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Voce del NordEst

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Fuoco e ghiaccio nella steppa russa

DiAndrea Vazzaz

Gen 18, 2022

Il 23 gennaio 2022 verrà ricordato, presso il Tempio Nazionale di Cargnacco, il 79° anniversario della Battaglia di Nikolajevka, decisivo scontro del 26 gennaio 1943 tra le forze dell’Asse e quelle sovietiche. Nikolajevka rappresenta allo stesso tempo, una delle pagine più tragiche della storia militare italiana, e un cruciale successo tattico che significò la salvezza per diverse migliaia di soldati del Regio Esercito.

In quei giorni le perdite fra le truppe italiane, principalmente reparti alpini, furono altissime. Tuttavia le forze dell’Asse, seppur decimate e completamente disarticolate, riuscirono con la forza della disperazione a uscire dall’accerchiamento della “tenaglia russa”. Il 16 gennaio 1943, giorno di inizio della ritirata, il Corpo d’Armata Alpino contava circa 61.000 uomini.

Dopo la battaglia di Nikolajevka solo 13.000 uomini erano usciti dalla sacca, altri 7.500 erano feriti o congelati. Circa 40.000 soldati rimasero indietro, morti nella neve, dispersi o catturati. Migliaia di soldati vennero presi prigionieri durante la ritirata e in condizioni disumane furono avviati dai sovietici in vari campi di concentramento.

Le ferite, le malattie, la denutrizione, il freddo gelido, sterminarono la gran parte dei prigionieri e solo una minima percentuale riuscì a fare ritorno in Italia a partire dal 1945, gli ultimi addirittura nel 1954. La memoria di questa tragica esperienza è stata dapprima nascosta, negata, addirittura mistificata (vedasi il famoso quanto finto bollettino sovietico); poi finalmente ha avuto maggiore spazio grazie anche al successo letterario delle opere realizzate da alcuni reduci: Giulio Bedeschi, Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern, per citarne i più famosi.

Oggi la Campagna di Russia, sopita la querelle politica da guerra fredda, deve rimanere saldamente nella memoria collettiva nazionale, per rendere onore al sacrificio di quelle migliaia di giovani uomini e per impedire che qualcuno possa rivivere in futuro quelle atroci sofferenze.

Di Andrea Vazzaz

andrevz@libero.it Andrea Vazzaz. Ricercatore storico, Accompagnatore di Media Montagna, Autore. https://www.libreriauniversitaria.it/libri-autore_vazzaz+andrea-andrea_vazzaz.htm

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