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Quattro giorni sul cammino “Grande Guerra Natisone” da Castelmonte al Matajur

DiRedazione

Feb 22, 2019

Quattro giorni sul cammino “Grande Guerra Natisone” da Castelmonte al Matajur, sul campo di battaglia dello sfondamento di Caporetto
25 Aprile – 8:00 – 28 Aprile – 17:00

Da Castelmonte al Monte Matajur, passando per Monte Spig, Monte San Giovanni, Tribil Superiore, Monte Cum, Clabuzzaro, Passo Solarie, Monte Kolovrat, Topolò, Monte San Martino, Polava, Grande Guerra Natisone propone un percorso di eccezionale interesse storico e naturalistico, nel cuore delle Prealpi Giulie, a cavallo del confine italo-sloveno.

Il tracciato immerge l’escursionista nel teatro della battaglia di Caporetto consentendo di rileggere sul campo i tragici eventi bellici del 24-27 ottobre 1917, anche grazie agli irripetibili punti panoramici sull’Alto Isonzo, sul Massiccio del Monte Nero, sull’Altopiano della Bainsizza, sulla Slavia Veneta e sul Cividalese. Invero, nelle giornate più limpide lo sguardo spazia verso il Carso, la Pianura friulano-veneta, il Mar Adriatico, le Alpi Carniche e le Dolomiti, fino a riconoscere i capisaldi su cui nel novembre 1917 venne arrestata l’avanzata imperiale: il Monte Grappa e il Montello, sovrastanti il Fiume Piave. Grande Guerra Natisone porta inoltre a visitare le tante fortificazioni, i trinceramenti, le postazioni d’artiglieria costruite dalla 2a Armata italiana nei primi anni del conflitto, che in ultima analisi incarnarono le linee difensive su cui le truppe italiane affrontarono Waffentreue, cioè l’offensiva austro-tedesca di Caporetto. Non mancano, lungo l’itinerario, le vestigia delle installazioni logistiche (strade, fontane, magazzini, teleferiche, ecc.) edificate fra il 1915 e il 1917, rivelatisi fondamentali per il rifornimento delle fanterie che attaccavano la testa di ponte austro-ungarica di Tolmino e il settore della Bainsizza. Curiosità, interesse e grande suggestione suscitano tanto i graffiti incisi dai militari durante il conflitto, quanto i monumenti dei cimiteri di guerra e le lapidi originali ancora oggi conservatisi. Fra decine di migliaia di ufficiali e soldati che vissero, lottarono, morirono fra queste valli, l’Alpino udinese Riccardo Giusto e il Tenente württemberghese Erwin Rommel sono i più noti. Riccardo, primo caduto militare italiano della Grande Guerra, è ricordato dal monumento che questo percorso incontra a Passo Solarie. Erwin, nel 1917 giovane ufficiale delle truppe d’assalto da montagna tedesche, divenne un celebre generale nella Seconda guerra mondiale e appare fra i maggiori condottieri militari della storia contemporanea: Grande Guerra Natisone, in determinati tratti, ricalca la direttrice d’attacco che, con i suoi uomini, intraprese nei primi giorni della battaglia di Caporetto, contribuendo alla conquista del Kolovrat e del Matajur.Scarica la locandina

PROGRAMMA

Giorno 1
Prendiamo le mosse da Castelmonte, seguendo il sentiero CAI 747. Un primo luogo d’interesse è il Monte Spig, segnato da trinceramenti, postazioni d’artiglieria in caverna e siti come l’impressionante “Buse dal Diàul”. Con non difficili saliscendi, lambiamo la Chiesa di San Nicolò e le lapidi originali che ricordano i caduti del 27 ottobre 1917. Rimontato il belvedere di Monte San Giovanni, si continua fino all’articolata postazione per mitragliatrici in caverna di Località Klance. Quindi, ancora un’oretta di passeggiata ci porta a Tribil, dove pernottiamo.

Giorno 2
Inauguriamo la mattinata con la bella salita del Monte Cum, caposaldo dell’artiglieria italiana visitato dal Re d’Italia, sito trincerato e teatro di aspri combattimenti fra il 25 e il 26 ottobre 1917, che ci regala interessanti visuali soprattutto sul fronte del Medio Isonzo. Attenendosi al crinale, si supera il monumento cimiteriale di San Volfango, riuscendo a Clabuzzaro. Da qui si sale sul Monte La Cima, ampiamente munito di caverne, trincee e nidi per mitragliatrici. Il 25 ottobre 1917 fu teatro di battaglia. Oltre il Monte La Cima, arriviamo al Rifugio di Passo Solarie dove termina la giornata.

Giorno 3
Presso Passo Solarie onoriamo il monumento a Riccardo Giusto, alpino del Battaglione “Cividale”, classe 1895, primo italiano caduto in combattimento nel conflitto 1915-18. Proseguiamo per il sentiero CAI 746, che incrocia più volte il confine italo-sloveno nel scollinare le alture del Kolovrat: il Podklabuc, Passo Zagradan, Monte Piatto, Passo Naverco e Monte Nagnoj. Ci troviamo su un teatro determinante dello sfondamento di Caporetto, dove operò anche l’allora Tenente Erwin Rommel. Il comprensorio rappresenta un vero e proprio museo all’aperto transfrontaliero, ricco di trinceramenti, casermaggi, gallerie, strutture e particolarità come il graffito del 1° Reggimento Genio Zappatori. Dal Kolovrat scendiamo a Topolò, donde risalire per 400 metri di dislivello (CAI 745) all’omonima bocchetta, segnata da elementi trincerati. La cima del Monte San Martino regala un inedito scenario, affiancato dall’arrivo della strada militare, dall’immancabile Chiesetta e da una lapide dedicata ai moti del 1848. Dal San Martino discendiamo a Polava, dove il bus-navetta ci reca al Rifugio Pelizzo, luogo del terzo pernottamento.

Giorno 4
La parte finale del percorso ci porta sulla panoramicissima vetta del Matajur, il re delle Prealpi Giulie. Con questa salita ripercorriamo le tracce dei Gebirgler di Rommel, dei soldati slesiani e dei fanti della Brigata “Salerno”, interpretando sul terreno le vicende occorse nelle note giornate caporettiane, affrontando il Matajur da Avsa, sul versante orientale. Oltre a visitare i possenti trinceramenti della 4^ linea italiana alla base del monte, durante la salita godremmo di una delle migliori visuali sui sottostanti teatri della rotta di Caporetto. Dalla bella vetta del Matajur manca solo una facile discesa, circa 40 minuti, per completare il tracciato Grande Guerra Natisone presso il Rifugio Pelizzo.

NOTE ORGANIZZATIVE

Escursione priva di difficoltà alpinistiche, che richiede un certo allenamento/buone condizioni fisiche, scarponi, torcia elettrica, abbigliamento da trekking. Si prevedono 8 ore di camminata giornaliere (visite tematiche incluse) con dislivelli in salita variabili dai 300 agli 800 metri e lunghezze fra i 10 e i 15 km.

ESPERTO SUI SITI DELLA GRANDE GUERRA: Dr. Marco Pascoli (Museo  della Grande Guerra di Ragogna)
ACCOMPAGNATORE PRO LOCO NEDIŠKE DOLINE: Dr. Antonio DeToni

E’ possibile partecipare anche a una o più singole giornate di escursione, senza fruire dei pernottamenti

Quote di partecipazione

Pacchetto completo (4 giorni e 3 notti): €240
Uscita singola con cestino pronto: €20
Uscita singola senza cestino: €10

Sarà possibile prenotarsi per il trekking completo fino al 20 aprile 2019.

Di Redazione

Direttore : SERAFINI Stefano Per ogni necessità potete scrivere a : redazione@vocedelnordest.it

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