• Ven. Ago 15th, 2025 6:08:08 AM

Voce del NordEst

online 24/7

“Afterhours… piccole iene ballano ancora”

DiSebastiano Accolla

Lug 22, 2025

Mai chiusura migliore, per un festival che anno dopo anno porta in Friuli Venezia Giulia il meglio della musica internazionale


Il 34° Pordenone Blues Festival & Co. ci ha regalato un concerto degli Afterhours (il terzo per il sottoscritto) meraviglioso sotto tutto i punti di vista.
Formazione storica, per festeggiare i 20 anni dalla prima pubblicazione di “Ballate per Piccole Iene” (uno degli album più iconici e rappresentativi della musica italiana, ristampato in edizione speciale).
Manuel Agnelli, 59enne in strepitosa forma, ha riportato sul palco (per un tour che pare stia andando oltre le previsioni) la band di allora, composta da Andrea Viti al basso, Dario Ciffo al violino e chitarra e Giorgio Prette, ancora possente alla batteria.
“Ballate per Piccole Iene” di nuovo live, integralmente, così come nel 2005, possente, grezzo, opera rock.
Un album che raggiunse il secondo posto nelle classifiche italiane e portò gli Afterhours in tour in Europa, negli Stati Uniti, in Canada e Cina.


Un album che contiene capolavori come “Ballata per la mia piccola iena”, “Carne fresca” e “La vedova bianca”, capace di affrontare temi attualissimi come il senso di vuoto e di sconfitta, la rassegnazione, la malinconia, testi espliciti, netti, crudi.
“Ora che sei vera/sai la verità/siamo vivi per usarci” e con queste parole che si apre l’album e con cui inizia la serata di sabato in Parco S. Valentino vale a dire con “La sottile linea bianca”
Ed ancora “Ballata per la mia piccola iena”,
“La vedova bianca”
E poi “Carne fresca” che da anche il nome del progetto talent che sta tanto a cuore a Manuel Agnelli, che è quello di dar finalmente spazio a tutte quelle band del panorama INDIE e di portarle sul palco di questo Tour. Infatti a scaldare il pubblico prima del LiveSet degli Afterhours ci han pensato due valide giovani band.


I “Katana Koala Kiwi” e subito dopo i “Limonka” (band trevigiana con un cantante che farà parlare di se).
Tante le canzoni suonate, come “Male in polvere”, “Il sangue di Giuda”, “Lasciami leccare l’adrenalina” che hanno incendiato man mano una serata piena di energia e che neanche una leggera pioggerellina ha potuto raffreddare.
Toccante, intima la versione de “La canzone di Marinella” di De André sempre attuale a denunciare violenze e femminicidi.
Poi il commosso ricordo di Agnelli per Elisabetta dei “Prozac+”… “Dedico una canzone a una ragazza che abitava da queste parti… Elisabetta”.


“Male di miele” è cantata a squarciagola da un pubblico partecipe, entusiasta.
La bellissima “Quello che non c’è” e poi “Non si esce vivi dagli anni ’80” preceduta da una chiacchierata di Agnelli con il pubblico, che ricorda che spesso il mercato discografico attuale è impoverito dalla mancanza di contenuti, mercato intento a proporre musica più per guadagni facili, e un’incitamento a promuovere e sostenere le tante band rock del sottobosco italiano, come accadeva proprio negli anni 80.
“Bye Bye Bombay”, “Non è per sempre”, “Voglio una pelle splendida” chiudono una notte magica.
Oltre due ore di rock vero, il rock di una BAND ITALIANA come non si vedeva da tempo. I vecchi leoni ruggiscono ancora e forse meglio, come un buon vino invecchiato e pronto ad essere bevuto in una notte di mezza estate a suon di rock!!!
Band magnifica ed un Manuel Agnelli vero Rocker!!!

MUSIKANDO
Da ascoltare…da vedere. Rock Never Die !!!
Sebastiano “Seba” Accolla.