IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA DI PORDENONE RADDOPPIA: NEL PERIODO ESTIVO UNA RASSEGNA DI QUATTRO CONCERTI ANTICIPA IL CARTELLONE DELLA 34^ EDIZIONE TRADIZIONALMENTE AUTUNNALE.
A INAUGURARE IL CARTELLONE SARÀ LA PRESTIGIOSA COPRODUZIONE FIRMATA DALLA MANIFESTAZIONE DI PORDENONE CON RAVENNA FESTIVAL E IL PERGOLESI SPONTINI FESTIVAL DI JESI, “RUT. RACCOLTI DI SPERANZA”, UNA PRIMA ASSOLUTA FIRMATA DALLA COMPOSITRICE MARIANNA ACITO. A SEGUIRE UN’ULTERIORE PRIMA, IL CONCERTO GIUBILARE “DEL FOLLE AMORE” SU PARTITURA DEL GRANDE COMPOSITORE, ISPIRATA ALLA MEMORABILE INTERPRETAZIONE DI FRANCA RAME NEL “MISTERO BUFFO”, DEDICATA ALLA MADRE DI GIULIO REGENI, E CON LEI TUTTE LE MADRI-CORAGGIO DEL MONDO. IN SCENA L’ORCHESTRA FILARMONICA VITTORIO CALAMANI.
NELL’ANNO DELLA CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA, UN TERZO CONCERTO VEDRÀ PROTAGONISTA LA GO!BORDERLESS ORCHESTRA E CORO, GRAN FINALE CON IL CELEBRE PORTLAND-PHOENIX CHOIR, IN ARRIVO DAGLI USA CON UN PROGRAMMA SUL FILO ROSSO DELLA FEDE, TEMA PORTANTE DELL’EDIZIONE 2025.
SI RIPARTIRÀ IL 19 OTTOBRE CON “GIULLARI DI DIO” E IL NOTO ENSEMBLE MICROLOGUS, CHE HA REALIZZATO ANCHE LA COLONNA SONORA DEL FILM PREMIO OSCAR “MEDITERRANEO”, DI GABRIELE SALVATORES.
PORDENONE/UDINE, 9 giugno 2025 – Il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone inaugura una doppia stagione: accanto alla consueta programmazione che si estende per tutto l’autunno, in questa XXXIV edizione il Festival promosso da Presenza e Cultura di Pordenone per la direzione artistica dei Maestri Franco Calabretto e Eddi De Nadai, proporrà un inedito cartellone estivo in programma dal 24 giugno all’11 luglio a Pordenone.
Saranno quattro i concerti di grande rilievo internazionale, allestiti attraverso la collaborazione con prestigiose istituzioni musicali nazionali. «Ciascuno dei quattro concerti estivi nasce come progettualità condivisa con altri festival, o su commissione, o in coproduzione o in collaborazione – spiegano i direttori artistici Franco Calabretto e Eddi De Nadai –Il Festival di Pordenone è diventato riferimento per ogni altro cartellone rilevante in Italia, nel quale la musica sacra viene proposta. Ecco quindi le sinergie e coproduzioni stabili, nel nostro programma, con Ravenna, Jesi, Trento, e con artisti come Alessandro Solbiati, ai massimi livelli della scena compositiva contemporanea». La programmazione 2025 propone una esplorazione musicale e artistica che intreccia il filo conduttore del progetto triennale 2023-2025 Caritas et Amor intorno alla terza virtù teologale: la Fede. Gli appuntamenti musicali si terranno nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone. «Salutiamo con piacere l’iniziativa che, da oltre trent’anni, rappresenta un punto di riferimento nel panorama musicale e culturale – spiega il Vicepresidente e Assessore alla Cultura e allo Sport della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil – La XXXIV edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone giunge nel 2025 a conclusione del suo progetto triennale Caritas et Amor, ispirandosi al tema profondo e universale della Fede, prima virtù teologale, in un percorso che coniuga riflessione spirituale, eccellenza artistica e apertura al mondo in un’ottica di cultura di frontiera. Significativa, inoltre, è l’attenzione riservata al Giubileo della Speranza, promosso da Papa Francesco, che arricchisce ulteriormente il valore culturale e simbolico del cartellone. Accolgo con entusiasmo la scelta di ampliare l’offerta del festival con una rassegna estiva di altissimo livello: quattro concerti frutto di prestigiose collaborazioni con istituzioni musicali italiane, che testimoniano la capacità del nostro territorio di fare rete e valorizzare la creatività contemporanea insieme al patrimonio musicale del passato. Ringrazio Presenza e Cultura, i Maestri Franco Calabretto ed Eddi De Nadai per la direzione artistica, e tutti i partner e sostenitori che rendono possibile questo evento. La Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a essere al fianco di manifestazioni come questa, capaci di arricchire la nostra comunità sotto il profilo culturale, spirituale ed educativo. Auguro a tutti un Festival ricco di emozioni, pensiero e bellezza». Il presidente PEC don Orioldo Marson sottolinea che la XXXIV edizione del Festival Internazionale di Musica Sacra, quella che sta per prendere il via in queste settimane estive, sarà «suggestiva e coraggiosa – I primi due concerti illuminano e orientano il percorso, attraverso due figure femminili ricche di umanità e di fede: potremmo dire di umanità credente. Rut, la straniera moabita, pagana, segue per amore la suocera ebrea diventandone figlia affettiva e spirituale. Maria, nella sua passione alimentata da straordinaria forza interiore, diventa icona e simbolo di tutte le madri-coraggio del mondo. Il progetto di quest’anno, nei suoi due momenti, ci invita ad un’avventura del cuore, dei sensi e della mente lungo sentieri ricchi di doni e di sorprese».

Ad inaugurare il cartellone, martedì 24 giugno alle 20.45, sarà una anteprima, il concerto Rut – Raccolti di Speranza, sacra rappresentazione per coro, soli ed ensemble. Si tratta di una coproduzione del Festival di Pordenone con il Ravenna Festival in occasione del Giubileo della Speranza 2025 e con il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone e con il Pergolesi Spontini Festival di Jesi, in collaborazione con il Teatro Alighieri. Una coproduzione dunque tra i maggiori festival italiani che coltivano il repertorio sacro e insieme hanno deciso di affidarsi alla creatività di una delle più interessanti giovani compositrici italiane del momento, Marianna Acito. Ne deriva un canto di amore, fedeltà e redenzione, in cui si narra la straordinaria vicenda di una donna moabita che sceglie di legarsi in maniera profonda e incondizionata a Noemi, la quale diventa per lei madre. La musica di Marianna Acito è su testo di Francesca Masi, con le voci Laura Zecchini soprano, Daniela Pini mezzosoprano, Angelo Testori tenore, Ensemble La Corelli, Gruppo Vocale Heinrich Schütz, direttore Mattia Dattolo.
L’omaggio al Giubileo 2025 troverà un momento ancor più esplicito nel concerto giubilare in programma domenica 29 giugno, eccezionalmente alle 18.30, un debutto in prima assoluta: Del Folle Amore, con riferimento alle Laudi del folle amore raccolte da Jacopone da Todi, connette il celebre Planctus Mariae e la memorabile interpretazione ce ne aveva dato Franca Rame nel Mistero Buffo di Dario Fo, alla scena attuale. Nel 2018 Alessandro Solbiati firmava infatti Del folle amore, una “passione secondo Maria” dedicata alla madre di Giulio Regeni e a tutte le madri-coraggio del mondo. Il Festival Internazionale di Musica Sacra 2025 ne offre una riscrittura inedita, dove la parte del coro è stata trascritta per un ensemble vocale di sole quattro voci. Nella prima parte del programma verranno proposte alcune celebri pagine rinascimentali e romantiche sui temi dell’amore, dell’umana sofferenza e della fede, partiture di Palestrina, Mendelssohn, de Victoria, Rossini, Solbiati. La coproduzione è realizzata con il Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, protagonisti l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani e Orizzonte Vocale con Maddalena De Biasi soprano, Lorenzo Renosi controtenore, Davide Galleano tenore, Paolo Leonardi baritono, Giacomo Pieracci basso, per la direzione di Mimma Campanale.
“Note (in)coronate”, il terzo appuntamento in programma lunedì 7 luglio nell’orario consueto delle 20.45, nell’anno della Capitale europea della Cultura è una coproduzione con Piccolo Opera Festival e GO!Borderless Orchestra e Cori. Il programma trae spunto dall’incoronazione dell’imperatore Leopoldo II nel 1790, evento per il quale fu composto il Krönungs-Te Deum di Salieri e secondo alcuni anche la Krönungsmesse di Mozart, benché sia più probabile che il capolavoro mozartiano si riferisca alle feste per l’anniversario dell’incoronazione di una immagine miracolosa della Vergine venerata nel santuario di Maria Plain a Salisburgo. Verranno eseguite musiche, oltre che di Salieri e Mozart, anche di Haydn. In scena Alina Tabolina soprano, Marianna Acito mezzosoprano, Bao Chengai tenore, Nicola Ciancio basso-baritono, Elia Macrì direttore.

Quarto e ultimo appuntamento di questa prima parte di cartellone, prettamente estiva, sarà il concerto di venerdì 11 luglio sempre alle 20.45, con il prestigioso coro statunitense Portland Phoenix Chamber Choir diretto da Justin Smith. Verranno proposte musiche di Monteverdi, Di Lasso, Aleotti, Philips, Esmail, Messiaen e Bruckner. L’evento nasce dalla collaborazione con l’Associazione Corale Seghizzi di Gorizia, promotore dell’omonimo Concorso Internazionale, la cui direzione artistica ha individuato per il concerto pordenonese questa formazione corale, in virtù proprio dell’affascinante programma che dal Rinascimento balza agli ultimi due secolo di storia, con alcune pagine significative del Romanticismo e del secondo Novecento, il cui tema sotteso è la Fede nelle sue diverse espressioni, pacate, ferventi, oranti, tragiche ed esultanti.
Dopo questa anteprima estiva, il Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone ritornerà come di consueto in autunno, dal 19 ottobre al 16 novembre 2025, con sette concerti in Duomo Concattedrale San Marco a Pordenone cui si aggiungono altri 6 concerti ospitati a Pordenone, Udine, Portogruaro, Maniago e Cordenons. Il cartellone musicale sarà completato da tre conferenze di approfondimento e sarà anticipato e corredato da tre mostre di arte contemporanea a Cordenons, San Vito al Tagliamento e Sesto al Reghena, che si apriranno rispettivamente il 6 e 20 settembre, e il 29 novembre 2025. Spicca, proprio in sede di inaugurazione del cartellone autunnale, il debutto, domenica 19 ottobre con “Giullari di Dio”, che porterà in scena a Pordenone il noto Ensemble Micrologus, gruppo vocale-strumentale italiano specializzato nell’esecuzione di musiche medievali che da quattro decenni si è imposto sulla scena internazionale, artefice anche della colonna sonora del film Premio Oscar “Mediterraneo”, di Gabriele Salvatores.
Il Festival, promosso da Presenza e Cultura in collaborazione con Centro Iniziative Culturali Pordenone, si avvale del contributo del Ministero della Cultura, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone e della Fondazione Friuli, con il sostegno di Bcc Pordenonese e Monsile Partners di progetto sono inoltre ItaliaFestival, FestivalFinder, Festival Mediterraneo di Musica Sacra, la Diocesi di Concordia-Pordenone, la Parrocchia di San Marco Evangelista, Coro Fvg, AltoLivenza Festival, Piccolo Opera Festival, Teatro Verdi di Trieste, Associazione Corale Goriziana Seghizzi, Musica Sacra Geistliche Musik, Univerza v Ljubljani Akademija za glasbo, Ute Pordenone, Teatro Verdi di Maniago, Comune di Cordenons, Media Naonis, Liceo artistico Galvani, Comune di San Vito al Tagliamento, Comune di Sesto al Reghena, Istituto Vescovile Guglielmo Marconi, Casa dello Studente Antonio Zanussi Pordenone, con sponsor tecnico Hotel Santin, Abruzzese-Pizzeria Ristorante e MPMusica Pordenone.