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Lettura in musica “Fiore di roccia” ispirato dal romanzo di Ilaria Tuti il 2 giugno 2024 al Museo Gortani di Tolmezzo

DiRedazione

Mag 29, 2024

Domenica 2 giugno ore 17.30

Ingresso libero

ISPIRATA DAL ROMANZO DI ILARIA TUTI, AL MUSEO GORTANI DI TOLMEZZO VA IN SCENA “FIORI DI ROCCIA”, UNA LETTURA IN MUSICA TOCCANTE E COINVOLGENTE. PROTAGONISTE LE PORTATRICI CARNICHE DURANTE LA PRIMA GUERRA MONDIALE

Ispirato al romanzo di Ilaria Tuti, è stato realizzato “Fiori di Roccia” uno spettacolo avvincente e commovente a cura di Andrea Miola e in collaborazione con la Società Filologica Friulana, che vede protagoniste le portatrici carniche durante la Prima guerra mondiale e che sarà ospitato domenica 2 giugno alle ore 17.30 nel giardino del Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani di Tolmezzo (in caso di maltempo sarà allestito nella sala del Centro Servizi Museali adiacente al Museo), con ingresso libero. La narrazione, con la voce di Serena Fogolini, si intreccia con le musiche di quel periodo per mandolino e chitarra, eseguite dal duo Andrea Miola e Giulia Pizzolongo. In questa giornata, nella quale ricorre anche la Festa della Repubblica, il Museo Gortani sarà aperto con i seguenti orari: 10-13 e 15-18. 

“Fiori di Roccia” è una lettura in musica, nel corso della quale vengono narrate le vicissitudini della giovane e determinata Agata Primus e del capitano Andrea Colman, comandante delle truppe asserragliate sul fronte delle montagne sopra Timau. Agata e il capitano rappresentano due realtà (le portatrici e l’esercito) che si sono gradualmente integrate, fino a diventare un’unica entità con il medesimo scopo: impedire l’invasione da parte degli austriaci. 

Tutto è iniziato nel dicembre del 2021, quando Giulia mi regalò “Fiore di roccia”. La lettura – racconta Andrea Miola – mi appassionò fin dalle prime pagine e mi suscitò emozioni così intense, al punto da diventare la fonte di ispirazione per una nuova produzione artistica. Sono stato letteralmente catturato dalla trama e dalla scrittura realistica e toccante della Tuti. Altri aspetti hanno fatto il resto: essere friulano, aver fatto l’alpino, i tanti soggiorni estivi a Timau, con l’occasione di fare lunghe camminate e visitare i luoghi della Grande guerra e le trincee, oggi diventate un museo all’aperto; non ultimo l’ammirazione per le portatrici carniche, e l’apprezzamento del ruolo femminile, nel romanzo, di voce nella coscienza degli uomini“.

www.museocarnico.it

Di Redazione

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