CANTO LIBERO – OMAGGIO ALLE CANZONI DI BATTISTI E MOGOL
“TOUR ESTIVO 2024”
CASTELLO DI UDINE, UDINE
27 GIUGNO 2024, ORE 21.00
Canto Libero non è un semplice concerto, ma un grande spettacolo che omaggia il periodo d’oro della coppia Mogol – Battisti. Sul palco, un affiatato gruppo di musicisti già rodati nel corso di lunghe carriere, che portano avanti da anni questo progetto con grande determinazione.
La band propone uno spettacolo che omaggia sì Battisti e Mogol, ma che va ben oltre alla semplice esecuzione di cover dei brani dei classici del repertorio dei due. Canto Libero semmai rilegge gli originali mantenendo sempre una certa aderenza ma al contempo cercando di non esserne una semplice copia, mettendoci la propria personalità e sensibilità musicale e facendo emergere tutta l’anima blues e rock che Lucio BATTISTI sentiva, forte, dentro di sé.
Arrangiamenti curati e scenografie azzeccate rendono da sempre questo spettacolo all’altezza del nome e della fama del duo.
Hanno riempito piazze e teatri in giro per l’Italia (e anche in Slovenia, Croazia e Montenegro), con il grande riconoscimento del loro valore artistico arrivato a fine 2015 nello spettacolo sold-out al Teatro Rossetti di Trieste che ha visto la partecipazione straordinaria di Mogol in persona, che ha dato la sua benedizione ufficiale al Canto Libero.
Esperienza che si ripeterà anche ad aprile 2017, quando Mogol è tornato sul palco con la band nella data udinese al Giovanni da Udine, e poi ad agosto 2017 a Grado, riconfermando un rapporto di stima e collaborazione che si ripeterà più volte in future.
Uno spettacolo con alle spalle già vari tour teatrali per un totale di 80.000 spettatori, in teatri quali il Dal Verme di Milano, il Filarmonico e il Teatro Romano di Verona, Il Ponchielli di Cremona, il Del Monaco di Treviso, il Politeama Genovese, il Duse di Bologna, il Goldoni di Livorno, il Teatro Romano di Ostia Antica e tanti altri …
I PROTAGONISTI
Con la produzione della Good Vibrations Entertainment, Canto Libero nasce da un’idea di Fabio “Red” Rosso, già lead vocalist della S.I.P. Band, e la direzione di Giovanni Vianelli.
Spiega il frontman della band: «Dopo aver studiato molto la sua musica, Battisti mi ha sorpreso ancor di più. Secondo me, è stato il più grande artista che abbia mai attraversato il panorama musicale italiano, per quantità e qualità di brani. E poi, io amo anche la sua voce. Quando sono sul palco, ho grande rispetto per quel che faccio, intendo nei suoi confronti, e spero sempre di farlo al meglio. Di certo ci metto tutto me stesso. E spero di trasmetterlo al pubblico. Non si trattava di fare delle belle cover di pezzi che amavamo. È uno spettacolo studiato nei minimi dettagli, nulla è lasciato al caso, arrangiamenti curatissimi, dinamiche e scenografie, videoproiezioni. Insomma, ci abbiamo messo il cuore».
Giovanni Vianelli spiega: «Da parte mia non c’è nessuna intenzione di rendere “attuale” il sound delle canzoni di Lucio Battisti. Noi cerchiamo solo il sound giusto nei limiti delle nostre possibilità, e non lo facciamo in modo attuale, ma in modo volutamente classico: non usiamo click se non come riferimento iniziale, nessuna sequenza, ci sincronizziamo spontaneamente con i filmati, suoniamo con la strumentazione del buon vecchio rock, saliamo in dieci sul palco fregandocene delle attuali esigenze del mercato. Queste sono cose che il nostro pubblico apprezza, e io sono totalmente d’accordo con loro! (…) Ogni grande band apprende dalle altre ma deve andare alla ricerca del proprio sound, altrimenti non sarà che una brutta copia, è inevitabile. (…) Nella nostra band ogni musicista ha il suo stile ed è amato per il suo stile. Io mi preoccupo di incanalarlo nella canzone».
La band è composta da Fabio “Red” Rosso alla voce, al pianoforte e direttore musicale Giovanni Vianelli, alle chitarre Emanuele “Graffo” Grafitti e Luigi Di Campo, Alessandro Sala al basso e alla programmazione computer, alla batteria Jimmy Bolco, alle percussioni e batteria Marco Vattovani, Luca Piccolo alle tastiere, e le splendide voci di Joy Jenkins e Michela Grilli, con i video di Francesco Termini e l’ingegnere del suono Jan Baruca.
Nota per appassionati musicisti, Alessandro SALA usa due headless Bassi della Kiesel Guitars.
LA SERATA UDINESE
Prende il via stasera il Tour estivo della band. Pubblico eterogeneo ma decisamente poco giovanile quello che popola gli spalti del Castello Friulano. Serata calda e un po’ afosa quella che accoglie la band che sale sul palco alle 21.14.
Pronti via, si inizia con Amarsi un po’, seguita dalla ever green Con il nastro rosa. Spazio poi a Lucio che canta in sottofondo come intro Ancora tu, lasciando subito spazio alla band che ci mette ritmo funky! E poi via di blues, grande amore di Lucio, con La collina dei ciliegi. Poderosamente rock poi arriva L’Aquila, decisa quanto basta. Il nostro caro Angelo poi riempie l’atmosfera della collina cittadina, che lentamente cede spazio alla notte. È via con Si viaggiare per tenere alto il ritmo con assolo pianoforte/basso incluso con sound decisamente caraibici. Sale poi sul palco la fisarmonica di Livio Bolco per accompagnare la canzone scritta quando Lucio si trovava ad Istria, La luce dell’est. Seguono delle Innocenti evasioni che fan cantare il pubblico. I giardini di marzo fanno venire i brividi a tutti con lo splendido arrangiamento ricamatogli addosso. Restano sul palco Red e Vianelli, che invitano il pubblico ad accompagnare voce e pianoforte su Eri bella, seguita da Anche per te,
Arrivano poi le Emozioni, quelle vere….e ritrovarsi a volare….Anna poi ci riporta sulla terra. Non è Francesca anticipa Acqua azzurra, acqua chiara per continuare sulle note di Non sarà un avventura. Con Il tempo mpo di morire, cantata da Joy, si torna al caro sound blues. Una donna per amico fa alzare tutti in piedi a ballare… continuando con Dieci ragazze.
Il mio canto libero poi prende la scena, toccante come solo Battisti-Mogol sapevano fare. Spazio poi alla voce di Michela con Mi ritorni in mente sulla quale la band saluta il pubblico e lascia il palco.
L’entusiasmo del pubblico é alle stelle, e vengono richiamati tutti sul palco. Red ha voluto presentare i suoi due figli prima di ripartire con La canzone del sole a cappella per poi presentare i membri della band uno ad uno per gli applausi del pubblico.
E penso a te è il primo bis, che lascia spazio ad un emozionante versione di Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…
Con La canzone del sole di nuovo tutti in piedi per accompagnare ballando le ultime note della serata al grido di “Evviva la musica vera, evviva Lucio Battisti”.
Tutto molto, molto bello……
I saluti sulle note di Arrivederci a questa sera….