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Formula 1: il PaggellONE di SUZUKA 2025

DiF1 addicted

Apr 6, 2025

Top 5

  • Kimi Antonelli : Guida da leader per il giovane pilota italiano, cosa che per alcuni giri è realtà visto che conduce per circa 7 giri la gara , diventando così il più giovane pilota della storia ad essere leader della gara. Ad impressionare è la maturità con cui apprende una pista a lui sconosciuta e pian piano tramuti questa sua conoscenza in punto di forza nelle diverse sessioni. Ottima soprattutto la gestione delle gomme , visto che con uno stint medio riesce addirittura a compiere ben 31 giri , circa 6/7 in più rispetto alla finestra prevista dalla Pirelli , voto 8
  • Isack Hadjar : In un weekend in cui tutti si aspettavano un moto d’orgoglio da parte di Tsunoda o di Lawson, a prendersi la scena è il giovane rookie francese. Il numero 6 della griglia si rende autore di una prova sostanziosa e caratterialmente forte che gli frutta un ottimo ottavo posto ed i primi punti in F1 che permettono al team di Faenza di avanzare in classifica , voto 7,5
  • Max Verstappen: non si tratta di un weekend da campioni ma da leggende della F1. Prima conquista una pole position insperata grazie ad una prestazione magistrale , considerando che la sua monoposto è probabilmente la quarta forza del campionato, ed in seguito si prende di forza la vittoria , la sua quarta di fila in Giappone, statistica mai verificata nella storia della F1. Non si perde mai d’animo nel corso della gara e dimostra anche una grande maturità nella gestione gara , come successo in occasione dello “scontro” ai box con Norris che qualche anno fa si sarebbe concluso di sicuro con un contatto tra i due , voto 9
  • Alexander Albon e Williams : Ancora una volta a punti grazie alla costanza e solidità del pilota thailandese. Tolti alcuni duri contrasti nel corso di diversi team radio tra il 23 ed il box, che forse sarebbe il caso di risolvere privatamente a fine gara, la gestione degli stint si rivela efficace e precisa, a differenza del pilota spagnolo, apparso ancora fortemente lontano dal trovare il confort con la monoposto inglese , voto, 7
  • O.Bearman : anche oggi il giovane pilota inglese dimostra di non essere in griglia per caso ma di meritarsela per capacità e talento. Mvp delle qualifiche , visto che porta la sua Haas in Q3 mentre il suo compagno di squadra si deve accontentare di una diciottesima posizione , si ripete in gara riuscendo a mantenere la posizione a discapito di monoposto ben più performanti come quella di Tsunoda, di Alonso o di Sainz , voto 7,5

Flop 5

  • L.Stroll : La sua monoposto non sarà di sicuro la migliore della griglia ma il risultato conseguito dal pilota canadese è ingiustificabile soprattutto se rapportato a quello del suo compagno di squadra che chiude a pochi passi dalla zona punti. Speriamo per lui che questa gara rappresenti un unicum visto che la stagione non era partita così male , voto 4,5
  • Ferrari: qualche leggero miglioramento c’è stato ed il quarto posto di Leclerc in parte lo testimonia seppur non si riesca a capire quanto di questo risultato sia effettivamente dovuto alla potenzialità della monoposto. Tra i tanti problemi della Rossa il dettaglio della poca efficienza della gomma media montata da Hamilton, che nella teoria avrebbe dovuto avvicinare il pilota inglese ai piloti di testa, è sicuramente un campanello d’allarme per la scuderia italiana. Urge un netto cambio di rotta se si vuole quantomeno provare a rimanere a contatto con i top team , voto 5
  • L.Lawson : doveva essere la gara del riscatto per il pilota neozelandese ed all’inizio sembrava effettivamente così visto che lo stesso era stato in grado di posizionarsi davanti a Tsunoda. La gara però ci racconta ancora una volta una storia difficile per Liam che non riesce ad andare oltre una mesta diciassettesima posizione , seppur con la giustificante di non avere la testa sgombra di pensieri e la possibilità di correre senza pressioni , voto 5
  • Piloti McLaren : può sembrare strano, visto che stiamo parlando dei leader del campionato costruttori e del leader del campionato, trovare tra i peggiori i due piloti papaya ma se consideriamo il potenziale espresso dalla monoposto nei confronti di quelle rivali, stimato in un distacco di circa 3 decimi , la facilità con cui vengono superati e trattenuti da Max non può essere giustificata. In aggiunta pare ancora troppo confusa la gerarchia in casa McLaren visto che sul finale Piastri sembrava averne decisamente di più di uno spento Norris ma per questioni di classifica non è stato lasciato andare dovendosi così accontentare del terzo posto ,voto 4.5
  • E.Ocon : Brutta prestazione da parte del pilota francese che viene surclassato amaramente dal suo compagno di squadra rookie sia in qualifica che in gara. Dopo l’ottima prestazione dimostrata a Shanghai questo non può che essere considerato un grave passo falso che deve essere messo al più presto in archivio, voto 4,5

Sintesi

Dopo una settimana di pausa dai weekend di gara della classe regina , ecco che la stessa ritorna su uno dei tracciati più storici del calendario, quello di Suzuka , a ridosso di due settimane ricche di colpi di scena e di interrogativi: la Ferrari esce con le ossa a pezzi dal weekend cinese , complice la duplice squalifica e i tanti interrogativi su una monoposto che effettivamente sembra non avere mordente mentre la Red Bull appare più confusa che mai visto il cambio in tronco effettuato tra Tsunoda e Lawson, che pare più un capriccio ed un rimando di colpa che un vero e proprio cambio tecnico. A godere dei favori del pronostico è ovviamente la McLaren, che si approccia al weekend da leader dei due campionati, subito seguita dalla Mercedes , reduce da due ottimi podi di Russell e da ottime prestazioni offerte dal rookie più costante della griglia. Sulla gara aleggia il rischio di pioggia e perciò le qualifiche appaiono più importanti che mai e lo testimonia il fatto che nel corso del Q1 i primi sei piloti sono costretti in un distacco di soli 3 decimi. Le prime qualifiche di Tsunoda non vanno come preventivato per il pilota di casa che si vede superare da Lawson , colui che ha perso il posto in Red Bull proprio per il giovane giapponese. A stupire nel corso del Q2 sono le prestazioni di Hadjar e Bearman che pur non guidando due top car riescono a mettere fuori proprio una Red Bull e la Williams di Carlos Sainz, con la monoposto inglese ad ora superiore ad entrambe le monoposto qualificate. La qualifica in Q3 si dimostra fin da subito tirata e per questo particolarmente interessante con un superMax in grande spolvero, un Russell che prova il colpaccio , un Leclerc che cerca di tirare fuori il meglio da una monoposto non performante e due piloti McLaren , che nonostante una monoposto superiore non riescono ad ottimizzarne il potenziale. A spuntarla alla fine è il campione olandese che realizza probabilmente una delle pole migliori della sua carriera , abbattendo anche il record della pista ma soprattutto annichilendo il team di Woking che si deve accontentare solamente della seconda e terza posizione. Sorprende anche la prestazione del pilota monegasco della Ferrari che riesce a mettersi davanti a Russell , il cui secondo giro però viene rovinato da una disattenzione nel primo settore. Le premesse della gara si fanno perciò molto interessanti data la necessità del team papaya di vincere la tappa che si scontra però con l’ardua resistenza del quattro volte campione del mondo , intenzionato più che mai a rimanere in corsa per il titolo piloti. Questa lotta si fa subito serrata come dimostrato dalle posizioni di partenza di Max e Lando , ognuno dei due posizionato con il muso rivolto verso l’altro per cercare di prendere subito posizione; a spuntarla è il fuoriclasse olandese che ancora una volta dimostra di che pasta è fatto al giovane inglese. La gara fila liscia senza intoppi , dimostrandosi quasi un’anticipazione di quella che vedremo a Monaco dati gli esigui sorpassi , e senza particolari colpi di scena. A spuntarla è SuperMax che stabilisce un nuovo record , visto che nessun pilota nella storia era mai riuscito a conquistare per quattro volte di fila la tappa giapponese , seguito subito dopo da Norris , autore di una prova opaca e da Piastri , probabilmente penalizzato dalla scelta di McLaren di non effettuare un driver swap per provare a vincere, data la classifica piloti. Grigio Scura la prova della Ferrari che si chiude ai piedi del podio con Leclerc ma lo fa con circa dieci secondi di distacco mentre Hamilton , partito con la mescola hard per usare poi la medium e recuperare così le posizioni perse in qualifica, non riesce nell’intento dimostrando ancora una volta le difficoltà di lettura della SF-25. Ottima la prova dei giovani Hadjar e Bearman che concludono a punti la loro gara grazie ad una prova solida e caparbia.

Di F1 addicted

Thomas SERAFINI

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