SICCITA’, ANCHE NOVEMBRE SI CHIUDE CON IL SEGNO MENO
Al Cellina Meduna si analizzano i dati e si guarda al 2023
Il Presidente Colussi: “Meno pioggia rispetto al passato e ancora temperature più alte della media”
Dopo un’estate da incubo, non è stato certo il mese di novembre che si aspettavano al consorzio di bonifica Cellina Meduna. “E’ piovuto molto meno di un tradizionale periodo autunnale e spesso le temperature si sono rivelate superiori alla norma – ha spiegato al proposito il presidente Valter Colussi -. La perturbazione dell’ultima settimana ha sicuramente fatto piacere dopo un’annata di magra ma anche in questo caso non si è certo trattato dell’ondata di maltempo risolutiva. Servirebbe almeno un’altra decina di eventi di questa portata per riequilibrare parzialmente il sistema, andando ad incrementare soprattutto le falde sotterranee che continuano a trovarsi in gravissima sofferenza”. Snocciolando i dati aggiornati fornitigli dal direttore Massimiliano Zanet, Colussi spiega che “pochi giorni fa sulla Destra Tagliamento è caduta una media di 50 millimetri”. “In montagna abbiamo rivisto un po’ di neve ma il forte vento che ne è seguito ha subito asciugato i terreni – ha puntualizzato dalla sede di Pordenone del consorzio -. Abbiamo ancora qualche mese davanti prima della partenza della stagione irrigua e tutto può succedere. Non disperiamo ma dobbiamo allo stesso tempo essere pronti ad affrontare per la seconda volta consecutiva un’emergenza idrica analoga a quella del 2022 quando fin dall’inverno lamentavamo criticità di accumulo, in particolare sull’asta del Meduno”. Tra l’altro, in Val Tramontina i laghi continuano ad essere vuoti: in questo caso però si sta attuando un piano contro le esondazioni in pianura che viene applicato ogni anno da metà settembre al 30 novembre. Insomma, al Cm si guarda con una certa apprensione agli inizi del 2023 e si continua a sperare in una radicale svolta meteo. Con la sicurezza che la pioggia di metà settimana non ha avuto alcun carattere di eccezionalità se rapportata ad esempio alla tempesta Vaia quando a Barcis si registrarono 750 millimetri di acqua in meno di 48 ore.