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100 ANNI DEL CONSERVATORIO TOMADINI! Grande FESTA con il CONCERTO “OUVERTURE” al Teatro Nuovo Giovanni da Udine il 26.02.2025

DiRedazione

Feb 23, 2025

Festeggia il traguardo dei suoi 100 anni il Conservatorio Statale di Musica Jacopo Tomadini, che affonda le sue radici nella Scuola pubblica di Musica intitolata nel 1922 al musicista friulano don Jacopo Tomadini (Cividale del Friuli, 1820-1883), e con decreto del 1925 ufficialmente diventato Istituzione di Alta Formazione Musicale.  «Un traguardo rilevante e prestigioso per il Conservatorio e per la città che da sempre lo ospita – osserva il Presidente del Tomadini Guglielmo Pelizzo – Per questo abbiamo deciso di aprire le porte al nuovo Anno Accademico 2024/2025 e celebrare i 100 anni dalla fondazione con un evento concepito come una festa aperta alla città, un concerto – Ouverture che schiuderà i mesi in arrivo sulle note di Brahms e di altri grandi Maestri della musica».
Appuntamento mercoledì 26 febbraio, alle 18.30 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove il pubblico sarà parte integrante dell’evento, e nel corso della serata verrà aggiornato sui costanti progressi di un’istituzione musicale che è riferimento per i giovani musicisti friulani e fiore all’occhiello della formazione cittadina. Sono infatti 450 gli studenti iscritti per l’Anno Accademico alle porte, e sono 86  i docenti di ruolo, impegnati nei 50 Corsi di strumento del Conservatorio, fra insegnamenti propedeutici e Corsi di I e II livello.  Il concerto sarà presentato dalla giornalista Martina Delpiccolo e l’ingresso sarà a tutti liberamente accessibile, previo ritiro dei ticket segnaposto gratuiti alla Biglietteria del Teatro di via Trento 4 a Udine. Gli sportelli sono aperti dal martedì al sabato (escluso festivi) dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

Carlo Emilio Tortarolo

«Ouverture – racconta il Direttore del Conservatorio Tomadini, Beppino Delle Vedove – è il filo rosse della serata in arrivo: il tema che il Conservatorio ha scelto per rappresentare questo momento di festa e al tempo stesso di “incipit” del suo centenario.  L’ Ouverture, nel linguaggio musicale, rappresenta il momento di apertura di un’opera lirica, di un balletto o messa in scena, in questo caso l’avvio sarà scandito dalle note dell’Ouverture Academic Festival di J. Brahms per orchestra Sinfonica».  Sul palco saliranno così una settantina di musicisti, tra studenti e Professori:  l’organico dell’Orchestra Sinfonica del Tomadini, diretta per l’occasione dal M.o Carlo Emilio Tortarolo, docente ordinario di Lettura della Partitura al Tomadini. Ad integrare l’Orchestra il pubblico troverà tre giovani solisti, neolaureati: la pianista Miranda Persello, il sassofonista Christian Soranzio e il violinista Riccardo Penzo.  Una selezione legata alla grande novità del nuovo Anno Accademico: l’avvio dei Dottorati di Ricerca di terzo livello.  Il Conservatorio Tomadini, in convenzione con i Conservatori di musica di Ferrara, Pescara e Trieste, ha istituto infatti, con la sinergia attiva dell’Arpa FVG e dell’ERT, un nuovo percorso di studi musicali, il Corso di Dottorato di Ricerca in Composizione e Performance musicale, che mira a formare musicisti-ricercatori con competenze avanzate nella pratica musicale e nella ricerca, per sviluppare progetti innovativi che coniughino creatività artistica e rigore accademico. Il saluto del Presidente del Conservatorio Avv. Guglielmo Pelizzo precederà l’intervento di aggiornamento del  Direttore M.o Beppino Delle Vedove intorno alle attività svolte nell’Anno Accademico che si è appena concluso, e ai progetti in fase di partenza.

L’Academic Festival Overture Op. 80 fu composta nel 1880 da Johannes Brahms per il dottorato onorario in musica ricevuto dall’Università di Breslavia, oggi Università di Wrocław, in Polonia. Il grande compositore, allora molto atteso nell’Ateneo con questa sua partitura inedita, aveva dato vita a un “allegro pot-pourri di canzoni studentesche” – come Brahms stesso ebbe a definirlo. Per il grande divertimento dei giovani presenti, e per lo stupore un po’ meno divertito dei funzionari accademici: lo spensierato “capriccio” di Brahms includeva infatti  quattro canzoni  cosiddette “da birreria”, familiari agli studenti universitari tedeschi. Il Concerto di festeggiamento del centenario del Tomadini proseguirà con pagine di Ludwig van Beethoven, il Piano concerto n.3 in Do minore op. 37:  il primo pezzo per strumento solista e orchestra che rechi inconfondibili le tracce del genio beethoveniano e nel quale Beethoven afferma la propria concezione sinfonica del concerto solistico. Si proseguirà con Aleksandr Konstantinovič Glazunov e il Concerto in mi bemolle maggiore per sassofono e archi op.109, in cui lo spirito del sassofono, dionisiaco e apollineo, permea totalmente la partitura, composta nel 1934 e dedicata al sassofonista statunitense Sigurd M. Rascher. Gran finale sulle note di Pëtr Il’ič Tchaikovsky, con il Concerto in re maggiore per violino e orchestra op.35, composto nel 1878: ispirato al grande Concerto romantico op. 64 di Mendelssohn, in un crescendo di trascinante vitalità, fino a sublimare l’elemento tzigano in puro virtuosismo.

Veneziano, docente di Lettura della Partitura al Conservatorio Tomadini di Udine, il Maestro Carlo Emilio Tortarolo ha debuttato come direttore d’orchestra dirigendo “Traviata’ di Giuseppe Verdi nella Stagione 2021 ‘Resilienza’ della Fondazione Teatro Coccia,  e “Petite Messe Solennelle’ di Gioacchino Rossini. Ha approfondito il repertorio operistico con Francesco Lanzillotta, Matteo Beltrami e Giancarlo Andretta, quello contemporaneo con Marco Angius, Leo Warynski, Peter Eötvös e Sandro Gorli, arricchendo la sua esperienza con la partecipazione alla Biennale di Venezia (Musica: 2001 ‘Bela Bartok, Alternative del Novecento’; 2011 ‘Privo sarò del cielo e de l’inferno’, con registrazione Radio Rai; Arte: 2017 Padiglione Francia) e al progetto ‘Aqua’ promosso da Aquae-Venezia per Expo2015, ed eseguendo negli anni più di 30 prime assolute. Si sta perfezionando nel repertorio barocco con Federico Maria Sardelli. Fra i più recenti impegni il debutto con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna nella direzione de ‘Il Servo Padrone’ di Tarabella, la prima assoluta de ‘Il Pellegrino del Nulla’ di Riccardo Perugini per Gioventù Musicale (oggetto di registrazione per l’etichetta Tactus in seguito alla vittoria del bando SIAE ‘Per Chi Crea’) e l’esecuzione in forma di concerto de ‘La Voix Humaine’ di Poulenc. Nel maggio 2022 ha esordito in Francia, nella stagione del T&M di Nimes/Occitanie, dirigendo l’allestimento scenico dell’opera contemporanea ‘El Cimarròn’ di H. W. Henze. Ha collaborato con Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, O  rchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Roma Sinfonietta, Orchestra Carlo Coccia, Orchestra Regionale Filarmonica Veneta, Ensemble Multilaterale, Ensemble Testori, Divertimento Ensemble, Dedalo Ensemble e UMZE Ensemble. È fondatore dell’ensemble veneziano “Pourquoi – Pas?”, e dell’ensemble modenese “Forma Libera”, con il quale ha curato il programma ‘Ascolti dallo Studio | Diari Veneziani’ andato in onda a giugno 2021 su Sky ClassicaHD. È vincitore di borsa di studio per il corso di perfezionamento ‘Dirigere la musica da camera del XX secolo’ presso l’ Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini (M° Angius – OPV) ed è stato allievo selezionato all’Accademia AMO – Accademia dei Mestieri dell’Opera del Teatro Coccia (M° Matteo Beltrami). Ricopre inoltre il ruolo di Presidente dell’associazione “Juvenice: Giovani amici della Fenice”, associazione under35 per la condivisione e la sponsorizzazione di politiche di ricambio generazionale del pubblico nella realtà veneziana e internazionale. Affianca alla formazione artistica una formazione scientifica universitaria: si è laureato nel 2016, in Matematica Pura e Applicata all’Università di Padova, con una tesi magistrale di ricerca sull’applicazione della Teoria di Markov nel campo della Ricerca Operativa.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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