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FESTIVAL DELLA CULTURA DI MORIAGO: IL 6 OTTOBRE AL VIA L’OTTAVA EDIZIONE

DiRedazione

Ott 2, 2024
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Arte, storia, letteratura e poesia, e poi attualità, impresa, ambiente, scuola educazione, visite guidate e passeggiate nella natura. Un viaggio nell’inaspettato per l’ottava edizione del Festival della Cultura di Moriago diretto dalla critica Lorena Gava che si inaugurerà domenica 6 ottobre alle 16 alla Casa del Musichiere con una riflessione sullo stato dell’arte insieme a Carlo Motta, responsabile editoriale del Catalogo dell’Arte Moderna. La kermesse – promossa dall’Associazione “Moriago Racconta” presieduta da Giuseppe Tonello – si snoda attraverso una serie di eventi a cadenza mensile da ottobre fino a giugno: nel corso degli anni, il festival ha registrato un crescendo di interesse e una partecipazione di pubblico sempre più vasta ed eterogenea, spesso anche da fuori provincia, con dimostrazioni di gradimento per la varietà delle tematiche offerte.

Lorenzo Menguzzato, Tutto il mondo fuori

«Un ricco cartellone di eventi nella convinzione che dal confronto, dalla lettura e dal dialogo nascano idee, pensieri, collaborazioni – dicono gli organizzatori – per traghettare occasioni di riflessione e di approfondimento, di crescita e di scambio. Il Festival guarda all’attualità, affronta questioni legate al nostro presente, è attento alle nuove uscite editoriali, ma non tralascia la storia, intesa come narrazione di fatti del passato locale ma anche nazionale e internazionale.

L’INAUGURAZIONE

La giornata inaugurale, domenica 6 ottobre, vedrà l’apertura di una mostra che raccoglie opere di molti artisti del Triveneto: è la tappa finale della BiennaleL’arte contemporanea nelle Tre Venezie” partita da Pergine Valsugana. Un dialogo artistico tra le “terre di frontiera” nato da un progetto di  Antonello Serra insieme ai curatori Lorena Gava, Alessandra Santin (direttore artistico della Fondazione Giovanni Santin Onlus per il Contemporaneo) e Maurizio Scudiero (storico dell’arte esperto di Futurismo) che ospita alla Casa del Musichiere, fino al 27 ottobre, le opere dei veneti Graziella Da Gioz, Franca Magnolato, Roberto Merotto; dal  Friuli Venezia Giulia Stefano Jus, Alberto Pasqual, Angelo Toppazzini e dal Trentino Alto Adige arrivano Stefano Benedetti, Mirko Demattè, Lorenzo Menguzzato, Mariapia Pintarelli. Subito dopo, l’incontro con Carlo Motta, responsabile editoriale del Catalogo Arte Moderna, in dialogo con Lorena Gava: sarà l’occasione per un confronto sull’arte contemporanea, sul mercato e sulle prospettive future.

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IL PROGRAMMA

Il festival della Cultura di Moriago, ad ottobre, propone una lezione dedicata ad “Arte e Ambiente, intorno ai nuovi sentieri dell’arte sostenibile”. A novembre spazio allo scrittore e poeta triestino Luigi Nacci che presenterà il suo ultimo libro “I dieci passi dell’addio” (Einaudi) in cui si interroga sul tema dell’amore e della speranza. Novembre accoglie poi la mostra di Marco Tagliaro, “Foglie secche. Omaggio alla fragilità”, viaggio appassionato dentro le pieghe più recondite della natura. Sempre a novembre non mancheranno le serate di degustazioni vini con relatori della Fisar. In attesa del Natale, dicembre sarà accompagnato dai canti del coro Libere armonie e dalla mostra “Il pilota innamorato dello spazio” che nasce dalla collaborazione fra Paola Ancilotto e l’illustratrice Maria Distefano: una biografia illustrata di Antoine de Saint-Exupéry, autore del “Piccolo Principe”, cui seguiranno letture animate destinate ai più piccoli. Dicembre prevede poi un incontro con un giovane esperto, Manuel Fregolent, dedicato alla Fisica del 1900 in rapporto all’attualità. 

Il nuovo anno si apre a gennaio con le incisioni del maestro Livio Ceschin dedicate alla natura, al silenzio e alle bellezze del paesaggio. Sempre a gennaio, per il tradizionale appuntamento del Festival con le tematiche legate a “Cultura e Impresa”, arriverà lo scrittore e docente universitario Daniele Marini che con Irene Lovato Menin ha pubblicato il saggio “Il posto del lavoro”, edito da Il Sole24 Ore, un’analisi puntuale e fuori dai luoghi comuni della situazione lavorativa di oggi, in particolare legata ai giovani, alle imprese, al cosiddetto “posto fisso”. Gennaio si conclude infine con una visita guidata al Museo Bailo di Treviso che accoglie una mostra temporanea dello scultore vittoriese Matteo Cocomazzi dedicata ai non vedenti,  “Si prega di toccare”, potente nucleo di opere, prevalentemente in legno, che sono assolutamente da toccare.

Febbraio decolla con l’incontro fra tre artisti, Tobia Ravà, Abdallah Khaled e Franco Corrocher: un dialogo stimolante tra mondi culturali diversi, la cultura ebraica, islamica e cristiana, all’insegna dell’unione di geografie lontane e complesse, ma unite dall’egida del confronto e della condivisione. Sul tema, poi, il Festival propone una conferenza dell’antropologo e filosofo delle religioni, Nicola Gasbarro. Altro incontro, sempre a febbraio, con la scrittrice friulana Federica Manzon, fresca vincitrice del Premio Campiello, che con il suo “Alma” parlerà di confini e di mondi di appartenenza.

La ceramica e le sue infinite possibilità artistiche al centro della mostra di Giovanni Lenti, artista poliedrico e originalissimo atteso al festival a marzo. Che, sempre a marzo, ospiterà Odette Copat, scrittrice e collaboratrice di pordenonelegge, che racconterà il suo libro “Minicosmi. Una mappa sentimentale”.

MOSTRA DIFFUSA

Ad aprile Moriago ospita la mostra diffusa dell’artista trevigiano Mario Martinelli, autore delle famosissime opere realizzate con la rete metallica, le “Ombre”, che animeranno le strade del paese con creazioni scenografiche e performance di grande fascino e attrazione. Sempre ad aprile l’ incontro con Franco Faggiani, romano trapiantato a Milano, scrittore, saggista e fotografo, che racconterà il suo nuovo romanzo “Basta un filo di vento” ambientato sullo sfondo delle colline tra il Po e l’Appennino.

A maggio, dopo il grande successo della scorsa edizione, torna Moriago en plein eir con i pittori-allievi delle scuole di pittura e maestri affermati in un confronto comune sul paesaggio moriaghese: si allungheranno le giornate espositive per consentire a più persone possibili di visitare la mostra.

LE IDEE

Il festival della Cultura di Moriago offre inoltre lezioni di storia dell’arte contemporanea che porteranno il pubblico a “visitare” importanti Collezioni pubbliche italiane.

«Ci occuperemo di parchi, di ambiente, di arte sostenibile con lezioni a tema – spiega la curatrice Lorena Gava –  e visite guidate a significative realtà artistiche locali». La novità di quest’anno sono gli appuntamenti culturali con lezioni di arte e conversazioni fuori Festival: all’interno di Villa Giustiniani-Tonon di Bosco di Ponte di Piave, un incontro di poesia con Gian Mario Villalta, poeta e direttore artistico di pordenenonelegge e Stefano Dal Bianco e alle Cantine di Collalto a Susegana (TV), una curiosa lezione riguardante il vino nella storia dell’arte curato da Lorena Gava.

Non mancheranno le visite naturalistiche all’Isola dei Morti, le passeggiate all’aperto, il tradizionale viaggio da realizzarsi in giornata alla scoperta di tesori artistici e naturalistici, gli spettacoli di Multivisione in collaborazione con il Fotoclub Sernaglia e gli spettacoli in musica. «Un festival ricco di idee e approfondimenti – chiude Gava – che, in fondo, rappresenta la maniera più bella e vera di stare al mondo e rendere la vita di ogni giorno degna di essere vissuta in tutta la sua pienezza».

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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