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UDIN&JAZZ WINTER: presentata oggi la prima edizione del festival – a Udine dal 28 al 31 maggio – Il programma

DiRedazione

Apr 26, 2021

Riaprono finalmente i Teatri e Udin&Jazz ritorna a Udine

con la versione invernale, che diventerà un appuntamento annuale!

Dal 28 al 31 maggio al Teatro Palamostre le stelle italiane del jazz:

Enrico Rava, Francesco Bearzatti, Giovanni Guidi, Roberto Gatto, Fabrizio Bosso e molti altri con ampio spazio al jazz made in Friuli Venezia Giulia!

Presentata oggi la prima edizione di Udin&Jazz Winter alla presenza del presidente di Euritmica e direttore artistico di Udin&Jazz Giancarlo Velliscig, Max De Tomassi di Radio 1 Rai, Federica Binutti responsabile marketing e soci della Banca di Udine, di un rappresentante degli uffici cultura della Regione Fvg e di Giuseppe Morandini presidente della Fondazione Friuli. Quest’ultimo ha salutato così l’iniziativa: «Dobbiamo tutti essere grati a Euritmica per avere negli anni avuto la sensibilità di avvicinare tante persone alla musica e al jazz in particolare. Da questa parte della curva il tifo è sempre per voi».

Udine, 26 aprile 2021 – Torna a Udine, lì dov’è nato 30 anni fa. Il festival musicale Udin&Jazz si appresta a tornare nel capoluogo friulano, per una speciale edizione. Si chiamerà infatti “Udin&Jazz Winter”, è organizzato dall’Associazione Culturale Euritmica, gode del sostegno di: Regione FVG, Fondazione Friuli, Banca di Udine e Reale Mutua Assicurazioni Udine Franz&Dilena e si svolgerà dal 28 al 31 maggio 2021, al Teatro Palamostre.

Nel 2020 il Festival ha compiuto 30 anni, ma l’emergenza sanitaria ha impedito di celebrarne la ricorrenza in dicembre, obbligando Euritmica a rinviarla più volte. E ora, in primavera avanzata, è arrivato il momento: le recenti disposizioni che consentono la riapertura dei teatri, seppur con una capienza ridotta e con orari inusuali, permetteranno alla grande musica jazz di ritornare a Udine.

«Udin&Jazz è nato qui, trent’anni fa, e questa è sempre stata la sua casa. Siamo orgogliosi di riportare il “nostro” jazz nel capoluogo friulano, da dove non se ne sarebbe mai voluto andare. Lo facciamo forti della nostra indipendenza e con l’orgoglio di riportare la grande musica jazz a Udine», commenta il presidente di Euritmica e direttore artistico di Udin&Jazz, Giancarlo Velliscig. «Il jazz è un genere musicale, certo. Ma è anche l’espressione di un percorso culturale e sociale; negli anni, il nostro festival ha fatto entrare Udine nei circuiti musicali internazionali divenendo meta ambita e conosciuta per grandi artisti provenienti da tutto il mondo».

Il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini, ha salutato così l’iniziativa: «Dobbiamo tutti essere grati a Euritmica per avere negli anni avuto la sensibilità di avvicinare tante persone alla musica e al jazz in particolare. Da questa parte della curva il tifo è sempre per voi».

E se in passato Euritmica ha abituato il Friuli ai grandi nomi della musica internazionale, per questa grande ripartenza – Udin&Jazz Winter sarà il primo festival ad andare in scena in regione dopo l’annuncio della riapertura dei teatri – l’associazione culturale udinese presenterà un palinsesto delle grandi occasioni, proponendo i big del jazz italiano accanto a nuove e storiche realtà del jazz regionale e friulano, che come sempre intende promuovere e valorizzare.

«Un’iniziativa epocale»: così ha tratteggiato questa prima edizione il conduttore radiofonico di Radio 1 Rai, media partner ufficiale del festival, Max De Tomassi. «Ho pensato a una crasi per descrivere la coraggiosa scelta di Euritmica; una crasi tra “winter”, la stagione in cui questo festival si sarebbe dovuto svolgere e “spring”, la stagione che stiamo vivendo. Nasce quindi “wings”, ali pronte a spiccare il volo, ben rappresentate nel logo scelto per questo festival».

Il programma sarà dunque un alternarsi tra produzioni nazionali e di respiro internazionale e produzioni locali. Una scelta apprezzata dal giornalista e critico musicale Gerlando Gatto, del portale nazionale “A proposito di jazz”. «Di Euritmica – dice – trovo necessario sottolineare la bravura nel voler sempre inserire esponenti del jazz locale e giovani talenti».

Il debutto sarà, infatti, affidato ad una produzione di Euritmica: venerdì 28 maggio, dopo l’inaugurazione del Festival nella sala Carmelo Bene del Teatro Palamostre, andrà in scena in prima assoluta lo spettacolo “John Coltrane – Un amore supremo: una Musica tra Terra e Cielo”. I testi dello storico e drammaturgo Valerio Marchi, narrati sul palco dallo stesso Marchi e dalla splendida voce di Claudia Grimaz, si alterneranno ai brani più noti del repertorio coltraniano riproposti dal trio Bearzatti-Colussi-Rinaldi, ripercorrendo la complessa parabola umana e artistica del mitico musicista attraverso lo sguardo delle donne della sua vita.

Sabato 29 sarà la grande serata di Enrico Rava, amico di vecchia data di Euritmica e musicista intenso e raffinato che ha suonato in tutto il mondo e che, per una sera, porterà tutto il suo mondo a Udine. Un regalo che in tempi di restrizioni permetterà al pubblico friulano di aprirsi ad un indimenticabile viaggio nelle sonorità essenziali di un musicista che ha fatto e sta facendo la storia del jazz italiano. Rava si esibirà a Udine in “Special edition”, un regalo nel regalo, per il pubblico di Udin&Jazz, visto che questa formazione è nata il 20 agosto del 2019 in occasione del suo 80esimo compleanno, raggruppando i musicisti che più gli sono stati vicino negli ultimi anni, per rivisitare i brani più significativi della sua carriera secondo un mood assolutamente attuale. Ad accompagnarlo sul palco ci saranno dunque il nostro Francesco Bearzatti al sax tenore, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Per un pubblico che non può viaggiare per i concerti, sarà un vero dono poter ascoltare le magiche sonorità che Rava sa esprimere dopo anni di esperienze internazionali, a partire dal lungo periodo newyorchese dove incontrò e collaborò con artisti come Roswell Rudd, Carla Bley, John Abercrombie, Cecil Taylor, tra i tanti.

Doppio appuntamento domenica 30 maggio: alle 18.30, sul palco del Palamostre, saliranno Claudio Cojaniz e Franco Feruglio, due tra i massimi esponenti della scena jazz e blues regionale. Contrabbasso e pianoforte i loro strumenti che come sempre, con eleganza ed energia, useranno per trascinare il pubblico nella loro avventura musicale fatta di passione, intensità e ruvida nostalgia. Alle 20, secondo appuntamento della serata: l’eclettico batterista Roberto Gatto guiderà la sua band spingendosi a rileggere in chiave jazz il mondo ammaliante ed affascinante del progressive. Anche in questo caso il pubblico udinese avrà l’occasione di viaggiare in una musica globale, lasciandosi travolgere dalle sonorità del jazz di fronte alla creatività sperimentale dei vari Genesis, King Crimson, Curved Air, Jethro Tull, Yes, solo per citarne alcuni.

Anche lunedì 31 maggio, giornata conclusiva della prima edizione di Udin&Jazz Winter, doppio appuntamento. Anche in questo caso, salirà sul palco una formazione totalmente friulana: sarà l’Udin&Jazz Ensemble (formazione di 12 elementi, emanazione della omonima resident Big Band del Festival, nata qualche anno fa) a scaldare il pubblico a partire dalle 18.30 con una produzione originale e un repertorio composto per l’occasione dai musicisti Mirko Cisilino, Emanuele Filippi e Max Ravanello. Questo nuovo progetto trasforma l’organico iniziale, incorporando strumenti di tradizione classica come corno, tuba e ance di varia natura. Il repertorio originale è un tributo al patrimonio culturale della regione friulana, ispirandosi ai nostri luoghi così come alle produzioni letterarie e poetiche di importanti voci del territorio.

Alle 20 un altro straordinario protagonista del jazz italiano: torna a Udin&Jazz Fabrizio Bosso, questa volta con il progetto del tutto inedito “LIFT HIM UP 4et” che promette autentiche scintille ed emozione. Un gran finale con un repertorio che spazierà dalla rielaborazione di standard a brani autografi dello stesso Bosso e del pianista Dario Carnovale, sul palco insieme al contrabbassista Simone Serafini e al batterista Klemens Marktl.

«Quello di questa prima edizione di Udin&Jazz Winter è un programma di alta qualità, pensato per soddisfare il bisogno di jazz di chi lo ascolta e di chi lo suona, dopo tanto tempo trascorso senza la possibilità di ascoltare questa meravigliosa musica dal vivo. La manifestazione, in un’auspicata prossima “normalità”, sarà un appuntamento stabile invernale, e non poteva esserci modo migliore per riprendere il filo di un discorso che riporterà il grande jazz a Udine, per i suoi cittadini e appassionati, in assoluta coerenza ed autonomia di pensiero e di risorse», conclude Velliscig.

Durante il festival sarà visitabile, sempre al Teatro Palamostre di Udine, la mostra che ripercorre i 30 anni di Udin&Jazz attraverso i ritratti delle star del jazz mondiale che qui si sono esibite, immortalate dai fotografi dell’AFIJ, Associazione Fotografi Italiani di Jazz e curata da Luca d’Agostino.

Udin&Jazz winter

direttore artistico: Giancarlo Velliscig

ufficio stampa euritmica

Marina Tuni (+39 339 4510118 / 345 6968954)

Anna Dazzan (+39 393 8906786)

Coordinamento e Segreteria organizzativa

Angela Di Francescantonio (+39 393 1262140)

Illustrazione: Massimiliano Gosparini

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euritmica – associazione culturale

Via Caterina Percoto 2 – 33100 Udine

Tel +39 0432 1720214

#euritmicasocial:

www.euritmica.it / Pagina Facebook Udin&Jazz / Pagina Facebook Euritmica / Twitter Udin&Jazz / Instagram Udin&Jazz / Canale YouTube euritmicavideo

PROGRAMMA UDIN&JAZZ WINTER prima edizione

Udine, Teatro Palamostre

28-31 maggio 2021

venerdì 28 maggio 2021 ore 19.00

INAUGURAZIONE (sala Carmelo Bene)

ore 20.00 *PRIMA ASSOLUTA*

JOHN COLTRANEUN AMORE SUPREMO

Una Musica tra Terra e Cielo

Una produzione Euritmica

drammaturgia e regia di Valerio Marchi

Francesco Bearzatti, sax tenore / Gianpaolo Rinaldi, pianoforte /

Luca Colussi, batteria / Claudia Grimaz e Valerio Marchi, voci recitanti

Un volonteroso ma poco originale e poco spigliato sassofonista del North Carolina, nonostante qualche notevole progresso tecnico e qualche discreto successo, sprofonda ben presto negli abissi della droga, dell’alcol, della mancanza di senso di ogni cosa. Poi una svolta repentina, covata tuttavia da lungo tempo, lo proietta verso nuove dimensioni musicali e territori inesplorati dell’anima. Giunto alla fama con ampio ritardo rispetto ad altri suoi dotatissimi coetanei, quel jazzista, prima di morire a soli quarant’anni, regala fino al 1967 un decennio di musica straordinaria e un incessante dialogo fra carne e spirito, disperazione e beatitudine, finito e infinito, terra e cielo… in poche parole, fra l’umano e il divino, per cogliere attraverso la sua arte l’Amore Supremo, il respiro e l’armonia dell’universo. La musica del trio Bearzatti-Colussi-Rinaldi e le parole di Claudia Grimaz e Valerio Marchi, autore dei testi, ripercorrono la complessa parabola umana ed artistica di John Coltrane.

sabato 29 maggio 2021 – ore 20

ENRICO RAVA “SPECIAL EDITION

Enrico Rava, tromba & flicorno / Francesco Bearzatti, sax tenore / Francesco Diodati, chitarra / Giovanni Guidi, piano /

Gabriele Evangelista, contrabbasso / Enrico Morello, batteria

Il tempo sembra essersi fermato per Enrico Rava, che ha festeggiato gli 80 anni nel 2019. E proprio per quell’occasione ha immaginato e voluto questa “Special Edition” con una super-band di musicisti, scelti tra quelli che più gli sono stati vicino negli ultimi anni. Una rilettura dei brani più significativi della sua carriera rivisti in un’ottica contemporanea, interpretando nuove composizioni.

Il suo esordio avviene oltre cinquant’anni fa, prima sulla scena italiana e poi in quella mondiale, suonando assieme ad artisti del calibro di Gato Barbieri e Steve Lacy, con cui trascorre una breve stagione a Buenos Aires insieme ai sudafricani Johnny Dyani e Louis Moholo.

Durante il suo lungo soggiorno a New York collabora con musicisti di spicco della scena jazz americana come Roswell Rudd, Carla Bley, John Abercrombie, Cecil Taylor e molti altri. Al suo rientro in Italia, negli anni Settanta, colleziona una lunga serie di concerti e dischi con gruppi a suo nome; incontra l’Opera, che rivisita in due splendidi album e il Pop di Michael Jackson; scopre parecchi giovani talenti come Massimo Urbani, Paolo Fresu, Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Francesco Diodati e, negli anni, ha condiviso il palco con molti artisti: Lee Konitz, Richard Galliano, Pat Metheny, John Scofield, Dave Douglas, Geri Allen, Miroslav Vitous, Philip Catherine, Tomasz Stanko, Michel Petrucciani, Joe Lovano.

domenica 30 maggio 2021 ore 18.30

“BLUE QUESTION”

Claudio Cojaniz, pianoforte / Franco Feruglio, contrabbasso

Il blues e l’Africa, Thelonious Monk e Abdullah Ibrahim sono solo due facce della stessa medaglia…

A sei anni da Blue Africa, Claudio Cojaniz e Franco Feruglio sono tornati “sul luogo del delitto”, nello studio di Stefano Amerio, per registrare un nuovo album in duo. Più che il secondo episodio di un “sequel” di successo, Blue Question si presenta come logica evoluzione di quel lavoro, perché passare dall’Africa al blues è cosa assai naturale. Ma i sei anni trascorsi non son pochi: Cojaniz soprattutto, pur rimanendo fedele alla propria visione musicale, ha dato varie e convincenti prove della sua raggiunta piena maturità artistica, sia al piano solo che con il suo Second Time 4et. Come scrive Vincenzo Fugaldi nelle note di copertina del disco, Franco Feruglio, oltre che contrabbassista sopraffino, «è… compagno perfetto per un’avventura musicale che scorre da intense melodie colme di passione e nostalgia a brani caratterizzati da un’atmosfera crepuscolare, da “vamp” semi kentoniani a ballate dai toni blues».

ore 20.00

ROBERTO GATTO “PROGRESSIVAMENTE”

Roberto Gatto, batteria / John De Leo, voce / Marcello Allulli, sax, live electronics / Alessandro Presti, tromba / Alessandro Gwis, piano e tastiere / Andrea Molinari, chitarra / Pierpaolo Ranieri, basso elettrico, electronics

Un progetto che Roberto Gatto ha custodito gelosamente per anni tra i suoi sogni nel cassetto, più precisamente, in quello delle sfide… Cresciuto a pane e Jazz ma allo stesso tempo appassionato di Progressive «è grazie ad alcuni gruppi come i Soft Machine, Nucleus, Matching Mole – afferma il batterista romano, tra i fondatori dei mitici Lingomania – che ho imparato a conoscere meglio il jazz Afro-Americano. In quegli anni ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo praticamente tutti i migliori rappresentanti di quella “nuova” musica che arrivava dall’Inghilterra: Genesis, Van der Graaf Generator, Emerson Lake & Palmer, King Crimson, Curved Air, Jethro Tull, Yes…» Ed è così che, dopo un’accurata scelta dei brani e un attento lavoro di arrangiamento, giunge il momento di scegliere i musicisti che, nell’idea di Gatto, avessero vissuto quel momento musicale in quegli anni ma anche giovani risorse, in grado di portare un punto di vista e una chiave di lettura differenti, tra i quali il cantante e sperimentatore vocale John De Leo. Il repertorio scelto comprende brani noti ed altri meno, tratti da dischi dei King Crimson, Genesis, Matching Mole, Robert Wyatt, Pink Floyd, una composizione originale e un momento di improvvisazione, nel tentativo di attualizzare in forma contemporanea un affascinante e complesso patrimonio musicale ricco di spunti e molteplici sfumature, attraverso le diverse personalità dei musicisti coinvolti.

lunedì 31 maggio 2021 ore 18.30

UDIN&JAZZ ENSEMBLE

Flavio Zanuttini, Gabriele Cancelli, trombe / Mirko Cisilino, tromba e corno / Riccardo Pitacco, trombone / Max Ravanello, trombone e tuba / Stefano Fornasaro, flauto / Filippo Orefice, Stefano De Giorgio, ance / Laura Giavon, voce / Marco D’Orlando, batteria /

Emanuele Filippi, pianoforte / Mattia Romano, chitarra

Udin&Jazz Ensemble è l’evoluzione dell’omonima resident Big Band del Festival, nata qualche anno fa e con all’attivo una serie di produzioni basate su musiche originali, spesso arricchite dalla collaborazione di importanti ospiti, frontman di livello internazionale quali Soweto Kinch, sassofonista inglese di punta nell’avanguardia europea e Francesco Bearzatti, anch’egli sassofonista, friulano ma cosmopolita, tra le migliori ance a livello internazionale, che hanno dimostrato il valore del progetto e la sua estrema qualità, testimoniando il livello raggiunto dai musicisti regionali nel jazz.

Questo nuovo progetto trasforma l’organico iniziale, incorporando strumenti di tradizione classica come corno, tuba e ance di varia natura. Il repertorio originale, composto dai musicisti Mirko Cisilino, Emanuele Filippi e Max Ravanello è un tributo al patrimonio culturale della regione friulana, ispirandosi ai nostri luoghi così come alle produzioni letterarie e visive di artisti del territorio

ore 20.00

LIFT HIM UP 4et feat. Fabrizio Bosso

Fabrizio Bosso, tromba / Dario Carnovale, pianoforte /

Simone Serafini, contrabbasso / Klemens Marktl, batteria

Quella tra il trombettista piemontese Fabrizio Bosso, considerato uno dei migliori trombettisti in Italia, e il pianista siciliano Dario Carnovale, musicista impetuoso, oltre ad essere dotato di grande fantasia, lirismo e ricercatezza stilistica, è una collaborazione iniziata nel 2010 e che continua fino ad oggi grazie al forte legame artistico e umano. Il Quartetto si avvale di un’estrosa sezione ritmica composta dal contrabbassista friulano Simone Serafini e dal batterista austriaco Klemens Marktl, già insieme in altri progetti musicali.

Un quartetto che sa divertire ed emozionare il pubblico grazie ad un repertorio vario che spazia dalla rielaborazione di “standard jazz” a brani autografi di Bosso e Carnovale.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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