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PORDENONESCRIVE, ecco la 16^ edizione della Scuola di scrittura con Federica Manzon, Francesca Giannone, Stefania Auci

DiRedazione

Dic 19, 2024

Pordenonescrive

16^ edizione della Scuola di

Scrittura creativa di pordenonelegge

Quest’anno affidata a 3 grandi autrici italiane, narratrici di riferimento e bestsellers delle ultime stagioni letterarie: sono Federica Manzon, Francesca Giannone e Stefania Auci. Affiancheranno nelle lezioni e laboratori di scrittura gli scrittori Alberto Garlini, curatore di pordenonescrive e Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge.

“Come un romanzo” sarà filo rosso del “corpo a corpo” con la scrittura, anche quest’anno fruibile interamente su piattaforma digitale, accessibile a tutti da qualsiasi latitudine. Una full immersion di 18 ore, per maneggiare gli strumenti della scrittura creativa e sviluppare la propria ispirazione. Iscrizioni entro il 24 gennaio 2025.

PORDENONE – Tre grandi scrittrici del nostro tempo, autrici di riferimento e bestsellers delle ultime stagioni letterarie, saranno le docenti della 16^ edizione di pordenonescrive, in programma dal 4 febbraio al 6 marzo 2025. Sono Federica Manzon, Premio Campiello 2024 per Alma, Francesca Giannone, Premio Bancarella per La portalettere e Stefania Auci, la celebrata narratrice della saga I leoni di Sicilia. Affiancheranno, in un fitto corpo a corpo con la scrittura creativa, gli scrittori Alberto Garlini, ideatore e curatore della Scuola di Scrittura pordenonelegge, e Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge. Come un romanzo” sarà filo rosso dell’edizione 2025, che prevede 18 ore di lezioni frontali e laboratori coinvolgenti per testarsi nell’ispirazione creativa, e per impadronirsi degli strumenti di scrittura messi a disposizione attraverso il corso, anche quest’anno fruibile interamente su piattaforma digitale, accessibile da qualsiasi latitudine in orario serale, dalle 18.30 alle 20.30. Un progetto pensato per innescare stimolanti interazioni fra docenti e corsisti, analizzando gli elaborati dei partecipanti durante i laboratori, con la collaborazione di tutta l’aula. «Dopo aver festeggiato la 15^ edizione con un libro celebrativo – spiega il curatore, Alberto Garlini pordenonescrive prosegue nel 2025 con cinque lezioni frontali su temi connessi alle questioni che uno scrittore affronta nella creazione di un romanzo. Seguiranno quattro laboratori sugli stessi temi, stimolati da un esercizio assegnato durante la lezione frontale. Il percorso si propone di dare ai corsisti gli strumenti utili ad impostare un romanzo con uno stile che appartenga alla propria “voce”. Pensando alla narrazione sulla base di problemi concreti, sarà data ai partecipanti la possibilità di avvicinarsi al proprio personale spazio narrativo». Iscrizioni entro il 24 gennaio 2025 attraverso l’area mypnlegge del sito  www.pordenonelegge.it .

Ed ecco come le lezioni frontali si susseguiranno, ciascuna seguita da specifici laboratori: Alberto Garlini esordirà, in apertura di corso martedì 4 febbraio, sul percorso che, partendo dal linguaggio delle mistiche, si avvicina a un topos dello storytelling: la storia d’amore. Declinata in tanti modi, mischiata al giallo al fantasy all’horror, iperrealistica o completamente immaginaria, la storia d’amore è un genere di successo “evergreen” che racconta il miracolo di due persone che si innamorano, e che, innamorandosi, si completano e trovano un nuovo senso alle loro vite. Anche nel misticismo è insita una storia d’amore, che può fornire sottili strumenti linguistici e psicologici per il racconto di altre storie d’amore, magari più prosaiche e quotidiane, ma sempre sfiorate da un tocco divino. Francesca Giannone, che ci ha regalato personaggi memorabili come Anna della Portalettere, e Lorenzo e Agnese di Domani, Domani, giovedì 6 febbraio prenderà il testimone per una lezione dedicata proprio alla costruzione del personaggio, entrando dentro la sostanza umana dei soggetti che vogliamo mettere in scena, per dargli credibilità, verosimiglianza e profondità. Un personaggio deve essere in grado di svilupparsi o trasformarsi in modo coerente dentro l’ambiente storico e sociale in cui vive e dal quale è determinato; ma non solo, ciò che lo rende riuscito, è la capacità di emozionare il lettore, di fargli da specchio, rivelando la complessità umana che appartiene a ciascuno di noi. Mercoledì 12 febbraio ecco la lezione di Stefania Auci intorno al romanzo storico, la forma narrativa per far rivivere le braci del passato e farle ancora bruciare nella nostra vita. Attraverso la saga dei Florio la scrittrice ha tratteggiato la parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che incarna un Ottocento siciliano fatto di povertà, senso di rivalsa, esistenze dorate e cadute precipitose, ci racconterà come si può costruire un romanzo storico con una forza così viva e pulsante da renderlo a noi contemporaneo. Le passioni che hanno animato la storia sono spesso le stesse passioni che oggi animano la nostra vita: amori, ambizioni, follie. Martedì 18 febbraio la lezione di Federica Manzon: con il suo ultimo e straordinario romanzo Alma, vincitore del premio Campiello, è riuscita a tradurre la scontrosa grazia di Trieste in volti, personaggi, cultura e storia, rendendo vivo il suo passato contraddittorio e avvincente il suo intreccio di culture. Chi meglio di lei, quindi, per raccontare come un luogo possa diventare personaggio fra i personaggi? Dalla Parigi di Balzac, alla Newark di Roth, passando per le piccole capitali di provincia di tanta letteratura di genere, la città e la particolare umanità che esprime sono sempre state dei formidabili incubatori di storie, che possono esistere proprio perché collocate tra piazze, quartieri e vicoli dove si respira un’aria unica e riconoscibile. Infine la lezione di Gian Mario Villalta, mercoledì 26 febbraio: lo scrittore si soffermerà sulla voce narrante: il punto di vista con cui viene raccontata la storia e che ne determina sia il tono che il particolare patto narrativo stipulato con il lettore. La voce narrante scolpisce il particolare mondo che lo scrittore vuole descrivere, entra in intimità con il lettore, e stimola le latenze della storia stessa, a seconda che sia reticente, inaffidabile, oppure solo preoccupata di raccontare la verità. La voce narrante è il mattone fondamentale con cui si costruisce la casa della narrazione: non si identifica con la voce dello scrittore, almeno non sempre, può essere opera di un artificio o di un ventriloquio, ma deve riuscire affascinare, e sospendere l’incredulità del lettore.

PRESS Vuesse&c     ufficiostampa@volpesain.com

PORDENONESCRIVE 2025, IL PROGRAMMA

Come un romanzo 5

Martedì 4 febbraio (18.30-20.30)

Il linguaggio delle mistiche: l’ascesa spirituale come storia d’amore

Lezione di Alberto Garlini

Giovedì 6 febbraio (18.30-20.30)

La costruzione del personaggio

Lezione di Francesca Giannone

Martedì 11 febbraio (18.30-20.30)

Il linguaggio delle mistiche: l’ascesa spirituale come storia d’amore

Laboratorio con Alberto Garlini

Mercoledì 12 febbraio (18.30-20.30)

Il romanzo storico. Setting e coerenza narrativa

Lezione di Stefania Auci

Martedì 18 febbraio (18.30-20.30)

La città come personaggio

Lezione di Federica Manzon

mercoledì 19 febbraio (18.30-20.30)

Il romanzo storico. Setting e coerenza narrativa

Laboratorio con Stefania Auci

Martedì 25 febbraio (18.30-20.30)

La città come personaggio

Laboratorio di Federica Manzon

Mercoledì 26 febbraio (18.30-20.30)

La voce narrante

Lezione di Gian Mario Villalta

Giovedì 6 marzo (18.30-20.30)

La voce narrante

Laboratorio con Gian Mario Villalta

PORDENONESCRIVE 2025, I DOCENTI

Stefania Auci

Stefania Auci è nata a Trapani, ma vive da tempo a Palermo, dove lavora come insegnante di sostegno. Con I Leoni di Sicilia, che ha avuto uno straordinario successo – più di cento settimane in classifica, in corso di traduzione in 42 paesi –, ha narrato le vicende dei Florio fino alla metà dell’Ottocento, conquistando i lettori per la passione con cui ha saputo rivelare la contraddittoria, trascinante vitalità di questa famiglia. Una passione che attraversa anche L’inverno dei Leoni, seconda e conclusiva parte della saga. La saga dei Florio ha avuto uno straordinario successo internazionale e solo in Italia ha raggiunto oltre 1 milione e mezzo di copie vendute. Da ottobre 2023 è disponibile su Disney+ la serie TV tratta dai Leoni di Sicilia diretta da Paolo Genovese. La serie tv è arrivata anche suRAI 1, in onda in prima serata da settembre 2024.

Alberto Garlini è nato a Parma nel 1969, abita da molti anni a Pordenone. Ha pubblicato i romanzi Una timida santità (Sironi Editore 2002, Premio Vigevano), Fùtbol Bailado (Sironi 2004, Christian Bourgois Editeur 2008), Tutto il mondo ha voglia di ballare (Mondadori 2007, Gallimard 2018, Polis 2021), Venise est une fête (Christian Bourgois Editeur 2010), La legge dell’odio (Einaudi 2012, Gallimard 2014), Piani di vita (Marsilio 2015), Il fratello unico (Mondadori 2017), Il canto dell’ippopotamo (Mondadori 2019), Il fico di Betania (Aboca 2019) e Il sole senza ombra (Mondadori 2021).

Francesca Giannone

Francesca Giannone, salentina, si è laureata in Scienze della Comunicazione e ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia. A Bologna, ha curato la catalogazione dei trentamila volumi della Associazione Luigi Bernardi e ha frequentato il corso biennale di scrittura della Bottega di Narrazione «Finzioni». Il suo romanzo d’esordio, La portalettere, ha avuto un incredibile successo: in corso di traduzione in 38 Paesi, è stato il romanzo italiano più venduto del 2023, ha vinto il Premio Bancarella e il Premio Amo Questo Libro. Il suo ultimo romanzo è Domani, Domani.

Federica Manzon ha esordito nel 2008 con Come si dice addio (Mondadori), al quale sono seguiti Di fama e di sventura (Mondadori, 2011, premio Rapallo Carige e premio Selezione Campiello), La nostalgia degli altri (Feltrinelli, 2017) e Il bosco del confine (Aboca Edizioni, 2020). Ha inoltre curato un’antologia, I mari di Trieste (Bompiani, 2015). Alma, il suo ultimo romanzo, ha vinto il premio Campiello il premio Alassio. Vive tra Milano e Trieste.

Gian Mario Villalta è nato a Visinale di Pordenone nel 1959. Ha scritto in poesia: Vedere al buio (Sossella 2007), Vanità della mente (Specchio Mondadori 2011) con cui ha vinto il Premio Viareggio 2011, Telepatia (Lietocolle 2016), Il scappamorte (Amos 2019) e Dove sono gli anni (Garzanti 2022). Di critica, ha scritto ll respiro e lo sguardo. Un racconto della poesia italiana contemporanea (Rizzoli 2005), ha curato l’Oscar Mondadori degli Scritti sulla Letteratur  (2001) di Andrea Zanzotto e, con Stefano Dal Bianco, la pubblicazione del Meridiano Mondadori dedicato a Zanzotto. Ha pubblicato i romanzi Tuo figlio (Mondadori 2004), Vita della mia vita (Mondadori 2006, Gallimard 2008), Alla fine di un’infanzia felice (Mondadori 2013), Satyricon 2.0 (Mondadori 2014), Scuola di felicità (Mondadori 2016), Bestia da latte (SEM 2018), L’olmo grande (Aboca 2019), L’apprendista (SEM 2021) e Parlare al buio (SEM 2022). È autore dell’antologia in due volumi, uscita nel novembre 2024 (Storie editore), Il Friuli dei Poeti. In viaggio con la poesia in una terra di confini.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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