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L’ULTIMO FILM DI MARCO ROSSITTI “CUSTODI” RICEVE IL “PREMIO DOLOMITI PATRIMONIO MONDIALE” AL TRENTO FILM FESTIVAL 2023

DiRedazione

Mag 8, 2023

IL REGISTA FRIULANO MARCO ROSSITTI VINCE IL “PREMIO DOLOMITI PATRIMONIO MONDIALE” AL TRENTO FILM FESTIVAL 2023 CON IL SUO ULSTODI”, CHE È STATO PROIETTATO IN APERTURA E IN CHIUSURA DELLA 71^ EDIZIONE DELLA STORICA MANIFESTAZIONE CINEMATOGRAFICA DEDICATA ALLA MONTAGNA E AL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA

UDINE- Marco Rossitti, regista e docente di cinema all’Università di Udine è stato tra i protagonisti con il suo nuovo film “Custodi” dell’ultima edizione del prestigioso Trento Film Festival, unico autore friulano presente alla 71^ edizione della storica manifestazione che da sempre pone al centro il rapporto tra l’uomo e la natura.

E proprio nell’ultima giornata di festival, lo scorso sabato 6 maggio, è arrivata la notizia dell’assegnazione da parte della giuria del “Premio Dolomiti Patrimonio Mondiale”, istituito dalla Fondazione Dolomiti Unesco e dalla Società degli Alpinisti Trentini al miglior film che documenti la consapevolezza delle comunità rispetto agli eccezionali valori universali riconosciuti da Unesco e la capacità di una conservazione attiva del territorio.

“Custodi” – si legge nella motivazione del Premio – presente una carrellata di esperienze in località diverse e dai caratteri fortemente identitari (Valle friulana di Resia, Appennino reggiano, lagune da pesca, Val Venosta, Magredi, Dolomiti di Brenta, Dolomiti feltrine, Lessinia veronese). Si tratta di brevi ritratti che sottolineano l’importanza del prendersi cura del territorio, del valore di tradizioni rivitalizzate nel rispetto della memoria, degli equilibri fra uomo e natura. Anche i testi musicali accompagnano, senza prevaricare, i silenzi dei luoghi”

In questo suo ultimo lavoro, Marco Rossitti – già ideatore e direttore artistico del Festival “Le voci dell’Inchiesta” di Pordenone, autore e regista di una trentina di titoli, molti dei quali trasmessi dalle reti di RAI e di Sky, tra cui il documentario Sulla pelle della terra, sul terremoto in Friuli del 1976, e la docu-fiction Carnia 1944. Un’estate di libertà, sulla Repubblica libera della Carnia e dell’Alto Friuli – ha scandagliato il Friuli Venezia Giulia, dagli altopiani della Carnia ai Magredi, dalle vette delle Dolomiti pordenonesi alla laguna di Marano, e molte altre regioni del Nord Italia alla ricerca di storie di sconosciuti ma fondamentali custodi dei loro territori. Dopo l’anteprima mondiale a Trento, e l’importante riconoscimento, il film – che ha visto impegnati a fianco del regista un grande professionista pordenonese come Luciano Gaudenzio alla fotografia, Daniela Pizzarotti al suono in presa diretta e Paolo Cottignola (David di Donatello per “Il mestiere delle armi” di Olmi) al montaggio – sarà presto protagonista di un tour che toccherà anche diverse località friulane.

Di Redazione

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