclista Gino Bartali, “Giusto fra le Nazioni”.  A San Giovanni al Natisone, nel Parco giochi di Viale delle scuole, /Auditorium M.F.Zorzutti, un Prunus Cerasifera è stato dedicato al tennista Arthur Ashe, impegnato contro l’apartheid. A Maniago un Bagolaro è stato intitolato a Gino Strada, fondatore con la moglie Teresa Sarti dell’ONG italiana Emergency.

Di Redazione

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