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Rassegna kennediana: il mito di Kennedy in NEL REGNO DI NAPOLI e nel regno di CAMELOT

DiRedazione

Mag 13, 2024

“ALLO SPECCHIO DELL’ERA KENNEDY” – LA RASSEGNA

IL MITO DI KENNEDY IN “NEL REGNO DI NAPOLI” E NEL REGNO DI “CAMELOT”

Mercoledì 15 maggio e mercoledì 22 maggio, ore 20.30, al Cinema Sociale di Gemona

I due prossimi appuntamenti con la rassegna al Cinema Sociale di Gemona, parallela alla mostra “Allo specchio dell’era Kennedy” realizzata al Castello dal Comune di Gemona con la Cineteca del Friuli, riuniscono due opere fondamentali per cogliere l’estensione del mito di Kennedy sia nella geografia internazionale che in epoche anche molto posteriori alla sua breve presidenza.

Il film che si vedrà mercoledì 15 maggio alle 20.30 è “Nel regno di Napoli”, opera integralmente italiana, di ambientazione napoletana, diretta da uno dei massimi registi tedeschi, Werner Schroeter, Premio Anno uno nel 2006. Uscito nel 1978, ricostruisce in forma liberamente poetica le vicende dell’intero dopoguerra in quel territorio spettacolare per eccellenza che è sempre stata Napoli. Ma in coincidenza del viaggio in Italia di Kennedy, che la rassegna e la mostra documentano, l’apparizione del presidente americano diventa l’icona di una speranza di salvezza, coronata nel finale dal viaggio in America della Pietà di Michelangelo, che Kennedy osservò nella sua visita in Vaticano.

La prossima settimana, mercoledì 22 alle 20.30, si passa al regno di Camelot, vero mito fondatore della presidenza Kennedy, perché sia John che Jackie che Robert si appassionarono alla leggenda di Re Artù ricreata alla vigilia della presidenza dal ciclo romanzesco di T.H. White, pubblicato nel 1958, che ispirò nel 1960 un musical teatrale dei grandi Alan Jay Lerner e Frederick Loewe, già autori di “Un americano a Parigi” e “My Fair Lady”. Ma “Camelot”, la versione cinematografica di Joshua Logan, con Richard Harris, Vanessa Redgrave e Franco Nero, arriva nel 1967, quando sia John Kennedy che lo scrittore White sono morti, e alla vigilia dell’uccisione di Robert. L’elegia del film appare fuori dal tempo, più per il presente che per l’ambientazione medievale, ma va oggi riscoperta nella sua affascinante sensibilità.

Introdurrà le due proiezioni il curatore della mostra e della rassegna, Sergio M. Grmek Germani. Ingresso libero.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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