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Cittadinanzattiva Treviso: un convegno per la restituzione di un’indagine veneta sui servizi di cura e la qualità di vita degli anziani

DiRedazione

Ott 29, 2023

“QUALE VITA? VOLONTARIATO E SERVIZI PER IL BENESSERE E LA QUALITÀ DI VITA DEGLI ANZIANI”

Lunedì pomeriggio 30 ottobre alle ore 16 nell’aula magna dell’ospedale San Bassiano di Bassano (VI), saranno presentati i risultati dell’indagine veneta, svolta grazie al coinvolgimento di 28 organizzazioni locali che si occupano di terza età. Capofila di progetto è stata Cittadinanzattiva Veneto; coinvolta attivamente anche la rete di volontari di Cittadinanzattiva Treviso. 

“Quale vita? Volontariato e servizi per il benessere e la qualità della vita degli anziani” è un progetto finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (ai sensi del DGR 277 del 22 marzo 2022). Il progetto è stato fortemente voluto da Cittadinanzattiva regionale Veneto, soggetto capofila, e ha visto la partecipazione di una rete di ben 28 organizzazioni delle province di Treviso, Vicenza, Venezia e Padova, che operano a vario titolo nei servizi di cura alle persone anziane. Obiettivo principale di progetto era rilevare i bisogni e la qualità dei servizi rivolti all’anziano nei suoi abituali “luoghi di vita”. La sfida è stata quella di farlo ascoltando direttamente la voce delle persone interessate, gli anziani, grazie all’ausilio di volontari, preventivamente formati per svolgere l’attività di ascolto e indagine. Tutti gli anziani sono stati interpellati sul loro quotidiano, mentre gli altri su quanto sapevano per vissuto personale o tramite la narrazione di conoscenti. Tutto questo è stato utile per conoscere e fotografare concretamente la realtà. “Il successo ottenuto dal confronto di idee e suggerimenti – spiegano da Cittadinanzattiva Veneto – sarà quello di migliorare, sia la qualità dell’accudimento sia i valori della sussidiarietà sociale territoriale. A conclusione del progetto è stato redatto un vademecum che declina le domande e le esigenze delle persone da accudire e delle loro famiglie. Informazioni che stimoleranno azioni e interventi, autonomi nella loro organizzazione, ma finalizzati alla domanda, da parte del mondo del volontariato e dell’economia sociale, oggi fortemente presenti e attivi in quest’area”. Tutto questo verrà presentato in un incontro finale, lunedì 30 ottobre 2023, alle ore 16 nell’aula magna dell’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa (VI). Interverranno Lorenzo Signori, segretario regionale di Cittadinanzattiva Veneto; Francesco Rocco, presidente di Cittadinanzattiva Treviso e dell’associazione “La Rete di Malachia”, con il compito di richiamare il valore della Rete, inteso come valore nuovo e positivo del progetto. Chiara Manfrin, coordinatrice operativa del progetto, che presenterà non solo i risultati dell’indagine, ma anche i “prodotti” concreti del percorso progettuale, illustrando le eventuali applicazioni e prospettive di sviluppo. Infine, Valentina Zocca darà una lettura, esponendo il modello dello storytelling, opportuna per capire al di là dei numeri e degli strumenti realizzati, cosa è possibile fare in futuro con l’impegno di tutti. “L’obiettivo è sempre usare le informazioni raccolte per rispondere con sempre maggiore efficienza alla domanda di qualità dei servizi agli anziani. Valorizzare è importante per dare, a chi offre il proprio contributo, il giusto riconoscimento. Stiamo parlando dei contributi sia di persone che professionalmente fanno questo, con dedizione e passione umana, sia degli accuditi che ci hanno raccontato le loro storie e manifestato i loro desideri”. Durante l’incontro sono previste anche testimonianze di buone prassi esistenti nel territorio veneto, di integrazione fra il volontariato e il mondo dei servizi agli anziani. Idee e suggerimenti per una collaborazione proficua e valorizzante, tra varie forme di volontariato accudenti e il mondo dei servizi, per aumentare la qualità di degli anziani e il riconoscimento di chi si occupa, a vario titolo di assistere. Concluderà i lavori l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin. Cosa ci racconta l’indagine sugli anziani veneti Oggi la domanda di accudimento, sia nelle strutture a ciò preposte che quella territoriale, è molta e le risposte date sono sempre e comunque sottodimensionate rispetto al bisogno. Di conseguenza, si impongono risposte adeguate e finalizzate a tale domanda, che possono anche essere inferiori ai bisogni, ma devono essere coerenti con essi. Le risultanze dell’indagine realizzata presso le 12 RSA residenze sanitarie assistite della rete, in sintesi, fanno emergere un quadro che nonostante le difficoltà e le restrizioni vissute dal settore dall’arrivo del Covid-19, è di generale soddisfazione dell’anziano rispetto al servizio di cui usufruisce; sono interessanti tuttavia gli spunti di miglioramento raccolti, direttamente dall’ascolto degli anziani, diretti beneficiari dei servizi, per aumentare la qualità della loro vita e il loro benessere. Oltre all’indagine con questionari e interviste agli anziani, somministrati da volontari appartenenti alla rete di partner e collaborazioni del progetto, si sono realizzate nel corso del progetto altre specifiche attività, fra cui iniziative territoriali di comunicazione, tavoli di confronto, attività di focus presso le associazioni e colloqui con professionisti del settore. Il vademecum prodotto, riassume sia il lavoro dei tavoli multistakeholder, sia i suggerimenti dei laboratori di idee realizzati per la costruzione di un modello di valutazione dei servizi di cura delle persone anziane, con l’intento di offrire spunti e suggerimenti a volontari e organizzazioni, per favorire collaborazioni sinergiche, coerenti fra di loro nel raccogliere la forza e il valore dell’impegno di associazioni del volontariato e delle altre forme di economia civile e sociale, comprese proposte per coinvolgere le famiglie e gli stessi anziani ospiti di RSA oppure con assistenza domiciliare. Tutti questi soggetti non devono essere solo fruitori o riceventi, ma possono e devono dare il loro contributo per costruire servizi di qualità. Le realtà coinvolte nel progetto Nello specifico, sono stati partner del progetto veneto “Quale vita? Volontariato e servizi per il benessere e la qualità della vita degli anziani”: Advar Fondazione onlus di Treviso, Associazione Alzheimer di Mestre-Venezia, ACRA-Associazione Centro Ricreativo Anziani di Mogliano Veneto (TV), Parkinsoniani Associati di Mestre Venezia, la “Rete di Malachia” (Odv) di Treviso, “IPLA Insieme per l’altro”, associazione del volontariato di Martellago Venezia, ANOLF Venezia-Mestre, ANOLF Belluno-Treviso. Hanno collaborato inoltre 3 Aziende socio-sanitarie: Ulss 3 Serenissima, Ulss 7 Pedemontana e Ulss 2 Marca Trevigiana; 5 Comuni: Preganziol, Roncade, Zero Branco, Venezia e Rosà; le Fondazioni Città di Roncade e Opera Immacolata Concezione onlus di Padova, la cooperativa impresa sociale Castel Monte di Montebelluna (TV); 8 RSA: Istituto Costante Gris di Mogliano Veneto (TV), IPAB Luigi Mariutto di Mirano (VE), Villa Serena Solagna (VI), il Centro Residenziale per Anziani Andrea Danielato di Cavarzere (VE), Villa Serena di Valdagno (VI); il Centro servizi anziani Pietro e Santa Scarmignan di Merlara (PD), ISACC-Istituto Servizi assistenziali Cima Colbacchini di Bassano del Grappa (VI) e La Casa Alloggio Tronchin di Mogliano Veneto (TV).

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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