Nel conto alla rovescia per l’inaugurazione di una delle più importanti e complete retrospettive mai dedicate a Leonor Fini (Buenos Aires, 1907 – Parigi, 1996), viaggio nell’universo dell’artista che ha trovato nella città di Trieste un presupposto essenziale della sua formazione e visione e del suo carattere più profondo, una dedica alla poliedrica artista arriva dal dialogo organizzato domani venerdì 21 febbraio, alle 18 nella Libreria Bocca di Milano, nel cuore della città – la Galleria Vittorio Emanuele II – nell’ambito del cartellone di incontri “Un viaggio da fare 2025”, promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e organizzato da Fondazione Pordenonelegge, a cura di Massimiliano Finazzer Flory. “Io sono Leonor Fini. Leonor Fini e Miela Reina, due artiste allo specchio” ci proietterà alle radici della personalità della grande pittrice surrealista, ma anche scrittrice di fama e frequentazioni internazionali, costumista, scenografa, illustratrice. E nella sua formazione alimentata dalla città d’origine della madre, Trieste, dove Malvina Braun condusse la figlia all’età di un anno e dove Leonor si formò sul piano artistico culturale e su quello umano e personale fino ai suoi vent’anni, rimanendovi sempre molto legata. l clima culturale della Trieste del Novecento, avanzatissima e cosmopolita, sospesa tra pensiero mitteleuropeo e suggestioni italiane, plasmò la personalità dell’artista, a stretto contatto con quel colto milieu internazionale e con personaggi suoi coetanei, che sarebbero divenuti famosi a livello mondiale. Tra questi, per esempio, il famoso critico, estetologo e artista Gillo Dorfles, il pittore Arturo Nathan, accanto a Italo Svevo e Umberto Saba. Qualche decennio dopo, sempre a Trieste muoveva i suoi primi passi un’altra figura femminile di artista che ha impresso un segno profondo nell’arte del secolo breve a Trieste, Miela Reina, scomparsa prematuralmente nel 1972, a soli 36 anni. Intorno a queste due artiste così influenti e tuttora di riferimento si svilupperà il talk con la saggista e accademica Vanja Strukelj, autrice per Giunti di una esaustiva pubblicazione su Leonor Fini firmata insieme a Maria Masau Dan, e il Conservatore e curatore della Galleria Regionale d’Arte Luigi Spazzapan, Lorenzo Michelli. Condurrà il dialogo l’artista e scrittore Massimiliano Finazzer Flory.
A distanza di quasi un secolo dalla sua prima personale d’esordio a Milano negli spazi privati della Galleria Barbaroux nel 1929, la mostra di Palazzo Reale dedicata a Leonor Fini, promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e MondoMostre con il supporto dell’Estate di Leonor Fini, restituirà riflessioni aggiornate sul lavoro dell’artista, così da renderlo accessibile a tutte le generazioni, anche a partire dai temi fondamentali della società contemporanea, come la messa in discussione del genere, dell’identità, dell’appartenenza, dei modelli consolidati di famiglia, della mascolinità e della femminilità. Il titolo della mostra, così come quello dell’incontro di domani alla Libreria Bocca, nasce da una citazione di Leonor Fini: «Sono una pittrice. Quando mi chiedono come faccia, rispondo: “Io sono”» . Questa affermazione riflette la sua identità artistica libera da schemi e definizioni rigide, elemento che caratterizza tutta la sua produzione. I suoi dipinti sono popolati da figure femminili potenti, sfingi, donne-gatto e uomini ambigui, avvolti in atmosfere misteriose e a tratti inquietanti, dove dominano l’enigma e il tragico. Esplorazioni psicoanalitiche ispirate dalle letture di Freud, che si manifestano attraverso le rappresentazioni del sogno e dell’inconscio. A ispirare il mondo interiore di Leonor Fini è il contatto con il Surrealismo e con la sua cerchia di artisti e intellettuali, tra cui figurano Max Ernst, Salvador Dalí, Man Ray, Jean Cocteau, Georges Bataille. In un mondo prevalentemente maschile, dal quale prende presto le distanze, Leonor Fini con la sua personalità eccentrica e provocatoria ha percorso in solitaria la via dell’arte, lontano da convenzioni e regole.
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