Top 5
- Nico Hulkenberg : È tornato Nico e lo si vede fin dal venerdì, dove sorprendentemente mette la sua monoposto in seconda fila. È incolpevole spettatore dell’incidente del primo giro durante la sprint race, e le accuse che gli vengono mosse dal team McLaren sono francamente esagerate, visto che per sua sfortuna si trova in mezzo a un sandwich che non può controllare. Tuttavia, Nico non si abbatte e, nel corso delle qualifiche, piazza la sua monoposto, comunque poco competitiva, poco fuori dal Q3. È però in gara che, come al solito, tira fuori il meglio di sé, riuscendo a portare la Sauber in piena zona punti con un’ottima e solida ottava posizione, che gli garantisce un buon quantitativo di punti per poter battagliare per la classifica costruttori , voto 7.5
- Charles Leclerc : Il giovane pilota monegasco mette tutto il suo talento e il suo cuore per ottenere il suo settimo podio stagionale con una macchina che continua ad essere indecifrabile e difficile da guidare. Prima della sprint race di sabato sembrava impossibile arrivare addirittura oltre il quinto posto, ma l’alfiere del cavallino rampante decide di battagliare fino alla fine per ottenere un ottimo risultato. Porta a scuola di difesa Lando Norris, che per ben 20 giri all’inizio e altrettanti verso la fine non riesce a inseguire Leclerc più di tanto, pur avendo una mescola di vantaggio e una macchina nettamente più competitiva. Chiude sul gradino più basso del podio, ma la soddisfazione è grande per aver guidato in maniera impeccabile in questo weekend, con l’auspicio di vederlo presto battagliare anche insieme al suo grande amico Verstappen, ogni volta gioioso quando condivide il podio con lui, voto 8.5
- Max Verstappen : Quello che sta facendo Max è qualcosa di incredibile, che di sicuro lo certifica tra i migliori piloti della storia di questo sport. In sole sei gare è riuscito a ridurre il gap dai contendenti al titolo di ben 60 punti, grazie a una serie di prestazioni dominanti e straordinarie. Massimizza lo sfortunato incidente tra i due piloti McLaren per iniziare la sua lenta risalita già a partire dalla sprint race, dove aveva dimostrato di avere una grande voglia di dominare già dalle qualifiche in cui era riuscito a fare un tempo veramente competitivo, strappando la pole. Non contento del risultato ottenuto poche ore prima, decide di imporsi in qualifica pur non effettuando il secondo canonico giro nel corso del Q3. La gara è perfetta, viene gestita dall’inizio alla fine senza nessuna sbavatura, portandolo così ancora più vicino ai due piloti McLaren., voto 9,5
- Lando Norris : Sfortunata vittima dell’incidente in curva 1. Lando non si abbatte ed anzi, in parte, scagiona anche il suo compagno di squadra in una dinamica ancora oggi difficile da comprendere per i tifosi, che avrebbero voluto una battaglia più serrata tra i due contendenti al titolo. Si fa scippare la pole position da Max Verstappen, ma non per questo si lascia intimorire: nel corso del primo giro cerca in tutti i modi di attaccare l’avversario Red Bull, ma non facendo i conti con l’arrivo della rossa di Leclerc, con cui fa molta difficoltà per tutta la gara. Tuttavia, alla lunga, riesce a far prevalere la sua competitività, portandosi così sul secondo gradino del podio e avvicinandosi piano piano ancora di più alla vetta della classifica, complice anche il bruttissimo risultato del suo rivale al titolo, nonché compagno di squadra Piastri, voto, 7
- Yuki Tsunoda : Weekend molto positivo per il pilota giapponese, che è in cerca di conferme per rimanere in griglia il prossimo anno. Dopo aver recuperato ben 7 posizioni rispetto a quella di partenza nel corso della sprint race, fortunato a sfruttare il caos generato post incidente in curva 1, il pilota nipponico è molto bravo a recuperare anche nel corso della domenica, dove, grazie a un’ottima strategia e a una guida aggressiva ma precisa, riesce a recuperare ben 6 posizioni rispetto a quella di partenza, portandosi così al settimo posto. Non è ancora un risultato ottimale per un pilota il cui compagno di squadra vince le gare, ma è comunque un’ottima prova per dimostrare che il feeling con la macchina sta piano piano entrando nelle sue corde, voto 6,5
Flop 5
- Oscar Piastri : La teoria dell’Iceman sta piano piano sciogliendosi come ghiaccio al sole. Con l’aumentare della pressione per il titolo e il ridursi del numero di gare, il pilota australiano sembra aver perso concentrazione e focus, elementi che prima lo rendevano l’indiziato principale alla vittoria del mondiale e che ora invece sembrano totalmente scomparsi. Per tutto il weekend si trova dietro al suo compagno di squadra, e questo probabilmente lo mette ancora più sotto pressione, inducendolo a un errore nel corso del primo giro in curva 1 della sprint race, compromettendo non solo la sua gara, ma anche in parte la sua classifica. Non riesce a migliorare il brutto risultato delle qualifiche poche ore dopo, dove chiude solamente in sesta posizione, con team nettamente meno competitivi davanti a lui. Nel corso della gara non sembra avere il passo per andare a prendere i suoi avversari, guadagnando solamente una posizione rispetto a quella di partenza ai danni di George Russell. Il suo gap si è ridotto notevolmente da Verstappen e pian piano anche da Norris. Deve iniziare a concentrarsi se vuole provare a ottenere il suo primo titolo mondiale, altrimenti rischia di essere ricordato come uno dei piloti che ha lasciato sfuggire un vantaggio ampio, voto 4,5
- Gabriel Bortoleto: Weekend difficile per il pilota brasiliano che, dopo aver ottenuto solamente l’undicesima posizione nella sprint di sabato — complice anche l’incidente in curva 1 che gli aveva permesso di risalire ben nove posizioni — non riesce mai a entrare in ritmo sul circuito americano, chiudendo solamente in sedicesima posizione nelle qualifiche e addirittura con due posizioni di ritardo rispetto a quella di partenza nella gara domenicale. Risultato negativo se rapportato invece all’ottima prestazione del suo compagno di squadra, che con la stessa macchina ha chiuso in ottava posizione , voto 5
- Carlos Sainz : ll voto in realtà è una media tra l’ottima prestazione del sabato, dove merita un 8 pieno per la capacità di tenere dietro la Ferrari di Hamilton e per aver condotto complessivamente una gara attenta e interessante, e il disastro combinato nella giornata di gara, dove, per un errore di valutazione e una staccata probabilmente esagerata, colpisce Antonelli compromettendo la sua gara e quella del pilota italiano, costringendosi al ritiro. Nel complesso, comunque, un buon weekend per il pilota spagnolo, che però deve rimanere più concentrato in determinate fasi di gara, voto 5.5
- Alpine : Sembrano essere incapaci ormai di ottenere prestazioni convincenti, sebbene Gasly e Colapinto provino in tutti i modi a rivitalizzare una squadra che appare allo sbando. I due piloti, entrambi in grado di potersi qualificare in Q2 — già un buon risultato per il team francese — non riescono però a mantenere alto il livello della prestazione nel corso della domenica, dovendosi accontentare solamente di un quindicesimo e diciassettesimo posto, frutto di una monoposto per nulla competitiva tra le curve del circuito americano, voto 4.5
- Isac Hadjar : Ancora una prestazione opaca da parte del pilota francese, che dopo gli ottimi exploit dei GP d’Olanda e Italia sembra aver perso un po’ la mano. Conclude la sprint solamente in dodicesima posizione, le qualifiche con un incidente a muro e la gara in sedicesima posizione, risultando leggermente indietro rispetto al suo compagno di squadra. Essendo tra i principali candidati a sedersi accanto a Max Verstappen nel prossimo anno, deve ritrovare quella forma e quel talento che aveva dimostrato nelle gare precedenti, se vuole imporsi in un team dove la permanenza appare complicata, voto 5
Sintesi
Dopo due settimane di pausa, torna la Formula 1, che lo fa sul circuito americano di Austin, in Texas, pronto a dare inizio a un periodo sul continente Nord e Sudamericano molto importante, visto che Max Verstappen ha riaperto la partita del titolo mondiale. Il pilota olandese, infatti, si approccia al weekend di gara, cosciente di poter ancora lottare per il titolo, complice una non competitività dimostrata dai due alfieri McLaren, non in grado di sfruttare appieno il grande potenziale donatogli dal loro team. Le aspettative, quindi, sono alte per i tre piloti di testa.
Subito dietro di loro, tuttavia, c’è un’altra lotta: quella per il secondo posto costruttori, conteso a tre squadre, la Ferrari, la Red Bull e la Mercedes, apparsa veramente molto in forma dalla pausa estiva in poi. La rossa, che, ricordiamo, ha fermato gli aggiornamenti quasi fin da subito per potersi concentrare sul 2026, vuole cercare di ottimizzare al meglio le possibilità della SF25. Seppur l’ambiente sembri molto negativo, così come le voci che circolano intorno ai piloti, al team principal e al team tutto. Si tratta di un weekend sprint, e perciò il format è diverso e si apre con una sola prova libera, per poi passare subito alle qualifiche sprint, dove ad imporsi è ancora una volta Max Verstappen, con un gap veramente ridotto sull’inglese Norris e sull’australiano Piastri, che completano prima e seconda fila insieme a un sorprendente Nico Hulkenberg, che riesce a piazzare la sua Sauber in quarta posizione.
Quello che succede però nella sprint, sicuramente accende fin da subito vari dibattiti, ma soprattutto la lotta al titolo, visto che Piastri, nel tentare un incrocio in curva 1, viene colpito da Hulkenberg e, rimbalzando, colpisce a sua volta Norris, costringendo entrambi i piloti papaya al ritiro. Max si trova così al primo jolly del weekend, seppur reso difficile da un’ostinata resistenza dimostrata da Russell, tentato più che mai di disturbare la risalita del pilota olandese. Il britannico, infatti, tenta fino all’ultimo di strappare il primo posto al numero 1 al mondo, ma, nonostante un tentativo quasi suicida in curva 12, si deve arrendere allo strapotere del pilota olandese, accontentandosi così del secondo posto, subito dietro a Max. Completa il podio un ottimo Carlos Sainz, che per larghi tratti di gara riesce a mantenere dietro la monoposto del suo ex-team guidata da Lewis Hamilton, comunque soddisfatto della prova della sua SF25.
Le qualifiche, quindi, diventano ancora più cruciali ed interessanti, visto che Max arriva ultimamente ridotto in distacco dai due piloti McLaren. Le qualifiche si concentrano quasi tutte nel Q3, seppur si assistano a qualche risultato interessante da parte del fondo classifica, visto che le due Alpine, solitamente molto spente nelle qualifiche, riescono a entrare fino al Q2. Il Q3, però, impone ancora una volta il pilota olandese, che strappa la pole position, nonostante riesca ad effettuare un solo giro. Subito dietro Lando Norris, che beffa per soli sei millesimi un ottimo Leclerc, in grado di offrire una prestazione tutta cuore e talento. Solo sesto, invece, l’altro contendente al titolo, Oscar Piastri, che, provato probabilmente dall’incidente della mattina, non riesce a trovare il feeling giusto con la sua monoposto, e perciò deve guardare i suoi due rivali scattare dalla prima casella, mentre lui occupa solamente la terza fila.
La domenica di gara è quindi ricca di aspettative, e vede un ottimo Max Verstappen partire aggressivo nel corso del primo giro, assieme al suo amico Leclerc che beffa Lando Norris in curva 1 grazie a un’ottima manovra mantenendo quella posizione per 20 giri, seppur con una mescola molto più leggera e usurata rispetto a quella de rivale. Dietro di loro c’è Hamilton, molto competitivo, in grado di passare velocemente il suo ex compagno Russell, per cercare di prendersi quel podio tanto ambito con la rossa.
Male in partenza Russell, che si lascia sfuggire sia Hamilton sia Piastri, il quale però non riesce mai a trovare la prestazione per andare oltre le due rosse e attaccare i suoi due rivali al titolo. Nel centro gruppo, molto buona la prestazione di Tsunoda, in grado di recuperare ben sei posizioni, così come quella di Hulkenberg, entrambi grazie a una buona strategia da parte del loro team e, soprattutto, a un’ottima gestione degli stint nel corso della gara, ricche di sorpassi e tattica. Molto buona anche la gara del giovane Bearman, autore di una serie di attacchi molto interessanti, che sicuramente avranno acceso diverse antenne all’interno della casa madre, ovvero quella Ferrari. Sfortunato Antonelli, che invece, nel corso dell’ottavo giro, viene centrato in pieno da Carlos Sainz, autore di una manovra forse eccessivamente aggressiva, che lo porta a colpire il giovane italiano di casa Mercedes, rovinandogli così la gara e costringendolo al ritiro, nonostante l’ottima prova del sabato sprint. Dopo il primo pit-stop, Leclerc si ritrova ancora una volta davanti a Norris, sfortunato nel box, dove accumula qualche secondo di ritardo a causa di un errore tecnico, e quindi è costretto nuovamente a dover superare il monegasco su pista, a sua volta pronto a non rendergli la vita facile pur di ottenere il secondo posto. Nel frattempo, l’olandese numero 1 al mondo compie la sua gara in totale tranquillità, guidandola dall’inizio alla fine senza nessun errore e senza sbavature, portando così a casa per un’altra vittoria, che gli permette di accorciare a 40 punti di distacco dal leader del mondiale, impensabile solo sei gare fa se si pensa che il distacco era di ben 104 punti. Il mondiale è così ufficialmente riaperto, poiché Norris alla fine riesce a superare Leclerc , accorciando anche a lui a sua volta sul rivale , accendendo così la lotta già a partire dal prossimo Gp di Città del Messico.
