Vittoria austriaca. Napoleone prigioniero. Riscattati i difensori di Goricizza imperiale del 1797. Vola, quindi,l’aquila degli Asburgo in mezzo a colbacchi, feluche e scope di una giocosa rievocazione. Poi commemorazione solenne con inni, letture e orazioni attorno al primo conflitto contemporaneo nella storia del Friuli Venezia Giulia.
“Abbiamo riscritto la Storia! Napoleone è preso: Vittoria! Austria! Austria!”. Pienamente investiti dei rispettivi ruoli, gli alunni delle medie codroipesi hanno vivacemente rievocato e poi rivisitato, non a colpi di cannone ma di quiz storici, lo scontro tilaventino del 16 marzo 1797 tra l’Armée d’Italie francese guidata dal Bonaparte e l’esercito asburgico dell’arciduca Carlo. Questa volta, però, le superbe cariche dei dragoni di Kellermann e Murat sono andate ad infrangersi sulle postazioni del Comando austriaco mentre Napoleone, nel tentativo di aggirare il fianco sinistro imperiale, cadeva prigioniero delle giubbe bianche. Improvvisati berretti frigi, feluche, tricorni, quadricorni, caschi, colbacchi, scope in luogo dei fucili ed armamento vario oltreché tamburi artigianali, si sono confusi in un’allegra mischia sotto gli occhi di un pubblico di genitori e curiosi. “Tagliamento Jour/Tag 1797~2025” ovvero “rimembranze studentesche della prima battaglia contemporanea nella storia del Friuli Venezia Giulia”: così intitolava la locandina dell’evento organizzato, per la prima volta, dall’Istituto Comprensivo di Codroipo a ridosso della ricorrenza della battaglia napoleonica del Tagliamento, vittoria francese celebrata anche sull’Arc de Triomphe a Parigi. Una manifestazione che ha felicemente registrato – si legge – “la partecipazione delle Classi 2^ B, 2^ C, 2^ D, 2^ E, 2^ G, 3^ B, 3^ F e 3^ G oltreché del Coro della Scuola ‘Bianchi’ di Codroipo e del Sindaco dei Ragazzi, alunno Pietro Mangiacapra. Coordinamento culturale a cura del prof. Alberto Travain con il distinto e apprezzato concorso dei colleghi prof.ssa Elena Bianconi, prof.ssa Chiara Cè, prof.ssa Ketty Dal Lago, prof. Luca Fabbro, prof.ssa Elisabetta Faggian, prof.ssa Eleana Fratacci, prof. Alexej Giacomini e prof.ssa Antonella Soldà oltreché la consulenza delle docenti prof.ssa Anita Boi e prof.ssa Moira Carbone insieme alla vicaria d’Istituto prof.ssa Lucia Schilter”. Pubblici ringraziamenti alla “Parrocchia di S. Bartolomeo Apostolo in Goricizza per l’ospitalità accordata”.
L’iniziativa si è articolata specificamente in due momenti pubblici: la “rievocazione/rivisitazione” studentesca della battaglia, ai Campetti di Codroipo, al mattino di lunedì 17 marzo 2025, e la “commemorazione” della stessa, a Goricizza, presso la Parrocchiale, il successivo venerdì 21 marzo, sempre in mattinata, “con letture, discorsi ed esecuzione degli inni del Sacro Romano Impero e della Prima Repubblica Francese oltreché dell’Europa Unita, ricordando combattenti e caduti della prima battaglia contemporanea nella storia del Friuli Venezia Giulia, quadrivio continentale, ed omaggio a sofferenza e ribellione degli oppressi da guerre e vili interessi correlati con la storica villotta friulana d’epoca ‘Maledet Napoleon’”. Coro diretto dalla prof.ssa Elena Bianconi. Ad accogliere le delegazioni, il locale parroco don Fabio Varutti ed un messaggio benaugurale è pervenuto dall’assessore alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Codroipo prof.ssa Silvia Polo. Lettura di fonti e d’immaginate e disincantate lettere ideali di caduti austriaci e francesi rivolte alla posterità, riflessioni, onoranze con bandiere storiche e studentesche.
Pregnante l’allocuzione del citato Sindaco giovanile: “Qui, in Friuli, al centro della Mitteleuropa, abbiamo visto scontrarsi due idee, due modelli di Stato, due Europe: l’Ancien Régime e l’Illuminismo. Fu questa una battaglia molto sanguinosa che si concluse proprio qui, a Goricizza dove ci furono terribili scontri casa per casa. E questo fu il primo dei tanti conflitti in Friuli nell’epoca contemporanea. Era, infatti, dal Cinquecento che qui non si vedevano guerre. Dobbiamo ricordare quella battaglia perché ci insegna che molte volte, nel mondo, possono esserci idee diverse, mentalità diverse e tutte con principi ora condivisibili ora contestabili. Non dobbiamo, quindi, farci la guerra bensì aiutarci reciprocamente a creare insieme un mondo migliore”. Al termine, festosa ostensione del grande Tricolore Civico Europeo, nato in seno al civismo udinese contemporaneo e confezionato nel 2005 dalla decana del Fogolâr Civic sig.ra Mirella Valzacchi.