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JESOLO SAND NATIVITY 2024, L’EDIZIONE DEDICATA AL DIALOGO INTERRELIGIOSO

DiRedazione

Giu 25, 2024

Il Presepe di sabbia ispirato dall’enciclica “Fratelli tutti” di Papa Francesco. Al centro i temi del dialogo, della pace e dell’accoglienza

Uno Jesolo Sand Nativity ispirato direttamente da papa Francesco. La nuova edizione del celebre presepe di sabbia di Jesolo sarà dedicato al dialogo interreligioso e ai contenuti dell’enciclica “Fratelli tutti”, pubblicata il 3 ottobre 2020 e firmata dal Santo Padre proprio sull’altare della basilica di San Francesco ad Assisi che lo scorso inverno ospitò una maestosa natività realizzata con la sabbia della città. L’annuncio è avvenuto questa mattina, durante un incontro con gli operatori locali che ha visto intervenire il sindaco Christofer De Zotti accanto al patriarca di Venezia, monsignor Francesco Moraglia. Con loro anche il parroco di Jesolo, don Gianni Fassina.

Il tema e l’enciclica

Pur essendo un evento cristiano, la Natività è aperta a tutti. Si tratta, infatti, del momento in cui il Divino si fa storia e afferma la dignità di ogni uomo. “Pur avendola scritta a partire dalle mie convinzioni cristiane, che mi animano e mi nutrono, ho cercato di farlo in modo che la riflessione si apra al dialogo con tutte le persone di buona volontà” scrive papa Francesco nel suo documento. Il filo conduttore dell’enciclica è la parabola del buon samaritano. “Questa parabola è un’icona illuminante – continua il Santo Padre -. Davanti a tanto dolore, a tante ferite, l’unica via di uscita è essere come il buon samaritano. Ogni altra scelta conduce dalla parte dei briganti, oppure di quella di coloro che passano accanto senza avere compassione”.

L’obiettivo dello Jesolo Sand Nativity, giunto alla sua 22esima edizione, sarà quello di contribuire a un messaggio di pace e dialogo. Per certi versi un filo rosso che unisce le ultime tre edizioni del presepe di sabbia jesolano: l’edizione 2022/2023, intitolata “Sculture di pace”, venne inaugurata a poche settimane dallo scoppio del conflitto bellico alla presenza del vescovo di Kiev, monsignor Oleksandr Yazlovetskij; l’anno successivo fu la figura di San Francesco e il racconto della sua vita, veicolo di messaggi di pace, unità e accoglienza, che vide l’avvio di una collaborazione con la Custodia Generale del Sacro Convento di San Francesco dei Frati Minori Conventuali e l’invio di un messaggio a papa Francesco da parte dei ragazzi di Jesolo.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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