Al MIND di Milano ‘Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni’, un evento promosso dalla Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, in collaborazione con il Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, Federated Innovation @MIND e AstraZeneca, per riflettere sul ruolo strategico degli ecosistemi delle Scienze della Vita e diffondere la cultura dell’innovazione tecnologica
Milano, 10 luglio 2024 – Gli spazi del MIND Milano Innovation District hanno ospitato l’appuntamento ‘Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni’, promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, Federated Innovation @MIND e AstraZeneca, per fare il punto sul ruolo degli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita come volano di crescita e di competitività nel segno dell’innovazione tecnologica. Introdotto da Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, insieme ad Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, l’evento ha rappresentato anche una importante occasione di confronto tra istituzioni, industria e ricerca per discutere delle strategie e delle politiche pubbliche necessarie per supportare lo sviluppo degli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita in Italia.
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, promotrice del convegno, da anni crede e investe nel settore delle Scienze della Vita come uno dei pilastri della propria strategia di crescita. Il Friuli Venezia Giulia non solo ospita università e centri di ricerca di primo livello nelle Scienze della Vita, ma mette anche in campo una serie di politiche per attrarre imprese e startup innovative.
“Il Friuli Venezia Giulia dal 2021 investe nel settore delle Scienze della Vita nella convinzione che rappresenti uno snodo per la crescita e la competitività del Paese: per attrarre e trattenere talenti, produrre innovazioni e sostenere la crescita economica attraverso l’export, la Regione ha infatti allocato nei primi tre anni circa 30 milioni di euro. Sono state mappate dal cluster oltre 170 imprese operanti nei settori del biomedicale, delle biotecnologie, dell’informatica medica e dell’Active&Assisted Living, 12 organismi di ricerca di eccellenza internazionale, 4 ospedali di ricerca tra cui i due IRCCS pubblici (Burlo Garofolo di Trieste e il CRO di Aviano) e le due Aziende Sanitarie, il Terzo Settore, con 10mila istituzioni non profit e tre parchi tecnologici. Con l’iniziativa di oggi il Friuli Venezia Giulia presenta un modello di sinergia tra attori locali, nazionali e internazionali” afferma Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome
L’investimento strategico nel settore Life Science accomuna anche la Regione Lombardia, che è diventata uno dei principali hub in Europa per le Scienze della Vita, con un elevato numero di pubblicazioni scientifiche, brevetti e start-up innovative. Inoltre, la Regione ha attratto investimenti da parte di multinazionali del settore farmaceutico e delle biotecnologie, creando un ecosistema dinamico e competitivo.
“In MIND abbiamo creato uno spazio in cui pubblico e privato si incontrano per dare vita ad un polo di rilievo globale nel campo delle Scienze della Vita, a disposizione dell’intero Paese. In questo modo consolidiamo i rapporti tra centri di ricerca, università, istituzioni e imprese con l’obiettivo di dare ulteriore impulso innovativo all’offerta di cura e alla qualità della vita dei nostri cittadini”, così si è espresso il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Al centro della strategia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia c’è il Cluster gestito dal Polo Tecnologico Alto Adriatico che promuove la ricerca scientifica, l’innovazione, la contaminazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita nella Regione. Il Cluster gioca un ruolo chiave nella costruzione di relazioni tra tutti gli attori nel campo delle Scienze della Vita: Aziende, Sistema sociosanitario, imprenditori, istituti di ricerca, ricercatori, decisori istituzionali e politici, sistema di istruzione superiore ecc.
Alessia Rosolen, Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dichiara: “È finito il tempo dell’autoreferenzialità dei sistemi della ricerca. Le sfide del futuro richiedono sempre maggiori connessioni, valorizzando le sinergie di filiere, per mettere a punto strategie capaci di guidare una società nei suoi cambiamenti repentini anche con l’ausilio di sistemi di analisi predittivi. Si sta esaurendo anche il tempo della competitività tra microsistemi: è fondamentale superare l’isolamento in cui gli enti di ricerca hanno a lungo vissuto per costruire reti ampie capaci di rispondere alle esigenze dell’intero sistema Paese e di una società in continua trasformazione. Infine, ritengo sia necessario costruire filiere formative che portino chi le sceglie ad acquisire conoscenze e competenze, settori di sviluppo strategici per il Friuli Venezia Giulia e per l’intero Paese”.
L’ulteriore sviluppo dell’ecosistema del Cluster, in cui i progressi scientifici, tecnologici, la digitalizzazione, l’uso dei Big Data e dell’intelligenza artificiale hanno un ruolo fondamentale, permetterà di tracciare una nuova traiettoria di crescita della Regione Friuli Venezia Giulia. Proprio l’esperienza innovativa del Cluster SDV del Friuli Venezia Giulia, insieme a quella di altri ecosistemi territoriali, ha tracciato il solco per l’appuntamento svoltosi nel distretto che più di ogni altro in Italia testimonia l’impegno per il progresso: il MIND di Milano.
Stefano De Monte, Cluster Manager Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, spiega: “Il Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, su mandato della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, si pone come soggetto aggregatore degli stakeholder del settore. Attraverso l’ideazione e l’attuazione di un insieme coerente di iniziative e progetti mira a stimolare la crescita dell’ecosistema delle scienze della vita, promuovendone uno sviluppo sostenibile e duraturo, e creando un ambiente favorevole all’innovazione. In questo ecosistema le università e i parchi scientifici giocano un ruolo cruciale, facilitando la collaborazione tra ricerca, industria, enti di ricerca e sistema sociosanitario. Iniziative come quella odierna concretizzano l’impegno del Cluster nel voler attrarre innovazione in Friuli Venezia Giulia, valorizzando la rete tra istituzioni, aziende e centri di ricerca per promuovere lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche volte al miglioramento della vita dell’essere umano”.
Dopo i saluti istituzionali si è svolto, sotto la guida del moderatore Prof. Ennio Tasciotti, il primo tavolo di approfondimento ‘Il punto di vista dell’industria rispetto agli ecosistemi territoriali’ che ha visto confrontarsi Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria, Nicola Barni, Presidente Confindustria Dispositivi Medici, Fabrizio Greco, Presidente Federchimica Assobiotec, Sergio Dompè, Vice-Presidente Assolombarda e Massimiliano Boggetti, Presidente Alisei, sulle potenzialità e sfide che le aziende affrontano nell’approcciarsi agli ecosistemi territoriali, nonché le strategie per migliorare e approfondire le sinergie in questo contesto di sviluppo.
Il panel è stato concepito per esplorare e approfondire il rapporto tra innovazione, imprenditorialità e sviluppo economico, dal momento che le imprese rappresentano il motore dell’innovazione nelle Scienze della Vita, sviluppando nuove tecnologie, terapie e prodotti che possono trasformare il percorso diagnostico e di cura al fine di tutelare e migliorare la salute umana. I relatori si sono concentrati anche sul futuro dei meccanismi di finanziamento nelle Scienze della Vita e sulle prospettive della partnership pubblico-privato in questo ambito.
A seguito della lecture ‘La sanità come investimento’ tenuta dal professor Fabio Pammolli, Chairman Comitato per gli Investimenti della Commissione Europea, si è tenuto un ulteriore momento di confronto, ‘Gli ecosistemi Scienze della Vita’, tra Giuseppe Toffoli, Direttore Farmacologia sperimentale e clinica, IRCCS CRO Aviano, Membro commissione scientifica ed economica AIFA, Paolo Gasparini, Presidente Società Italiana di Genetica Umana, Rappresentante Italiano Committee for Human Medical Products EMA e Rappresentante Clinici Europei Committee for Advanced Therapies EMA, Alessia Rosolen, Assessore regionale lavoro, formazione, istruzione, università, ricerca e famiglia Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Valeria Fascione, Assessore Ricerca, Innovazione e Start-Up, Regione Campania, Paola Testori Coggi, Ambassador Federated Innovation @MIND, Sara Falvo, Cluster Manager Biopmed – Bioindustry Park Silvano Fumero, Stefano De Monte, Cluster Manager Cluster Scienze della Vita FVG, e Andrea Paolini, Direttore generale Fondazione Toscana Life Sciences. Al centro della discussione il ruolo cruciale degli ecosistemi dell’innovazione nel promuovere la competitività e la crescita dei territori, con particolare attenzione alla ricerca nelle Scienze della Vita e all’imprenditoria nei comparti del biomedicale, della farmaceutica, dei dispositivi medici e delle soluzioni digitali a servizio della salute.
Questi temi costituiscono l’ossatura di un dibattito fondamentale in un mondo in rapida evoluzione, in cui la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica rivestono un ruolo centrale nello sviluppo economico del territorio e nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti e dei cittadini. Nel panel sono stati analizzati gli ecosistemi dell’innovazione, per comprendere cosa sono e come sono organizzati, e si è illustrato quanto essenziali siano le politiche pubbliche e il supporto da parte dei governi e delle istituzioni locali. Per nutrire gli ecosistemi dell’innovazione occorrono, infatti, politiche mirate a promuoverne l’azione dal momento che dall’attività di questi scaturiscono progetti di ricerca capaci di diventare percorsi imprenditoriali a loro volta generatori di crescita economica per il territorio e per tutto il sistema.
Protagonisti dell’evento sono stati anche la multinazionale biofarmaceutica AstraZeneca e l’ecosistema di Federated Innovation @ MIND. Entrambi gli attori credono in un modello di sviluppo basato sulla collaborazione sinergica tra le realtà di un settore e sull’innovazione e spingono affinché questo modello venga implementato, soprattutto nelle Scienze della Vita.
Claudio Longo, Presidente e Amministratore Delegato AstraZeneca Italia, ha dichiarato: “Dopo il protocollo d’intesa siglato qualche mese fa con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di creare innovazione in ambito salute rafforzando la collaborazione tra le reti di ricerca regionali e intensificando la capacità di rispondere alle richieste della popolazione attraverso lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici e soluzioni che migliorino l’interazione tra i pazienti e il sistema sanitario, l’appuntamento di oggi sottolinea ancora una volta quanto sia strategica la sinergia tra Istituzioni e Industria. L’evento odierno si tiene nel primo distretto dell’innovazione in Italia nel quale AstraZeneca, prima azienda privata a farlo, ha deciso di trasferire la propria sede. Qui ogni giorno mettiamo a fattor comune competenze complementari con altre aziende e con il mondo della Ricerca per accelerare lo sviluppo di progetti e per portare soluzioni innovative ai cittadini. Le partnership pubblico-privato sono un elemento imprescindibile per il futuro dei sistemi sanitari e la nostra azienda è pronta a mettere a disposizione le proprie risorse e i propri talenti con l’obiettivo di rendere l’accesso alle cure sempre più precoce, equo e con un impatto positivo sulla sostenibilità”.
“Siamo molto felici di aver contribuito a organizzare un convegno che valorizza ciò in cui crediamo fortemente: lo sviluppo territoriale attraverso il dialogo e la collaborazione tra pubblico e privato e il ruolo centrale degli ecosistemi di innovazione, come quelli legati alle Scienze della Vita. Federated Innovation e, più in generale Mind, ne sono un esempio. Entrambi si sono affermati come ecosistemi di innovazione di eccellenza, trasversali a varie discipline cruciali per il futuro e fungono da catalizzatori per una rete globale che orchestra la creazione di sinergie tra entità impegnate in ricerca e sviluppo, operando sotto il principio vincente di ‘collaborate to compete’. Questo modello permette di evolvere velocemente e di mettere a disposizione le risorse necessarie per sostenere progetti di investimento, creando opportunità per le imprese che partecipano alla Rete e generando auspicio per nuove adesioni. La collaborazione è il cuore di Federated Innovation, che con il suo impegno cerca di creare un reale ponte tra le aziende aderenti al progetto e l’ecosistema pubblico, individuando diversi stakeholder, allineando le strategie, proponendo soluzioni e favorendo il trasferimento tecnologico. Il dibattito di oggi va proprio in quella direzione: il dialogo tra le istituzioni presenti, i poli tecnologici e le imprese ha validato il grande valore del lavoro che tutti noi stiamo portando avanti”, commenta Fabrizio Grillo, Presidente di Federated Innovation @MIND.
“In Mind accogliamo con estremo interesse iniziative come queste, di grandissimo valore, finalizzate allo sviluppo e al consolidamento di ecosistemi territoriali, soprattutto in ambiti strategici come le Scienze delle Vita. MIND offre un modello concreto a cura di Arexpo su che cosa sia un ecosistema dell’innovazione: regia pubblica, ricerca e alta formazione che collaborano in funzione dell’attrazione di capitali e talenti. Con la costituzione della fondazione FITT, che si occupa di trasferimento tecnologico, abbiamo poi deciso di intervenire su un altro aspetto fondamentale dell’ecosistema che è la competitività. Questi eventi sono occasione imprescindibile di promozione e condivisione”, ha concluso Mauro Capitanio, Direttore Commerciale, Programmazione e Sostenibilità di Arexpo S.p.a..