Al via il primo precorso di formazione organizzato da Confcooperative Belluno e Treviso in collaborazione con Banca delle Terre Venete, Banca Prealpi SanBiagio e CortinaBanca per potenziare le competenze delle cooperative rispetto alla strategia finanziaria e alla prevenzione delle crisi aziendali.
Dal 5 febbraio tre appuntamenti per offrire strumenti e chiavi di lettura adeguati ad interpretare i processi e le dinamiche aziendali.
Continua l’impegno di Confcooperative Belluno e Treviso* al fianco delle imprese associate: da mercoledì 5 febbraio alle 15.00 prende il via, nella sede di Lancenigo di Villorba (Treviso), “Imprese cooperative stabili e sostenibili: dalla strategia alla prevenzione delle crisi”, il ciclo di incontri progettato e realizzato insieme agli istituti di credito del territorio per aiutare le coop ad integrare strategie finanziarie e di sostenibilità sociale.
Assieme agli esperti di Banca delle Terre Venete, Banca Prealpi SanBiagio e CortinaBanca, sarà offerto ai partecipanti l’opportunità di approfondire il dizionario della gestione finanziaria, gli strumenti creditizi dedicati, i segnali di allerta e le procedure di risanamento in caso di crisi.
Il programma
Si tratta, quindi, di un percorso articolato che inizierà il 5 febbraio, dalle 15.00 alle 18.00, con Edoardo Pompanin, responsabile Area Pianificazione e Controllo di CortinaBanca.
Titolo dell’appuntamento sarà “La pianificazione strategica: come applicarla nella gestione quotidiana della società cooperativa”: si definirà l’abc della gestione di un’impresa: dalla definizione di strategia e di pianificazione strategica alle differenze tra obiettivi strategici e operativi; dalla missione aziendale alla focalizzazione degli obiettivi SMART, dalla creazione di piani di azione all’allocazione delle risorse finanziarie che li supportano.
Il 12 febbraio l’attenzione sarà puntata su “Accesso al credito per cooperative: strategie concrete ed indicazioni operative” grazie all’esperienza di Giuseppe Reitano, corporate specialist di Banca Prealpi SanBiagio, che approfondirà gli orientamenti dell’Autorità Bancaria Europea in materia di concessione e monitoraggio del credito e gli strumenti di garanzia specifici per cooperative.
A chiudere il percorso mercoledì 19 febbraio sarà l’incontro “Prevenire la crisi d’impresa: gli strumenti di allerta precoce e le procedure di risanamento aziendale”; ad Emanuele Saccaro, responsabile del servizio precontenzioso di Banca delle Terre Venete, sarà affidata l’analisi della normativa sulla crisi d’impresa e la valutazione delle possibili implicazioni per le imprese cooperative gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
Un focus specifico sarà dedicato alle modalità di rilevazione della crisi: e a come utilizzare le procedure di risanamento aziendale preservando l’identità ed il valore sociale delle imprese cooperative.
Tutti gli incontri si terranno nella sede trevigiana di Confcooperative Belluno e Treviso, in via Roma 4/d, Lancenigo di Villorba, Treviso, dalle 15.00 alle 18.00.
Informazioni: www.bellunotreviso.confcooperative.it
*Confcooperative Belluno e Treviso: l’Associazione rappresenta 140 imprese cooperative, che contano 34.420 soci e 9.328 addetti e un fatturato di 1 miliardo e 766 milioni di euro nel 2023. Il settore agroalimentare, nello specifico, riunisce 34 cooperative a Treviso e 7 a Belluno e da solo genera un supera il miliardo e 400 milioni di euro: mentre a Belluno il settore prevalente è quello lattiero-caseario, nella provincia di Treviso le cooperative svolgono molteplici attività e tra queste prevale quella del comparto vitivinicolo (con 16 cantine sociali e 1 consorzio). I prodotti delle cooperative bellunesi e trevigiane sono presenti sui più importanti mercati mondiali e partecipano con quote significative all’export del Veneto.
Il settore sociale rappresenta 67 cooperative, di cui 11 a Belluno e 56 a Treviso, sfiora i 250 milioni di fatturato e dà lavoro al oltre 16 mila persone. Le tipologie sono: cooperative di tipo A – servizi sociosanitari, ricreativi, educativi e ludico culturali (33 in tutto), di tipo B – inserimento lavorativo di persone svantaggiate (17) e plurime (14); ci sono infine tre consorzi.