INCONTRI ASOLANI
XLVI Festival Internazionale di Musica da Camera 2024
Dedicato a Teodora Campagnaro
Asolo – Chiesa di San Gottardo/Teatro Duse
30 agosto al 13 settembre
I violoncelli del Mozarteum arrivano ad Asolo venerdì 30 agosto, in Chiesa di San Gottardo
Da Salisburgo ad Asolo ci sono quasi 500 chilometri. Ma le distanze si accorciano se parliamo di musica.
Ad inaugurare ad Asolo venerdì 30 agosto, in Chiesa di San Gottardo, alle 21 il 46esimo Festival Internazionale di musica da camera ‘Incontri Asolani’ promosso da Asolo Musica – Veneto Musica, sarà un ensemble di violoncelli dell’Università musicale di Salisburgo per dare voce alla memoria; il suono dello strumento che più si avvicina alla voce umana per ricordare la voce, il sorriso, la grinta e la grazia di una violoncellista, Teodora Campagnaro, che ha incantato e formato, ispirato e trascinato nella gioia della musica tanto pubblico, tanti allievi, tanti amici.
E il programma che un fuoriclasse come Giovanni Gnocchi (in copertina) – che fu brevemente suo allievo e poi anche suo compagno di leggio ha impaginato per l’occasione, sarà soprattutto un viaggio attorno al mondo sulle quattro corde di questo strumento ad arco che è il più somigliante ai timbri della vocalità umana.
Tanti gli autori del periodo barocco che vengono proposti nella prima parte del concerto declinato ad un umore riflessivo e ‘lacrimoso’. Si inizia infatti con una lamentazione, una forma musicale che esprime dolore, dispiacere o lutto, dal titolo ‘Fuerunt mihi lachrimae’ del compositore inglese Alfonso Ferrabosco, detto ‘il giovane’. Gambista, figlio illegittimo di Ferrabosco Senior bolognese, nato a Greenwich e divenuto insegnante di musica del Principe Enrico. Di dolore in dolore, si giunge alla ‘Tribulationem et dolorem’ del 1603, diciassettesimo morceau dal primo Libro delle ‘Sacrae Cantiones’ a 5 voci, capolavoro del grande autore nato a Venosa nel 1566.
E dopo Carlo Gesualdo il consort di violoncelli intona ‘Lachrimae Antiquae’, di John Dowland, dalla raccolta ‘Lachrimae’ edita a Londra nel 1604.
Con un salto temporale di quattro secoli, ascolteremo Agnus Dei di Krzysztof Penderecki, tratto dal suo Requiem Polacco e che l’autore stesso ha trascritto per 8 violoncelli dopo la morte di Mstislav Rostropovich, suo amico e stretto collaboratore che fu anche il direttore della prima del Requiem stesso nel 1984. Si tratta dell’unico episodio corale della poderosa partitura per soli, coro e orchestra le cui 17 parti sono dedicate ad altrettanti eroi della storia polacca. E che, come le precedenti, riprende dunque la pratica di affidare alla voce del violoncello un originale per voci umane per sublimare – oggi come ieri – il dolore attraverso la musica.
Ma questa serata dedicate a Teodora non può essere solamente dominata dalla malinconia per la sua assenza, così ecco che il programma vira nei toni e nei colori per celebrarne la sua energia che dopo vent’anni ci accompagna ancora. E affiora così il giocoso e un tantino magniloquente Allegro moltodalla Sonata K 381 per pianoforte a 4 mani composta da un Wolfgang Amadeus Mozart sedicenne per eseguirla con la sorella Nannerl, che pare conservasse gelosamente il manoscritto di questa pagina ricca e briosa.
Con lo stesso spirito salottiero e sempre per pianoforte a 4 mani, Franz Schubert scrisse le Tre Marce Militari, D733, tra le quali la prima è divenuta una delle sue opere strumentali più celebri. Dotata di quella elegante e delicata raffinatezza tipicamente schubertiana questa marcia tambureggiante e melodiosa ha fatto breccia nella danza, nella letteratura e nel cinema e ha ispirato citazioni in tanta altra musica, incluse le trascrizioni per ensemble più o meno ampi di violoncelli.
Ancora Mozart, a seguire, ma declinato in jazz, con la ‘Marcia alla Turca’, un brano a dir poco iconico che ha avuto la sorte di diventare addirittura più famoso della Sonata per pianoforte, la K.331 numero 11 in la maggiore, da cui è tratto. E’ il Rondò del terzo movimento che è riletto nella partitura di un pianista che turco lo è veramente, Fazil Say, nato ad Ankara nel 1970 e non nuovo alle commistioni. Interessante dunque ascoltare questa versione che non è pianistica, ma riscritta per 8 violoncelli. Saranno infine le sonorità più ballabili e scanzonate (anche se un po’ malinconiche) ad essere suonate dal’ensemble dei celli del Mozarteum con la intima Milonga en la di Astor Piazzolla, per passare al Brasile di Edmundo Villani-Côrtes,con il movimento conclusivo, Baião! dalle ‘Miniatures Brasileiras’. E si resta in Brasile con la Bossa Nova Philarmonica del compositore tedesco Wilhelm Kaiser-Lindenmann, per poi concludere idealmente a Cuba con il Mambo! dello stesso autore. Due brani composti per 6 violoncelli dall’autore di molte opere e arrangiamenti per I 12 violoncelli dei Berliner Philharmoniker, l’ensemble di violoncellisti per antonomasia.
Asolo Musica ringrazia per il fondamentale sostegno il BELLUSSI Valdobbiadene, CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia e Caffè Hausbrandt.
Profili
GIOVANNI GNOCCHI & I VIOLONCELLI DEL MOZARTEUM
I violoncelli del Mozarteum è un gruppo di giovani ma già affermati musicisti, studenti della prestigiosa università di Salisburgo, guidati e diretti da Giovanni Gnocchi, ispirato dal modello di Sándor Végh con la sua Camerata Salzburg.
In questi anni si sono resi protagonisti individualmente nei maggiori concorsi internazionali di tutta Europa e Stati Uniti, con orchestre di profilo internazionale e suonando accanto a celebri solisti. Come gruppo di violoncelli hanno tenuto concerti importanti in Austria ed Italia, esibendosi al Mozarteum di Salisburgo, al Festival “Trame Sonore” di Mantova, a “SpazioNovecento” di Cremona, riscuotendo un successo unanime e travolgente, e proponendo sempre un repertorio unico, che unisce a raffinate rarità alcune delle pagine più popolari del Wiener Klassik e delle più celebri colonne sonore di film hollywoodiani. Concerti con musiche di Monteverdi, Gesualdo e John Dowland accostate a pagine di Pierre Boulez, Krzysztof Penderecki e Sofia Gubajdulina, per finire con evergreen di Morricone, Hans Zimmer o Carlos Gardel. I violoncelli del Mozarteum si rendono protagonisti anche di concerti che sfruttano in palcoscenico in maniera coreografica e spazialmente originale, instaurando con il pubblico un dialogo diretto, ironico e coinvolgente.
Valerie Fritz Austriaca del Tirolo, ha vinto il 1° Premio al Concorso Mainardi di Salisburgo e al Berlin Prize for Young Artists, ed ha ricevuto l’Ernst von Siemens Musikstiftung Ensemble Preis e l’Award dell’Académie Jaroussky Paris. Suona regolarmente con la Camerata Salzburg e da anni ha approfondito un serio impegno nella musica contemporanea. E’ membro dell’Ensemble NAMES che l’ha portata a collaborare con compositori come Helmut Lachenmann, Georg Friedrich Haas e Thomas Larcher. Dal prossimo anno sarà protagonista della serie “Rising Stars” della European Concert Halls Organization, su presentazione della Elbphilharmonie di Hamburg.
Enrico Mignani Nato a Bologna, vincitore di audizioni, viene invitato regolarmente a suonare nelle orchestre del Teatro Comunale di Bologna, Arena di Verona, Teatro Petruzzelli di Bari e, vincitore di audizione, come concertino all’Orchestra della Toscana di Firenze. Ha suonato anche nella Camerata Salzburg. Diplomato a Lugano con Enrico Dindo, solista in Libano all’Al Bustan Festival diretto da Paolo Olmi, e con “Am Rande des Abgrunds” di Sofija Gubajdulina in concerti al Mozarteum di Salisburgo, “Trame Sonore” di Mantova e per SpazioNovecento a Cremona.
Leonardo Notarangelo Nato a Roma, suona regolarmente con LaFil di Milano, l’Orchestra Haydn di Bolzano, Camerata Ducale di Vercelli. Recentemente 2° idoneo per violoncello di fila per l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, e 3° idoneo come concertino all’ORT-Orchestra della Toscana. Nel 2023 ha vinto la borsa di studio (unico strumentista premiato in tutti gli archi) come accademista nell’Orchestra da Camera di Mantova con cui suona anche in formazioni cameristiche. 1° Premio e premio miglior violoncellista 2022 al “Premio Crescendo” di Firenze.
Giacomo Furlanetto Nato a Padova, ha studiato per moltissimi anni al Conservatorio di Rovigo con Luca Simoncini e vinto numerosissimi premi in concorsi in Italia. Già giovanissimo si è esibito in concerti in tutta Italia, numerose volte come solista con molte orchestre tra le quali l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, l’Orchestra Maderna di Forlì, I Musici di Parma, suonando più volte le Variazioni Rococó di Tchaikovsky, il Concerto in do di Haydn e anche Vivaldi, Paganini e Sollima assieme a Massimo Polidori.
Douwe Eisses Olandese di Delft, ha studiato al Conservatorio di L’Aia in Olanda con Matthijs Broersma e vinto il 2° Premio al Britten Cello Competition. 1° Violoncello della Youth Orchestra Netherlands, si é già esibito come solista in importanti sale come il Concertgebouw di Amsterdam. Nel 2024 ha vinto il 1° Premio Competition for Young Musicians in Ljubljana, risultando anche “Laureate” con il punteggio più alto, vincendo un Premio Speciale per la musica moderna e l’invito a suonare come solista con la Camerata Leibach.
Eva Sánchez Vegazo Catalana di Barcellona, diplomata al New England Conservatory di Boston con Lluís Claret, come 1° Violoncello dell’Orchestra Giovanile Spagnola si é esibita al Palau de la Música Catalana e in molte sale in Spagna, e con l’Orchestra dello Schleswig-Holstein Festival, sotto la direzione di Christoph Eschenbach, Ton Koopman e Michael Sanderling in molti centri della Germania tra cui la Elbphilharmonie di Amburgo. Ha studiato violoncello barocco suonando nel NEC Baroque Ensemble in Boston ed é accademista della Philharmonie Salzburg.
Ignacio Garcia Nuñez Spagnolo di Pamplona, si é esibito come solista nei concerti di Dvorak, Haydn, Saint-Saëns e Ibert con le orchestre 430 Vigo, CSMA Philharmonic, JOSS, e la Sinfonica Pablo de Sarasate. Studia anche prassi barocca con Reinhard Goebel e collabora con il Balthasar Neumann Ensemble per concerti in Germania e Francia, con la Berliner Kammerphilharmonie, Liceo de La Habana Orchestra a Taiwan e ha preso parte alManchester Music Festival negli USA. Nel 2024 ha vinto il 1° Premio al Concorso Mainardi di Salzburg.
Giovanni Gnocchi, professore al Mozarteum dal 2013, svolge attività concertistica in tutto il mondo, esibendosi come solista sotto la direzione di Gustavo Dudamel, Umberto Benedetti Michelangeli, Alexander Lonquich, Alexander Shelley, in contesti come l’Arts Festival di Hong Kong, BeethovenFest di Bonn, Wiener Konzerthaus, Liederhalle di Stuttgart, la Mozart Woche di Salzburg, Esplanade di Singapore, con la Camerata Salzburg, Orchestra da Camera di Mantova, Zagreb Philharmonic Orchestra, Filarmonica della Fenice di Venezia, Orquesta Filarmónica de Jalisco, Lugano Festival Orchestra. Protagonista in concerti da camera con Mischa Maisky, Martha Argerich, Leonidas Kavakos, Mario Brunello, i membri del Quartetto Hagen, Andrea Lucchesini, Ilya Gringolts, Elizabeth Leonskaja, Alena Baeva, ha registrato per Deutsche Grammophone e a breve usciranno l’integrale dei concerti di Haydn e un recital sullo Stradivari 1710 “Stauffer” di Cremona.
Calendario e Programma
CHIESA DI SAN GOTTARDO –– Teatro Duse
Tutti i concerti iniziano alle 21.00
Venerdì 30 agosto 2024, ore 21
I VIOLONCELLI DEL MOZARTEUM
Valerie Fritz (Austria) – Eva Sánchez-Vegazo (Spagna) – Douwe Eisses (Olanda) –
Giacomo Furlanetto (Italia) – Ignacio García Núñez (Spagna)
Enrico Mignani (Italia) – Leonardo Notarangelo (Italia)
Giovanni Gnocchi, violoncello e direzione
Musiche di Ferrabosco, Gesualdo da Venosa, Dowland, Penderecki, Mozart, Schubert,
Seidelmann, Piazzolla
Per informazioni
Asolo Musica – Associazione Amici della Musica +39 0423 950150
info@asolomusica.com – www.asolomusica.com