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AIED: OLTRE 2MILA FIRME PER IL MANIFESTO-APPELLO SULL’INFORMAZIONE SESSUALE NELLE SCUOLE ITALIANE. SARÀ CONSEGNATO LUNEDÌ AL PREMIER

DiRedazione

Nov 25, 2023

AIED, LA CULTURA MEDICA E SCIENTIFICA PER IL DIRITTO ALL’EDUCAZIONE SESSUALE E AFFETTIVA NELLE SCUOLE ITALIANE: SONO GIÀ OLTRE 2MILA I FIRMATARI DEL MANIFESTO APPELLO CHE SARÀ CONSEGNATO LA PROSSIMA SETTIMANA AI MINISTRI VALDITARA, ROCCELLA E SCHILLACI, e ALLA PREMIER GIORGIA MELONI

Fra i firmatari – medici, operatori, psicologi, psicoterapeuti e sessuologi – anche il Consiglio Direttivo della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica, la Vicesegretaria dell’Associazione Luca Coscioni Mirella Parachini, il segretario di + Europa Riccardo Magi e il presidente Federico Pizzarotti, gli accademici Antongiulio Faggiano, lendocrinologo (Università Sapienza) e Carlo Trombetta, urologo (Università di Trieste). Alle soglie del 25 novembre Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’appello AIED come elemento centrale nel contrasto alla violenza di genere: “perché il rispetto di genere – spiegano il presidente AIED Mario Puiatti e la vicepresidente Antonella Spolaor Dentamaro – passa dal diritto all’informazione/educazione sessuale e da conoscenze emotive, relazionali e affettive ma anche scientifiche e fisiche legate alla sessualità. L’assenza di educazione sessuale produce stereotipi, favorisce una cultura oggettificante del corpo, falsa la formazione del consenso». Fra gli strumenti messi a disposizione dall’AIED anche la App Teenformo, pensata per gli adolescenti, scaricabile su tutto il territorio nazionale, ideata per promuovere la cultura dell’affettività e sessualità consapevole. 

ROMA – Sono già oltre 2mila, per la precisione 2098, le firme a sostegno del manifesto – appello promosso dall’AIED, la storica Associazione Italiana per l’Educazione Demografica che celebra quest’anno ben 70 anni di impegno e battaglie per i diritti civili in Italia, dalla legalizzazione della contraccezione al divorzio, all’aborto. Urgentemente rivolto al Governo italiano, alle opposizioni e alla società civile, l’appello si focalizza sulla necessità di riprendere subito il lavoro di adattamento al sistema scolastico italiano degli Standard per l’Educazione Sessuale in Europa dell’OMS, in modo da rendere operativo l’inserimento di linee guida di educazione sessuale e affettiva nelle scuole italiane dall’anno scolastico 2024/2025. Sarà consegnato lunedì prossimo al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara , al Ministro della Salute Orazio Schillaci, al Mimistro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella e alla premier Giorgia Meloni. L’appello propone inoltre di aprire una consultazione pubblica con i giovani, le famiglie, i docenti, le associazioni e gli esperti della comunità scientifica e chiede sia garantito uno spazio adeguato sui mezzi di informazione del servizio pubblico all’approfondimento sulla salute sessuale e riproduttiva e sull’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, affinché la società possa esserne correttamente informata. 

Fra i firmatari – medici, operatori, psicologi, psicoterapeuti e sessuologi – tante le personalità della Cultura medica e scientifica, tanti gli esperti e terapeuti, gli psicologi e sessuologi, incluso il Consiglio Direttivo della Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica con il presidente Salvatore Caruso e il segretario Roberta Giommi; e ancora la Vicesegretaria dell’Associazione Luca Coscioni Mirella Parachini, il segretario di + Europa Riccardo Magi e il presidente Federico Pizzarotti, gli accademici Antongiulio Faggiano, endocrinologo (Università Sapienza) e Carlo Trombetta, urologo (Università di Trieste). 

Alle soglie del 25 novembre Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’appello AIED diventa così elemento centrale nel contrasto alla violenza di genere: “perché il rispetto di genere – spiegano il presidente AIED Mario Puiatti e la vicepresidente Antonella Spolaor Dentamaro – passa dal diritto all’informazione/educazione sessuale e da conoscenze emotive, relazionali e affettive ma anche scientifiche e fisiche legate alla sessualità. L’assenza di educazione sessuale produce stereotipi, favorisce una cultura oggettificante del corpo e falsa la formazione del consenso. L’accesso all’informazione sessuale e riproduttiva, accanto all’educazione affettiva e relazionale, è un diritto delle bambine e dei bambini e degli adolescenti, come tale riconosciuto dall’OMS e indicato negli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In Italia ancora spaventa proclamarlo e riconoscerlo, per questo i nostri giovani sono esclusi dal medesimo diritto riconosciuto ai loro coetanei europei, accomunati ai soli studenti di Cipro Lituania Bulgaria Romania. È tempo di ‘tornare’ in Europa». L’appello AIED può essere sottoscritto comodamente online da chiunque sul sito www.aied.it. E i giovani sono benvenuti! 

Fra gli strumenti messi a disposizione dall’AIED anche la App Teenformo, pensata per gli adolescenti, scaricabile su tutto il territorio nazionale, ideata per promuovere la cultura dell’affettività e sessualità consapevole. Teenformo, realizzata dal Consultorio AIED L’Aquila, propone contenuti informativi su temi di stretto interesse per gli adolescenti, dalla contraccezione – anche d’emergenza – alla sessualità, dalle gravidanze al bullismo, inclusa l’opzione speciale “Scrivi alla ginecologa” che permette di contattare una ginecologa AIED. Attraverso la stessa sezione è possibile richiedere al Consultorio AIED di inserire nell’APP alcuni temi d’interesse. Il servizio è attivo tutti i giorni e la App è liberamente scaricabile per Ios e Android. La situazione in Italia è drammatica per i giovani che necessitano di informazioni corrette sulla sessualità e la riproduzione: 4 su 10 cercano le loro informazioni sui social media (40,8%) e altri 4 cercano di informarsi attraverso i loro coetanei (39,2%) che a loro volta vagano su internet per trarre dai media qualche conoscenza. Solo il 36% ha risposto correttamente alla domanda su quale fosse il metodo contraccettivo più efficace e solo il 3% era a conoscenza di cosa fosse la pillola del giorno dopo, erroneamente assimilata alla pillola abortiva. Intanto il 47% dei ragazzi con età media di 16 anni dichiara di aver già avuto esperienze sessuali (indagine Edusex Team Università Sapienza Roma, progetto di Terza Missione a Roma coordinato dal prof. Antongiulio Faggiano)

Di Redazione

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