L’atmosfera si preannuncia romantica e frizzante, le sonorità sono quelle di una piccola Orchestra d’Archi, declinata in Sestetto e in Ottetto; la direzione musicale e concertante sarà certamente d’autore, perché firmata dal violoncellista di fama mondiale Luigi Piovano, da molte stagioni primo violoncello solista all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, ma anche apprezzato Direttore d’Orchestra. “Piovano&friends” titola la prossima serata in cartellone per Cromatismi 2.0. La Chamber Music al Miela, Stagione Cameristica promossa dall’Associazione Chamber Music e curata dal direttore artistico Fedra Florit: Appuntamento mercoledì 10 maggio alle 20.30 al Teatro Miela di Trieste: il progetto cameristico, nato dall’incontro di Luigi Piovano e Grazia Raimondi con Riccardo Zamuner e i Virtuosi di Sansevero, si completa con il coinvolgimento di altri illustri colleghi come Francesco Fiore e Ludovica Rana. Biglietti presso TicketPoint Trieste, dettagli sul sito acmtrioditrieste.it. La Stagione 2022 dell’Associazione Chamber Music è sostenuta dal MIC – Ministero della Cultura con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Banca Mediolanum, Suono Vivo – Padova, Fondazione Casali, Civibank e Zoogami.
Piovano & Friends si aprirà con le pagine di Pëtr Ilič Čajkovskij per Sestetto d’archi in re maggiore op.70 “Souvenir de Florence”: una partitura in origine scritta per due violini, due viole, violoncello e contrabbasso tra il 1887-’90, revisionata nel 1891-92. Il sottotitolo “Souvenir de Florence” rende affettuosamente omaggio alla città toscana dove Čajkovskijtrascorse un riposante soggiorno nell’inverno del 1890, impegnato nella stesura dell’opera La Dama di picche. Non mancano in questo Sestetto alcune reminiscenze del lirismo cantabile delle opere italiane, per il quale l’autore nutriva sincera ammirazione, nel complesso le atmosfere sono di marca russa, soprattutto nei loro accenti vivaci e popolareschi. Si prosegue con Felix Mendelssohn Bartholdy e il suo Ottetto per archi in mi bemolle maggiore op.20, uno dei capolavori giovanili del musicista: è scandito da una scrittura complessa e a tratti dal respiro sinfonico, pur nel rispetto della ridotta struttura strumentale.
Allievo di Radu Aldulescu, Luigi Piovano svolge un’intensa attività solistica e ha suonato a fianco di artisti come Pollini, Sawallisch, Chung, Lonquich, Sitkovetsky, Kavakos, le sorelle Labéque. Dal 2005 suona stabilmente in duo con Antonio Pappano. Si è esibito sotto la direzione di maestri come Chung, Menuhin, Nagano, Pappano, Pletnëv, Shimono. Piovano suona un violoncello Alessandro Gagliano del 1710. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per partecipare al “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso alla Carnegie Hall, a Tokyo e a Roma. Ha suonato come solista con prestigiose orchestre – Tokyo Philharmonic, New Japan Philharmonic, Seoul Philharmonic, Orchestre Symphonique de Montréal. Nel 2018 ha riscosso un enorme successo in Giappone eseguendo il Concerto di Isang Yun con la Japan Philharmonic alla Suntory Hall, il Concerto di Dvořák con la Kyoto Symphony diretta da Gianluigi Gelmetti e quello di Saint-Saëns con la Hyogo PAC Orchestra. Fra i suoi dischi più recenti, le Sei Suites di Bach e l’integrale per violoncello di Saint-Saëns e, con Latitude 41, un CD di musiche di Schubert e i due Trii di Saint-Saëns, tutti per Eloquentia. Nel 2012 la Nimbus ha pubblicato le Variazioni Goldberg registrate in trio con Dmitry Sitkovetsky e Yuri Zhislin. Dal 2002 si dedica sempre più alla direzione. Ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Stefano Bollani, Pietro De Maria, Benedetto Lupo, Sara Mingardo, Dmitry Sitkovetsky, Valeriy Sokolov, François-Joël Thiollier e ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Eloquentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia Raimondi), il Concerto per violino di Britten (solista Livia Sohn) e un CD con Sara Mingardo in cui dirige i Kindertotenlieder e i Lieder eines fahrenden Gesellen di Mahler, premiato in Francia nel 2012 come miglior CD di Lieder dell’anno. Dal 2012 è direttore musicale dell’Orchestra ICO della Magna Grecia di Taranto, con la quale ha diretto importanti pagine del grande repertorio sinfonico fra le quali l’integrale delle Sinfonie e dei Concerti di Brahms, la Quarta, Quinta e Sesta Sinfonia e i Concerti di Čajkovskij, la Sinfonia in re di Franck, i due Concerti di Ravel. Grazia Raimondi, vincitrice della borsa di studio Fulbright, si è perfezionata con Franco Gulli e Rostislav Dubinsky e ha suonato come solista in sedi prestigiose come la Carnegie Hall di New York. È stata Primo Violino solista presso varie orchestre: a Tokyo, Osaka, Padova, con la Sinfonica del Friuli Venezia Giulia, i Musici Aurei, con cui ha inciso come solista le Stagioni di Vivaldi, la Camerata Strumentale di Prato, l’Ensemble Prometeo. È titolare della cattedra di Violino presso l’ISSM di Ravenna. Francesco Fiore da oltre trent’anni è uno dei musicisti più eclettici del panorama italiano. Per 25 anni Prima Viola dell’Opera di Roma, ha ricoperto il medesimo ruolo anche nelle orchestre dell’Accademia di Santa Cecilia, della Scala di Milano, della RAI. Membro del Quartetto Accardo, è docente di viola presso il Conservatorio di Cremona. Riccardo Zamuner,, violinista napoletano, oltre a un’intensa attività solistica in Italia e all’estero ha collaborato con artisti quali Bruno Giuranna, Salvatore Accardo, David Geringas, Sonig Tchakerian, Mario Brunello. È docente al Conservatorio di Potenza e direttore artistico dei Virtuosi di Sansevero. Vincenzo Meriani, violinista del Quartetto Felix e vincitore del Premio Sinopoli 2017, si è formato alla scuola violinistica di Salvatore Accardo. Affianca a un’intensa attività cameristica la collaborazione con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ivos Margoni, violinista romano classe 1999, si è laureato presso il Conservatorio di Napoli con lode e menzione. Vincitore del Premio delle Arti 2018, ha collaborato in formazioni cameristiche con artisti come Konstantin Bogino, Andrea Lucchesini, Franco Petracchi, Bruno Giuranna e Salvatore Accardo. Andrea De Martino completa gli studi in viola con il massimo dei voti, lode e menzione. Molto attivo in campo cameristico, ha recentemente vinto il concorso come violista di fila nell’Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli. Ludovica Rana si è diplomata con il massimo dei voti in violoncello presso il Conservatorio della Svizzera Italiana. Parallelamente all’attività concertistica, solistica e cameristica, è direttrice artistica di Sfere Sonore e segretario artistico di Classiche Forme.