3° CONVEGNO INTERNAZIONALE
SONO ADULTO
DISABILITÀ DIRITTO ALLA SCELTA E PROGETTO DI VITA
Online, 21 e 22 maggio 2021
A vent’anni dall’approvazione da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dell’ICF – International Classification of Fuctioning Disability and Health – e a quindici dalla Convenzione ONU del 2006, si sta affermando sempre più una concezione di disabilità che va oltre il deficit: una concezione che vede cioè la disabilità come una condizione di salute all’interno di un ambiente, non solo fisico, sfavorevole. Si tratta dell’affermazione di un nuovo paradigma in cui la persona con disabilità viene riconosciuta in quanto cittadino, con tutti i diritti che lo status di cittadino comporta. Questo non significa ovviamente negare la disabilità – che equivarrebbe a negare anche i bisogni di assistenza e tutela – ma salvaguardare una visione capacitante e non solo assistenzialistica.
Anche se non siamo ancora arrivati alla piena affermazione di questo tipo di approccio, sicuramente sono stati fatti grandissimi passi avanti rispetto al riconoscimento dell’importanza di vedere la disabilità in tutti i molteplici aspetti che la compongono, e andando oltre l’idea delle persone con disabilità come destinatari di cure, assistenza e protezione da parte della società. Il Convegno Sono Adulto vuole fare quindi un passaggio in questo senso, superando la rappresentazione che porta a considerare le persone con disabilità come degli “eterni ragazzi”, e promuovendo e valorizzando invece il loro riconoscimento come persone con diritti e doveri, che possono vivere una vita autonoma e indipendente.
Le due giornate del Convegno Sono Adulto, 21 e 22 maggio 2021, si concentreranno quindi su molteplici temi: la pianificazione di progetti di vita indipendente; l’equilibrio tra protezione e supporto della libertà di scelta; le sfide che è necessario affrontare per la promozione di una piena cittadinanza e inclusione; il valore e l’utilità della self advocacy e gli strumenti di aiuto alla partecipazione; il diritto all’affettività e alla sessualità e la promozione di buone prassi educative in questo contesto. Verrà inoltre posta attenzione a come l’emergenza Covid-19 abbia portato a ripensare alcune attività e al rischio di isolamento delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Così Andrea Canevaro, professore emerito all’Università di Bologna, sullo sviluppo dell’autonomia e dell’indipendenza delle persone con disabilità “La parola «accompagnare» non avrebbe senso se non ci fossero dei luoghi da cui partire e dove sperare di arrivare. E in questo cammino, l’educatore – la figura deputata ad accompagnare la persona con disabilità nello sviluppo del proprio progetto di vita – ha un ruolo complesso: non è facile stabilire quando l’aiuto diventa sostituirsi all’altro e, quindi, impedimento al suo sviluppo“.
Così Iacopo Melio, giornalista, scrittore, politico e attivista per i diritti umani e civili italiano presente al Convegno con l’intervento “Disabilità e cittadinanza: fabbricare parole per attivare un cambiamento sociale”: Questo convegno abbatte uno stereotipo: le persone disabili sono persone, e così le dobbiamo trattare per abbattere barriere che non sono solo architettoniche, ma anche sociali e culturali. Pensiamo ad esempio al Ministro della Disabilità e della Famiglia: si è arrivati a mettere le persone con disabilità in uno stesso recinto, in una stessa categoria, invece di responsabilizzare tutti gli altri ministri a fare il loro lavoro in maniera inclusiva.
Il Convegno è frutto del lavoro di un gruppo di esperti coordinato dalla Ricerca & Sviluppo Erickson: Andrea Canevaro (Università di Bologna), Patrizia Ceccarani (Lega del Filo d’Oro), Fabio Comunello (Fattoria sociale Conca d’Oro), Anna Contardi (AIPD), Fabio Ferrucci (Università del Molise), Fabio Folgheraiter (Università Cattolica di Milano), Diego Giacometti (ATSM), Dario Ianes (Libera Università di Bolzano), Cecilia Marchisio (Università di Torino), Giovanni Merlo (LEDHA e FISH), Maria Turati (Università Cattolica di Milano).