“GIU’ LE MANI DALLA AGRICOLTURA COMUNE, LA PAC NON SI TOCCA“
I Patrioti per l’Europa a fianco dei produttori e consumatori con Anna Cisint
In ballo la fusione della Pac con altri fondi strutturali e di coesione della Ue
Salvare la Pac da ogni tentativo di fusione con altri fondi strutturali, in particolare quelli destinati alla coesione: è questo l’obiettivo dell’eurodeputato Annamaria Cisint all’indomani della pubblicazione delle linee guida pluriennali dell’Unione. La rappresentante dei “Patrioti per l’Europa” ha messo in guardia dai rischi di “un’irreversibile compromissione della funzione storica, strategica e sociale della Politica Agricola Comune”. La sua interrogazione è stata sottoscritta anche dai colleghi del Gruppo Patriots Silvia Sardone, Susanna Ceccardi, Isabella Tovaglieri e Aldo Patriciello. “Diluirla in un unico provvedimento significa negare il ruolo specifico e portante dell’agricoltura nel progetto europeo – ha manifestato dissenso la Cisint -. La Pac non rappresenta infatti un fondo settoriale come gli altri, caratterizzati da logiche puramente finanziarie. Stiamo piuttosto parlando di uno strumento a garanzia della sostenibilità ambientale, della sovranità alimentare e della stessa sicurezza dei consumatori. La sola ipotesi di scioglierla suona come gravissima e inaccettabile”. L’intervento dei Patrioti punta a far cambiare orientamento alla Commissione Europea, pronta a disperdere la Politica Agricola Comune in un maxi fondo post 2027. “L’Unione pensi a rafforzare le risorse a favore di chi ogni giorno fatica per far giungere sulle nostre tavole prodotti sani e di qualità – hanno concluso Annamaria Cisint e gli altri firmatari -. Sull’argomento annunciamo un’opposizione durissima in Parlamento. Va subito istituito un processo decisionale trasparente che coinvolga tutti gli interessati, dalle rappresentanze di categoria alle autorità locali. L’agricoltura è troppo importante per decisioni assunte dall’alto e senza una valutazione preventiva dell’impatto che quelle stesse scelte potranno avere in futuro sulle imprese e i cittadini”.