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MORIAGO, FESTIVAL DELLA CULTURA: I miracoli di SANT’AUGUSTA – dal 4 marzo la MOSTRA-OMAGGIO A BUZZATI

DiRedazione

Feb 27, 2023

MORIAGO DELLA BATTAGLIA – Giocare con Dino Buzzati e i suoi ironici ex voto ideati e illustrati ne “I miracoli di Val Morel”, reinterpretarli attraverso lo sguardo di 25 artisti liberi di raccontare, a modo loro, la “gratitudine” verso una santa. Se nelle sue tavolette votive Buzzati immaginava una Santa Rita pronta a miracolare improbabili incidenti, così il collettivo “Babhaus”, in un ideale omaggio allo scrittore bellunese nel cinquantesimo della morte, si misura con tutta una serie di incredibili prodigi realizzati da una Santa veneratissima nel vittoriese, Augusta, la martire patrona di Serravalle, le cui spoglie sono custodite nel santuario che svetta sul Monte Marcantone, a Vittorio Veneto. Ecco allora “I Miracoli della Gratitudine”, la mostra che si inaugura il 4 marzo alle 18 alla Casa del Musichiere di Moriago della Battaglia (fino al 19 marzo) che, ispirata proprio al libro realizzato nel 1971 dall’autore del “Deserto dei tartari”, ripercorre con un nuovo sguardo lo spirito narrativo e il linguaggio pittorico insito nella tradizione dei quadretti votivi.

Da un’idea di Roberto Da Re Giustiniani e a cura di Michele Vespini, l’esposizione proposta dal festival della Cultura diretto da Lorena Gava riflette in modo creativo sul tema della “gratitudine” e in particolare sulla figura della patrona di Serravalle, Santa Augusta che secondo la leggenda venne martirizzata e poi uccisa dal padre, il re goto Madrucco, a causa della sua fede cristiana. Il collettivo “Babhaus”, che nel suo nome mescola ironicamente “il Babau” di Buzzati con il celebre movimento Bauhaus di inizio secolo scorso, raggruppa artisti con alle spalle percorsi diversi e articolati, che spaziano dalla grafica, alla pubblicità passando per il fumetto e l’illustrazione, tutti pronti a mettersi in relazione, in un colloquio a distanza, con lo spirito innovativo di Buzzati. Per non dimenticare, come dicono, “che l’arte, qualunque essa sia, fa stare meglio ogni persona”. 

LO SPUNTO DELL’ESPOSIZIONE

«Da ottimo cronista, Buzzati narra e descrive situazioni surreali e divertenti che vedono protagonisti personaggi centrali nel suo universo: dalle formiche mentali, al Colombre, dal Gatto Mammone al Babau… Il filo rosso è sostenuto dal linguaggio narrativo e dallo stile pittorico che si rifà alla tradizione popolare delle tavolette votive – dicono gli ideatori della mostra –. Abbiamo coinvolto molti artisti che in modo assolutamente libero dal punto di vista stilistico raccontano fatti veri o inventati che possono in qualche modo aver avuto la necessità di esprimere la gratitudine. A loro abbiamo chiesto di realizzare i propri lavori, dedicando i Miracoli alla nostra Santa Augusta».

Roberto Da Re Guistiniani

Sarà un vero e proprio viaggio tra stili artistici e approcci personali che illustrano in modo originale le gesta della Santa: eccola allora mentre innaffia i prati proteggendoli dalla siccità, salva un bimbo che scivola su una lastra di ghiaccio e una bimba che precipita dalla torre della piazza, piega in cannoni dei carrarmati nemici, regala felicità a un cuore inaridito, cura emicranie, meningiti ed epistassi, riporta auto che sbandano in carreggiata, tramuta i fiori in pane.

I PROTAGONISTI

La mostra accoglie le opere dell’attore e regista Mirko Artuso (direttore artistico del Teatro del Pane di Villorba), di Giovanni Bet, Roberta Bonariol, Chiara Boschetti, Roberta Cadorin, Francesco Calia Di Pinto, Susanna da Cortà, Roberto Da Re Giustiniani, Mauro Dei Tos, Enrico Della Pietà, Maurizio De Lotto, Maurandrea Despalj, Maria Rita Faganello, Beppino Feletti, Silvia Marcor, Andrea Meneghin, Joanna Ritchie, Gabriele Sossella, Silvia Vernetto, Michele Vespini.

EVENTI A SORPRESA LEGATI ALLA MOSTRA

Non solo: accanto alla mostra, che resterà aperta fino al 19 marzo, giovedì 9 marzo alle 20.30, sempre alla Casa del Musichiere, il Collettivo Babhaus propone una serata dedicata alle immagini e all’immaginazione, dal titolo “Educazione e diseducazione all’immagine”, a cura di Roberto Da Re Giustiniani. Si tratterà del delicato e complesso rapporto tra parola e immagine in un tempo, il nostro, denso di cambiamenti ed evoluzioni. Ingresso libero.

Mirko Artuso

E un evento a sorpresa è in programma il 12 marzo alle 16.30 nella sala polifunzionale di Mosnigo (Moriago della Battaglia): lo spettacolo “La ballata di Serravalle”, adattamento teatrale del romanzo storico di Michele Vespini “La Ballata di Niccolò da Serravalle” (Kellermann). Si tratta di un racconto epico a due voci tra realtà e fantasia che prende spunto dai fatti realmente accaduti a Serravalle, come il saccheggio da parte dei Veneziani e Fregonesi del 1509 e l’alluvione catastrofica del 1521. Al centro del racconto, tra comico e drammatico, c’è il figlio di uno spadaio di Serravalle, il giovane Niccolò Scarpis, che attraversa questo periodo turbolento della storia, quando i terribili mercenari lanzichenecchi e spagnoli, al soldo di Massimiliano I d’Asburgo, scesero dal nord come una colata lavica, attraversando anche Serravalle, flagellata non solo dagli uomini, ma anche dalla natura. Diretto e interpretato da Alberto Olinteo e Gregorio Righetti, che curano anche le musiche, lo spettacolo (di un’ora circa) compone un altro tassello della lunga storia di Serravalle, di Vittorio Veneto e della sua santa.

In copertina : opera di Giovanni Bet

Di Redazione

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